Coinvolti 150 lavoratori di Lecco, settore Ricerca&Sviluppo considerato strategico
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Si è concluso nella tarda serata di ieri, martedì 15 luglio 2025, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’aggiornamento del tavolo dedicato alla situazione del gruppo Riello, azienda che impiega circa 1.300 dipendenti, di cui 600 in Italia distribuiti tra Verona, Lecco e Treviso. Solo a Lecco sono 150 i lavoratori coinvolti, tutti operanti nel comparto ricerca e sviluppo, ritenuto altamente strategico per il futuro industriale del gruppo.
Tavolo Riello al MIMIT: i sindacati chiedono chiarezza su investimenti, occupazione e strategia industriale
Come già reso noto nelle scorse settimane, Carrier, la holding controllante, ha deciso due mesi fa di avviare la cessione di Riello, affidando il processo a un pool di consulenti per la predisposizione della data room finanziaria e a un advisor che dovrà individuare i potenziali acquirenti. L’operazione, inizialmente indicata come da concludersi entro luglio, è stata ora posticipata alla fine del 2025.
Durante l’incontro al MIMIT, la direzione aziendale ha ribadito l’intenzione di seguire una strategia “stand alone”, ovvero di gestione indipendente, fuori da un contesto di gruppo industriale più ampio. Tuttavia, non sono stati forniti chiarimenti concreti richiesti dai sindacati e dallo stesso Ministero, soprattutto in merito al piano industriale, agli investimenti futuri e alla tutela occupazionale.
“Tale strategia – denunciano Fim, Fiom e Uilm – sta già portando all’interruzione di importanti progetti di sinergia con Viessmann/Toshiba, che avrebbero potuto rappresentare un’opportunità per lo sviluppo tecnologico e di mercato. È inaccettabile che l’azienda si presenti a questi tavoli senza dati aggiornati, senza un piano industriale e senza indicazioni sugli investimenti futuri”.
Le organizzazioni sindacali chiedono che il prossimo incontro, fissato per il 22 settembre, sia un vero momento di confronto: dovranno essere presentati i dettagli sul perimetro aziendale oggetto di cessione, le ricadute occupazionali, nonché le risorse stanziate per garantire continuità produttiva e rilancio delle attività.
“Per noi Riello non può prescindere dalla continuità produttiva ed occupazionale. Chiediamo un confronto serio e trasparente, che permetta di valutare non solo gli aspetti finanziari, ma anche quelli industriali, occupazionali e di riqualificazione nel settore del riscaldamento civile e industriale”.
Il confronto al Ministero segue il primo tavolo territoriale del 30 giugno, svoltosi nella sede della Provincia di Lecco, alla presenza di sindacati, Provincia e Comune. Un nuovo incontro locale è già stato programmato per il 30 luglio a Villa Locatelli, per aggiornare istituzioni e lavoratori sull’evoluzione della vertenza.
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