In Italia cresce il numero di imprese agroalimentari che scelgono il modello B Corp, con un incremento del 166% solo negli ultimi tre anni. Oggi sono 30 le aziende del settore food certificate, responsabili del 20% del fatturato totale delle B Corp italiane. Un fenomeno in espansione che, con oltre 18mila addetti, unisce performance economica e impatto sociale, promuovendo un nuovo paradigma imprenditoriale fondato su sostenibilità, inclusione e responsabilità verso le comunità e l’ambiente.
Il dato
Il numero di B Corp certificate operanti nel settore food è cresciuto del 166% solo nell’ultimo triennio. Un dato fornito dal monitoraggio interno delle 30 realtà italiane certificate nel comparto agroalimentare, che da sole generano circa il 20% del fatturato complessivo di tutte le B Corp italiane. Una B Corp, o Benefit Corporation, è un’azienda che ha ottenuto una certificazione da B Lab, un’organizzazione no-profit, per aver dimostrato di operare con elevati standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità legale. Queste aziende fanno parte di un movimento in costante crescita, che, in Italia, conta 352 B Corp, con oltre 45.000 occupati e un fatturato complessivo superiore ai 19 miliardi di euro (dati aggiornati al 26 giugno 2025).
La concentrazione territoriale
A livello territoriale, la distribuzione geografica delle B Corp del settore food vede una forte concentrazione nel Nord Italia (63,3%): in particolare, Lombardia ed Emilia-Romagna raccolgono entrambe una presenza pari al 20%. Seguono, poi, il Veneto e il Lazio, con una rappresentanza ciascuno del 10% delle B Corp. Infine, il Centro Italia nel suo complesso raccoglie una quota del 20%, mentre il Sud accoglie il 16,7% del totale delle imprese certificate
Il personale impiegato
Queste aziende del settore agroalimentare impiegano complessivamente oltre 18.000 persone, pari al 41% della forza lavoro totale delle B Corp italiane. Oltre all’attenzione all’ambiente, il 30% delle aziende si impegna attivamente nei confronti delle comunità, offrendo supporto nello sviluppo economico locale, mentre il restante 12%, genera un impatto positivo nei confronti dei propri dipendenti o clienti, attraverso iniziative orientate all’inclusione, al benessere e alla qualità della vita. In particolare, alcune realtà investono nella valorizzazione e nell’integrazione delle persone con disabilità, altre sostengono la genitorialità, la sicurezza finanziaria, la salute e il benessere dei collaboratori.
Le dichiarazioni
“Abbiamo scelto il modello B Corp perché crediamo in un’innovazione capace non solo di farci crescere, ma di contribuire al miglioramento del mondo che ci circonda. Dall’origine degli ingredienti alla distribuzione, ogni nostra scelta è guidata dalla volontà di costruire un sistema alimentare più giusto, sostenibile e capace di generare un impatto positivo lungo tutta la filiera. Non siamo solo aziende: siamo parte di un movimento globale che vuole riscrivere il modo di fare impresa, dimostrando che si può fare impresa mettendo al centro le persone e il pianeta.” concludono le B Corp italiane del settore food.
Fonte: Ansa
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