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Un bando per sostenere le microimprese, ma è polemica


Il Comune di Cassina de’ Pecchi ha stanziato un fondo di 4.000 euro per sostenere le micro e piccole imprese locali dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi, al fine di fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia e favorire una maggiore competitività.

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Il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto, fino ad un importo massimo di 300 euro per ogni attività avente diritto, fino ad esaurimento fondi. In base all’importo stanziato il numero massimo delle domande ammesse in base all’ordine di arrivo è al massimo di venti.

Chi può beneficiare del contributo?

I soggetti destinatari sono le imprese del commercio, dei pubblici esercizi e dei servizi di artigianato con sede operativa nel Comune di Cassina che soddisfino i seguenti requisiti:

  • Iscrizione e attività al Registro delle Imprese.
  • Esercizio di attività commerciale in sede fissa “di vicinato” nel Comune di Cassina de’ Pecchi, escluse le medie e grandi imprese.
  • Attività destinata alla vendita o rivendita di prodotti e/o all’esercizio di attività di servizio destinato al consumatore o cliente finale.
  • Essere classificate come microimprese, ovvero imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
  • Possesso dei requisiti soggettivi (morali e professionali) previsti dall’articolo 71 del D.Lgs n. 59/2010.
  • Non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo o altre procedure concorsuali.
  • Regolarità con la normativa antimafia.
  • Assenza di condanne passate in giudicato per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale del legale rappresentante.
  • Assenza di debiti liquidi ed esigibili per imposte, tasse e tributi verso il Comune di Cassina de’ Pecchi precedenti alla data di scadenza del bando.
  • Regolarità con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali ed assicurativi.

Si precisa che il contributo si inquadra nel Regolamento (UE) n. 1407/2013 – De minimis, e l’impresa dovrà autocertificare i contributi già ottenuti che incidano sul massimale di 200mila euro negli ultimi tre anni.

Come presentare la domanda?

Le domande devono essere inviate al Comune entro e non oltre il 30 settembre 2025, in modalità telematica tramite la compilazione della modulistica presente sul sito istituzionale.

Istruttoria e graduatoria

L’attività istruttoria sarà curata dal servizio Commercio del Comune. A seguito della valutazione delle domande, sarà formulata una graduatoria provvisoria pubblicata sul sito internet del Comune e all’Albo pretorio per 15 giorni consecutivi. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, tramite bonifico bancario, entro 120 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva, dopo la verifica di assenza di inadempienze verso il Comune.

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La polemica di Uniti per Cassina

La pubblicazione del bando ha però suscitato la polemica della lista Uniti per Cassina (non rappresentata in Consiglio). Così il referente Andrea Maggio:

Seppur sia lodevole aiutare le piccole imprese in una congiuntura storica come quella che stiamo vivendo, con aumenti di ogni tipo, ci sono alcuni punti del bando non troppo limpidi.

Sono stati stanziati 4.000 euro a fondo perduto destinati a microimprese con meno di 10 dipendenti e che realizzino un fatturato annuo e/o un un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.

Il bando però dimentica di dire a quale annualità si debba fare riferimento per stabilire il fatturato da prendere in esame. Inoltre il bando è stato reso immediatamente eseguibile a partire dallo stesso 8 luglio, le domande ammissibili sono solamente 20 in base all’ordine cronologico di presentazione e non è stata data la giusta rilevanza pubblica al bando. Non è che chi doveva partecipare al bando lo ha già fatto e non c’è più posto per altre microimprese?

A questo punto ci aspettiamo che la stessa attenzione venga riservata anche alle tante famiglie cassinesi che versano in condizioni di difficoltà e che venga realizzato un bando ad hoc per le loro esigenze. E che questa volta siano più chiare le condizioni di partecipazione e venga data adeguata comunicazione alla cittadinanza, attraverso tutti i canali a disposizione.



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