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denunciati due imprenditori e due tecnici


Macerata, 17 luglio 2025 – Furbetti del 110 nel mirino delle Fiamme Gialle. È stata conclusa dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziari di Macerata una complessa attività nel settore dei crediti d’imposta nei confronti di diverse società, riconducibili a un gruppo familiare, con sede nella provincia di Macerata. Attraverso l’uso distorto della normativa in materia di bonus edilizi, con specifico riferimento al Sisma bonus acquisti 110% e al Sisma bonus ordinario, avevano indebitamente creato e successivamente ceduto nonché in parte compensato dei crediti di imposta inesistenti e non spettanti.

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Gli accertamenti, corroborati da mirati sopralluoghi e interrogazioni delle banche dati, hanno permesso di individuare una società, riconducibile a un gruppo imprenditoriale, formalmente attiva nella gestione di parcheggi e autorimesse ma di fatto non operativa, costituita allo scopo di simulare l’acquisto di numerosi garage degli appartamenti costruiti. Il fine: permettere la formazione indebita del credito relativo al Sisma bonus ordinario all’85% sul prezzo di acquisto, rispetto agli effettivi acquirenti/utilizzatori delle unità abitative ai quali tale misura agevolativa non è riconosciuta dalla legislazione emergenziale in caso di acquisto del garage unitamente all’appartamento.

Nello specifico, i finanzieri hanno ricostruito un collaudato schema illecito che prevedeva, in un primo tempo, la vendita dei garage da parte delle imprese costruttrici alla società acquirente e dagli stessi controllata la quale, a sua volta, provvedeva a rendere disponibile il possesso dei box agli acquirenti degli appartamenti (per effetto di un accordo già formalizzato con i costruttori per il futuro acquisto del garage occupato). In tale contesto, per ostacolare i controlli dell’amministrazione finanziaria e dare una parvenza di reale svolgimento dell’attività societaria, i contratti di affitto dei garage erano stati stipulati con familiari (moglie, padre, madre) dei soggetti acquirenti degli appartamenti, in modo da far risultare sui contratti nominativi differenti.

L’importo complessivo dei bonus edilizi non spettanti, indebitamente creati attraverso tale condotta e integralmente ceduti alle singole società di costruzioni con la formula dello “sconto in fattura”, è risultato pari a 1 milione e 104mila euro, in parte già compensato dai cessionari.

L’analisi della documentazione tecnica ha permesso di rilevare inoltre su un cantiere la redazione di asseverazioni false da parte del direttore dei lavori strutturali e dal collaudatore statico, nelle quali, dichiarando la fine dei lavori strutturali dell’immobile a una certa data – in realtà non avvenuta – avevano permesso agli acquirenti di usufruire di crediti derivanti dal Sisma bonus acquisti in misura nettamente superiore a quella spettante, ovvero 110% in luogo dell’85%, per un importo complessivo di 360mila euro.

A conclusione dell’intera attività sono stati segnalati alla Procura di Macerata due rappresentanti legali di tre società di costruzioni, per l’ipotesi di reato di indebita compensazione, nonché due tecnici per le false asseverazioni redatte.

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Le società costruttrici, cessionarie del credito per l’applicazione dello “sconto in fattura”, attraverso la procedura del ravvedimento operoso provvedevano a riversare nelle casse dell’Erario l’intero importo dei crediti non spettanti, comprensivo di sanzione e interessi, per un importo complessivo di oltre 1.400.000 euro.



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