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Basket Bond Lombardia: mini bond aggregati per stimolare le PMI della regione – Economia e Finanza


(Teleborsa) – I Basket Bond Lombardia sono un’iniziativa promossa da Regione Lombardia, in collaborazione con Finlombarda (la società finanziaria della Regione) e con il ruolo tecnico di Banca Finint come arranger, e si inseriscono nella più ampia strategia del PR FESR (Programma Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) 2021-2027. Il programma Basket Bond Lombardia ha un valore complessivo di 110 milioni di euro e sostiene con nuova finanza i progetti di investimento con ricadute positive sul settore di riferimento e i progetti green con investimenti dedicati a economia circolare e sostenibilità ambientale ed energetica. Possono partecipare al programma quasi tutte le PMI (escluse le micro imprese) con fatturato di almeno 5 milioni di euro, due bilanci depositati e un rating valido (almeno pari a BB) al momento dell’emissione dei minibond.

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L’operazione prevede che i minibond emessi dalle singole PMI – di valore compreso tra 1,5 milioni e 10 milioni di euro – siano strutturati in portafogli (basket) e sottoscritti da una società veicolo (SPV). Per finanziare la sottoscrizione di minibond, la SPV emette a sua volta nuovi titoli, che saranno sottoscritti da investitori istituzionali, quali Cassa Depositi e Prestiti e Finlombarda. Lo strumento ha una durata fino a 7 anni, comprensivi di un periodo di preammortamento; l’agevolazione, inoltre, prevede la concessione di un contributo a fondo perduto a copertura dei costi di strutturazione ed emissione dei minibond. Le condizioni economiche di accesso sono particolarmente vantaggiose grazie alla presenza della garanzia gratuita di Regione Lombardia, mentre la dotazione finanziaria per l’agevolazione regionale è pari a 32 milioni di euro a valere su fondi europei del PR FESR Lombardia 21-27.

Durante l’evento di presentazione, Andrea Mascetti, Presidente di Finlombardia, ha dichiarato: “Finlombarda partecipa direttamente al capitale di rischio, a differenza di quanto avviene in altre regioni che partecipano direttamente ad operazioni di finanziamento. Abbiamo già avuto molti casi positivi anche di società quotate e questo è uno degli strumenti che abbiamo messo a disposizione del mondo produttivo lombardo per un’evoluzione dei nuovi strumenti, che in parte diventano alternativi al normale finanziamento bancario, e in parte diventano strumenti per una elaborazione nuova delle nostre realtà e delle nostre imprese.

Vincenzo Paolo Carbonara, Responsabile Finanza per la Crescita di CDP, ha invece affermato: “CDP, nel suo piano industriale approvato alla fine dello scorso anno, ha previsto una focalizzazione sempre maggiore sulle imprese di piccole e medie dimensioni, prevedendo specifici interventi alternativi di lending per le imprese. Per noi questo tipo di operatività ha un duplice obiettivo: da un lato quello di ridurre il ticket medio di intervento, andando a intercettare i piani di investimento, dall’altro, cercare di facilitare l’accesso al credito per le imprese, tipicamente su durate più lunghe, con la possibilità di accelerare l’accesso nel mercato dei capitali da parte di quelle imprese che da sole non riuscirebbero ad accedervi. Fino ad oggi, sui Basket Bond regionali abbiamo finanziato più di 120 piccole e medie imprese per un importo che supera i 350 milioni di euro. L’obiettivo, anche con questa misura in Lombardia, è quello di saturare il portafoglio su 120 milioni di euro a supporto di 30-40 imprese del territorio, supportando i piani di crescita. L’operazione prevede la costruzione di due portafogli per complessivi 120 milioni di euro, di cui uno focalizzato in particolar modo sulle reti di imprese e un altro con un focus in particolare sulla sostenibilità”.

Maria Testi, Amministratore Delegato di ELITE, ha infine dichiarato: “L’accesso a strumenti di questo tipo è un primo passo in quello che sono i mercati dei capitali, dal nostro punto di vista. L’obiettivo è quello di formare e di supportare le aziende in modo graduale perché possano un giorno rientrare in questo palazzo e, perché no, suonare la campanella e poter essere aziende quotate. L’educazione che facciamo alle piccole e medie imprese grazie a ELITE sugli strumenti di finanza fa sì che questo possa avvenire in modo graduale e ci auspichiamo che sempre più aziende utilizzino strumenti come questi e un giorno possano anche essere aziende quotate sui nostri mercati”.

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È possibile presentare domanda di partecipazione sulla piattaforma Bandi e Servizi fino a esaurimento della dotazione finanziaria disponibile e comunque non oltre il 29 maggio 2026 (ore 14).



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