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Comunità energetiche, più fondi e regole facilitate. Pnrr aperto ai comuni fino a 50.000 abitanti e anticipi al 30%


Pubblicate dal Mase le nuove regole operative che recepiscono le revisioni del PNRR: scadenze più flessibili per la realizzazione degli impianti e una platea più ampia di beneficiari per accelerare la transizione energetica dal basso.

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Arriva una spinta per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Italia. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato le nuove regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e ai contributi del PNRR, insieme a un avviso pubblico per la presentazione delle domande a sportello. Le modifiche, che recepiscono le revisioni tecniche del PNRR approvate dal Consiglio ECOFIN dell’Unione Europea lo scorso 20 giugno, mirano a semplificare e ampliare l’accesso agli incentivi, rendendo più agevole la costituzione di nuove comunità energetiche.

Le disposizioni aggiornate, secondo quanto comunicato dal Ministero, introducono importanti novità per cittadini, imprese ed enti locali che intendono investire nella produzione e condivisione di energia pulita.

LE PRINCIPALI NOVITÀ: COMUNI PIÙ GRANDI, SCADENZE FLESSIBILI E MAGGIORI ANTICIPI

Le modifiche più significative riguardano direttamente i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In primo luogo, è stato ampliato il perimetro soggettivo della misura PNRR, estendendo il limite applicativo ai comuni con una popolazione inferiore ai 50.000 abitanti, allargando così notevolmente la platea dei potenziali beneficiari.

Vengono inoltre riviste le scadenze: entro il termine del 30 giugno 2026, i soggetti beneficiari del contributo PNRR dovranno ultimare i lavori di realizzazione dell’impianto, non più garantirne l’entrata in esercizio. L’entrata in esercizio effettiva dovrà avvenire entro 24 mesi dal completamento dei lavori e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.

Un altro forte incentivo alla partecipazione riguarda il sostegno finanziario iniziale: è stata incrementata dal 10% al 30% la quota percentuale che i beneficiari possono richiedere a titolo di anticipazione del contributo PNRR. Per quanto riguarda la tariffa incentivante, una novità importante riguarda le persone fisiche, che ora godranno dell’esclusione dall’applicazione del fattore di riduzione “F”, garantendo un ritorno economico più vantaggioso.

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RECEPITE LE MISURE DEL DECRETO 19/2025: PORTE APERTE ANCHE A IMPIANTI PREESISTENTI

Il documento integra anche le recenti novità introdotte dal decreto-legge 19/2025, che salvaguardano le iniziative già in corso. Sarà infatti possibile accedere ai meccanismi di incentivazione anche per gli impianti entrati in esercizio entro 150 giorni dall’entrata in vigore del Decreto CACER, anche se ciò è avvenuto prima della regolare costituzione della comunità energetica.

Viene inoltre estesa la platea dei soci e membri delle CER, includendo ora anche le PMI partecipate da enti territoriali, associazioni, aziende territoriali per l’edilizia residenziale, istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, consorzi di bonifica ed enti di ricerca e formazione.

I CRITERI DI AMMISSIBILITÀ PER I FINANZIAMENTI PNRR

La dotazione finanziaria complessiva della misura PNRR ammonta a 2,2 miliardi di euro. Per accedere ai fondi, gli interventi di nuova costruzione o potenziamento di impianti a fonti rinnovabili devono rispettare una serie di criteri precisi, tra cui:

Avere una potenza non superiore a 1 MW;
Essere ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 50.000 abitanti;
Disporre di titolo abilitativo e preventivo di connessione alla rete;
Avere una data di avvio lavori successiva alla presentazione della domanda;
Rispettare le scadenze di completamento (30 giugno 2026) ed esercizio (31 dicembre 2027) ;
Essere conformi al principio DNSH (Do No Significant Harm) e al tagging climatico;
Essere inseriti in una configurazione CER o di autoconsumo collettivo per cui sia attivo il contratto per la tariffa incentivante;

LE SPESE FINANZIABILI: DAI PANNELLI ALLA PROGETTAZIONE

L’avviso pubblico dettaglia anche le spese ammissibili a finanziamento, che devono essere coerenti con le finalità del PNRR. Sono incluse le spese per:
Realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (componenti, inverter, strutture, etc.) ;
Fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
Acquisto e installazione di macchinari, hardware e software;
Opere edili strettamente necessarie;
Connessione alla rete elettrica nazionale;
Studi di prefattibilità, spese preliminari e per la costituzione delle configurazioni;
Progettazioni, indagini geologiche e geotecniche;
Direzione lavori, sicurezza, collaudi e consulenze tecnico-amministrative.

Le Regole Operative, aggiornate con queste novità legislative, sono state perfezionate anche per quanto riguarda le modalità di richiesta, la gestione delle modifiche ai progetti e l’aggiornamento della modulistica.

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