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Crea, ecco come la ricerca rende il Made in Italy più competitivo e sostenibile. Meno spese più risultati. INFOGRAFICA


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RomaCrea, ecco come la ricerca rende il Made in Italy più competitivo e sostenibile. Meno spese più risultati. INFOGRAFICA

Dodici centri di ricerca, 1500 ricercatori, tecnologi e tecnici, 900 pubblicazioni scientifiche ogni anno e 5000 ettari di aziende e campi sperimentali per effettuare ricerche in condizioni reali. E’ il Crea, l’ente pubblico nazionale di ricerca dedicato all’agroalimentare e alle foreste vigilato dal Masaf.

Obiettivo: lavorare per un’agricoltura che sia sostenibile e al contempo produttiva, sicura e di qualità. Parametri che si estendono lungo tutta la filiera fino alla tavola dei consumatori. Aumentare la produzione infatti non significa non essere sostenibili ma solo efficientare e ottimizzare gli sforzi e le risorse. Ed è qui che svolge un ruolo fondamentale la ricerca.

Il Crea lavora per promuovere l’innovazione agricola attraverso le Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA), l’agricoltura di precisione e la diffusione di nuovi modelli produttivi sostenibili attraverso soluzioni concrete.

Favorendo il trasferimento tecnologico e l’innovazione e offrendo supporto scientifico a imprese, cittadini e istituzioni in particolare nella definizione delle Politiche agricole e nella valutazione e monitoraggio della Pac.

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LE INNOVAZIONI DEL CREA

Sono 104 i risultati ai fini dell’innovazione agricola. Sono stati creati 11 brevetti per invenzioni industriali volti ad ottimizzare i processi produttivi agricoli, migliorare la difesa fitosanitaria a basso impatto ambientale e valorizzare sottoprodotti della produzione primaria. Oltre che tutelare la salute degli operatori nei laboratori.

Undici i marchi registrati, per protocolli produttivi certificati, modelli alimentari innovativi e sistemi di supporto alle decisioni aziendali.

Sono 82 le nuove varietà vegetali iscritte ai registri varietali nazionali o protette con privativa per novità vegetale. Caratterizzate da una maggiore resistenza a fitopatologie, espansione del calendario produttivo, alta qualità del prodotto finale, sia fresco che trasformato.

Al 2024 il Crea ha dato vita a 37 brevetti industriali, 190 Privative per novità vegetali, oltre 500 iscrizioni ai Registri varietali nazionali e più di 700 accessioni frutticole e vegetali nei registri.

RILANCIO E POSIZIONAMENTO STRATEGICO, MENO SPESE, PIU’ RISULTATI

La nuova amministrazione Crea punta alla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, alla migrazione dei principali data center Crea sul Cloud Italia, alla valorizzazione del personale attraverso finanziamenti, sblocco di procedure e avvio di nuove selezioni.

Per quanto riguarda la ricerca si punta alle nuove strutture strategiche Custos Plantis di Firenze e il Genomic Centre di Fiorenzuola. Ma anche – in sinergia con il Masaf – alle Tea, all’Osservatorio Innovazione Ricerca e Sviluppo, e all’Agrifood Innovation Hub.

Il Documento di Visione Strategica DVS 2025-2034 approvato dal Masaf a giugno 2025, definisce la visione e il posizionamento dell’Ente a livello nazionale, europeo e internazionale. Obiettivo è quello di guidare l’attività dell’ente nel rispondere alle sfide globali e nazionali attraverso una ricerca pubblica orientata all’innovazione sostenibile, alla transizione ecologica, alla sicurezza alimentare e alla tutela delle risorse naturali.

INFOGRAFICA ATTIVITA CREA

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INFOGRAFICA ATTIVITA’ CREA

NUOVE STRUTTURE STRATEGICHE PER LA RICERCA NAZIONALE

Custos Plantis è la piattaforma nazionale per la difesa fitosanitaria creata al fine di prevenire l’introduzione e la diffusione di organismi nocivi ma anche rafforzare le capacità di risposta nazionale alle emergenze fitosanitarie, sostenere la sicurezza agroalimentare e la protezione della biodiversità. E’ dotata di due laboratori nazionali di Quarantena unici in Italia, caratterizzati da elevati livelli di biosicurezza secondo i criteri dell’Oms.

Il Genomic Centre è un Hub nazionale per la genomica in agricoltura. E’ un centro per lo sviluppo e l’applicazione della genomica vegetale e il miglioramento genetico per promuovere una nuova agricoltura basata su dati genomici, tracciabilità e resilienza ambientale.

LE PROPOSTE PROGETTUALI MASAF MIRATE A INNOVAZIONE, SOSTENIBILITA E RESILIENZA

Tra le proposte su cui il Crea sta lavorando in sinergia con il Masaf al fine di rendere più competitiva l’agricoltura italiana e più facile la vita degli imprenditori agricoli, figura il Digestato e la nutrizione azotata, la gestione sostenibile delle risorse, le innovazioni genetiche, le foreste e l’agro meteorologia, il Carbon farming e il clima, l’editing genomico su colture resilienti, l’agricoltura digitale e la Meccatronica e infine il biologico.

LE TEA: IL PROGETTO STRATEGICO

La Direzione Generale dello Sviluppo Rurale, DISR IV, del Masaf ha chiesto una o più proposte progettuali (della durata 36 mesi, finanziamento 9000k , cioè 3000k/anno) sulle specie vegetali di maggior interesse agrario e forestale tese ad ottenere, attraverso le tecniche di editing genomico, mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi, piante tolleranti/resistenti alle avversità biotiche ed abiotiche, aggravate anche da nuovi scenari climatici, che incidono fortemente sulla quantità e qualità delle produzioni.

E’ stato costituito un Comitato scientifico, composto da esponenti autorevoli a livello nazionale sulle Tecniche di Evoluzione Assistita, TEA (anche esterni al CREA), per la predisposizione di proposte progettuali.

Il Comitato Scientifico TEA ha approvato all’unanimità un ‘”protocollo sperimentale’’ per la definizione di specie ottenute mediante New Genomic Technique, NGT1.

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OSSERVATORIO INNOVAZIONE RICERCA SVILUPPO

Favorire dialogo, scambio di idee e integrazione tra Ricercatori e Tecnologi CREA

•Rafforzare la comunicazione interna e l’interazione tra i Centri

•Supporto tecnico-scientifico per Direzione Tecnico-Scientifica e Consiglio Scientifico

•Promuovere la progettazione integrata delle attività di ricerca, il trasferimento tecnologico e i rapporti con stakeholder istituzionali nazionali e internazionali

AGRIFOOD INNOVATION HUB

Creare il primo incubatore nazionale dedicato all’agroalimentare per imprese, spin-off e giovani innovatori del settore agroalimentare

•Attivare le sedi CREA come hub territoriali aperti agli studenti degli istituti agrari

Microcredito

per le aziende

 

•Sviluppare azioni concrete di trasferimento tecnologico tra ricerca e didattica applicata

•Promuovere la formazione tecnico-scientifica esperienziale, affiancando gli studenti ai ricercatori in attività sperimentali laboratori pratici e progetti sul campo

•Favorisce l’ingresso qualificato dei giovani in agricoltura, colmando il divario tra scuola, ricerca e mondo del lavoro

•E sviluppa competenze su cambiamento climatico, transizione digitale e sostenibilità economica e ambientale

CENTRO STUDI E ANALISI

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