Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Statuto siciliano, sì all’attuazione di un “articolo dimenticato”, svolta storica nella trattativa fra Stato e Regione – BlogSicilia


E’ una svolta storica nella trattativa fra Stato e Regione siciliana. Troverà applicazione, sia pure con limiti e in base ad accordi siglati di volta in volta, uno dei tre articoli dello Statuto siciliano rimasti lettera morta per 80 anni anni. L’obiettivo è attrarre imprese e cittadini europei ed extraeuropei, introducendo – nei limiti delle normative statali ed europee – una fiscalità di sviluppo e compensativa unica nel panorama della finanza regionale italiana. Una norma che dà finalmente piena attuazione ad uno degli articoli dello Statuto siciliano fino ad ora completamente ignorato, ampliando le leve fiscali a disposizione della Sicilia.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

E’ l’effetto del via libera da parte del consiglio dei Ministri all’Accordo raggiunto dopo una lunga trattativa fra Stato e Regione. un risultato storico che chiude una fetta di quell’atavico contenzioso derivante dalla mancata firma dei patti attuativi degli articoli dell’Autonomia fiscale

In concreto, la Regione potrà introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni fiscali per promuovere sviluppo economico, coesione e solidarietà sociale, oltre a incentivi e contributi utilizzabili anche in compensazione, attraverso convenzioni con l’Agenzia delle Entrate. I limiti all’Accordo stanno tutti nell’esigenza di sottoscrivere sempre e comunque convenzioni con l’Agenzia delle entrate che continuerà a gestire il fisco anche in Sicilia. Tutto deve avvenire nei “limiti delle normative statali ed europee”.

“Risultato storico” dice in coro il centrodestra

“L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della norma di attuazione finanziaria dello Statuto siciliano rappresenta un risultato storico per la Sicilia. Dopo 80 anni, la nostra Regione vede finalmente riconosciuto un principio cardine della propria Carta” dice il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.

“Grazie alla concertazione avviata dall’esecutivo regionale e alla sensibilità del Governo Meloni, si dà piena attuazione a una norma che potrà esercitare una vera fiscalità di sviluppo a sostegno dell’economia dell’Isola. Ciò attirerà imprese e cittadini europei ed extraeuropei e garantirà agevolazioni fiscali per i pensionati non residenti che vorranno trasferirsi in Sicilia” aggiunge.

“Desidero esprimere un sentito ringraziamento e plauso al Presidente della Regione, Renato Schifani, per il lavoro svolto, e al Governo nazionale per aver finalmente riconosciuto ai siciliani un diritto negato per troppo tempo. Questo risultato rappresenta un importante passo avanti per la nostra Regione e apre nuove prospettive per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia” conclude.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Passaggio cruciale per rafforzare l’Autonomia

“Dopo 80 anni viene finalmente riconosciuta alla Sicilia la fiscalità di sviluppo, un passaggio cruciale per rafforzare l’autonomia finanziaria della nostra Regione. La Sicilia potrà ora intervenire con esenzioni, detrazioni e incentivi fiscali a favore di: nuove imprese, investitori esterni, pensionati non residenti che scelgono di vivere nell’Isola, fasce deboli della popolazione. Si tratta di una conquista che rappresenta anche il compimento di una storica battaglia del MPA, da sempre impegnato nel rivendicare l’attuazione piena dello Statuto e il riconoscimento dell’autonomia finanziaria della Sicilia come ha avuto modo di sottolineare l’on. Giuseppe Lombardo in un intervento all’Ars quando ha ribadito la necessità di attuare gli articoli 36, 37 e 38 dello statuto siciliano in materia di finanza, unico strumento per sopperire ad una deprivazione storica delle risorse della nostra regione. Si potrà adesso, ancora di più, puntare su crescita, coesione sociale e attrattività del territorio, ampliando le leve a disposizione per uno sviluppo concreto e duraturo. Un ringraziamento va al presidente Renato Schifani per la costante interlocuzione con il governo nazionale, che ha reso possibile questo importante traguardo per l’Isola” commentano i parlamentari del gruppo autonomista all’Ars.

Svolta storica per la Sicilia

“L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della norma di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria è una svolta storica per la nostra Regione. Finalmente, dopo quasi ottant’anni, la Sicilia potrà utilizzare strumenti fiscali per attrarre investimenti, sostenere le imprese e aiutare le fasce più deboli” afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo. “È un’opportunità concreta per rendere la Sicilia più competitiva e favorire nuova occupazione. L’autonomia finanziaria diventa oggi una leva reale di sviluppo. Ringrazio il presidente Schifani e il Governo nazionale per questo importante traguardo”, conclude.

Fra soddisfazione prudente e velata preoccupazione

Ma c’è anche chi lascia trasparire qualche preoccupazione: “La fiscalità di sviluppo rappresenta da anni una battaglia di civiltà condotta dall’Associazione Zone Franche Montane Sicilia. Una battaglia lunga, difficile e, purtroppo, ancora lontana dal traguardo. Di fronte ai recenti annunci trionfalistici del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, attendiamo con cautela la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (GURS) dei dettagli dell’intesa siglata con lo Stato. Solo allora sarà possibile valutare con oggettività la portata e l’efficacia del provvedimento” commentano dall’Associazone Zone Franche Montane.

“Al di là dei passaggi giuridici e tecnici ancora da compiere – compresa l’approvazione della Commissione Paritetica – la nostra preoccupazione principale riguarda l’impostazione generale dell’intervento: una fiscalità di sviluppo estesa indistintamente a tutto il territorio regionale non solo non salverà le Terre alte di Sicilia dalla progressiva desertificazione umana e imprenditoriale, ma rischia anzi di accelerare tale processo, penalizzando chi continua a vivere e investire nelle aree interne”.

Aree montane e zone interne dimenticate

“Il concetto stesso di ‘fiscalità di sviluppo’ è stato da noi coniato in contrapposizione all’idea di semplice “vantaggio fiscale”: ciò che rivendichiamo per le zone montane non è un privilegio, ma un diritto alla sopravvivenza e alla dignità economica. Ribadiamo che misure indistinte su scala regionale favoriranno, come già accaduto in passato, le zone costiere, metropolitane e industriali, lasciando le comunità montane in una condizione di marginalità strutturale”.

“Confidiamo che il Governo regionale e i tecnici coinvolti – anche coloro che in passato hanno ostacolato l’iter di istituzione delle ZFM – abbiano oggi la piena consapevolezza dell’urgenza e della strategicità di adottare misure specifiche e mirate per le Terre alte. Solo l’attivazione concreta delle Zone Franche Montane potrà invertire la rotta e garantire un futuro a territori che rappresentano una parte essenziale dell’identità e della sostenibilità della Sicilia”.

Articoli correlati





Source link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale