Investe ancora Zucchetti Centro Sistemi (Zcs) di Terranuova Bracciolini (Arezzo), l’azienda di software, automazione, robotica e energie rinnovabili fondata e guidata da Fabrizio Bernini che oggi, 17 luglio, festeggia 40 anni di attività forte di un fatturato consolidato 2024 di 280,5 milioni di euro, 822 addetti (di cui 371 nelle società controllate) e cinque business unit. “Vogliamo continuare a farci guidare dalla follia per ideare soluzioni che semplificano la vita – ha spiegato Bernini, che è anche presidente di Confindustria Toscana sud – utilizzando sempre più l’intelligenza artificiale che, al di là di ciò che dice il nome, è semplicemente un algoritmo che serve come strumento”.
Il Palazzo della robotica da 16 milioni di euro sarà pronto a inizio 2026
I nuovi investimenti sono due: un altro stabilimento nel Valdarno – il quinto, denominato Palazzo della robotica, costo 16 milioni di euro – esteso su cinquemila metri quadrati (più 2.800 di parcheggio interrato), che sarà pronto all’inizio del 2026 e ospiterà appunto la divisione robotica del gruppo, nata 25 anni fa col tagliaerba Ambrogio; e una fabbrica per produrre inverter fotovoltaici nella frazione Penna del Comune di Terranuova Bracciolini, che porterà a raddoppiare gli addetti attuali (che oggi lì fanno riparazioni degli inverter distribuiti dal gruppo e delle batterie per l’accumulo di energia rinnovabile) da 80 a 160.
Gli inverter fotovoltaici per uso industriale saranno ‘made in Europe’
La fabbrica sarà realizzata col partner cinese Sofar Solar, che dal 2015 fornisce gli inverter che hanno spinto la crescita impetuosa di Zcs nel periodo 2022-2023, grazie ai bonus energetici. “Ora, forti della conoscenza delle filiere dell’elettronica, portiamo a casa questa tecnologia che finora abbiamo importato – spiegano dall’azienda -. Saranno inverter per uso industriale, da 100 kilowatt in su, sufficienti per accumulare l’energia rinnovabile prodotta da un’azienda artigiana, da un piccolo supermercato, da una sede direzionale. Le schede elettroniche saranno ancora prodotte in Cina, ma qui faremo le parti meccaniche e l’assemblaggio. Stiamo aspettando l’omologa del ministero dello Sviluppo economico per poter inserire l’indicazione ‘made in Europe’”.
Nel 2024-2025 gli investimenti hanno toccato 31 milioni di euro
Tra il 2024 e il 2025, ha spiegato il presidente Bernini, gli investimenti di Zcs hanno toccato 31 milioni di euro tra acquisizioni, immobili, progetti di ricerca e sviluppo tra cui il “laboratorio della follia”, composto da dieci ingegneri, che ha sviluppato una piattaforma di intelligenza artificiale integrata nelle soluzioni gestionali Zcs, pensata per potenziare le decisioni aziendali e automatizzare i processi. “La situazione internazionale è delicata – ha spiegato il presidente di Zcs – ma le aziende non possono fermarsi, devono continuare a investire anche perché oggi il cambio di tecnologie è talmente repentino che ogni dieci anni ci sono due rivoluzioni industriali. La storia di Zcs è una storia di creatività, coraggio e ottimismo, perché non ho mai visto un pessimista fare carriera”.
Solo il 3% delle aziende toscane con almeno 10 addetti utilizza l’Ai
A proposito di innovazione tecnologica, un report fornito dall’Istat proprio per l’evento che ha celebrato i 40 anni di Zcs ha messo in luce come le imprese con almeno 10 addetti che hanno raggiunto almeno il livello base di digitalizzazione siano solo il 54,5% in Toscana, contro una media italiana del 61,3% e una media dell’Unione europea del 58,7% (dati riferiti al 2023). Guardando alle imprese con almeno 10 addetti che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale, poi, le percentuali calano drasticamente: 3,1% in Toscana, contro il 5% in Italia e l’8% nell’Unione europea. Il 5% dell’Italia, però, è destinato a salire al 20% nel 2025-2026, stando agli investimenti programmati dalle imprese con almeno 10 addetti. Le performance migliorano decisamente nelle imprese con almeno 250 addetti: il 28% ha già introdotto tecnologie di intelligenza artificiale, e questa percentuale salirà al 61% entro il 2026. La dimensione aziendale, dunque, rischia di avere un ruolo decisivo nell’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale.
Il robot Amico per servire ai tavoli o per portare componenti in fabbrica
Infine Zcs ha guardato al futuro, con la presentazione del nuovo robot ‘Amico’, pronto a sbarcare sul mercato, che potrà essere impiegato per servire i piatti ai tavoli del ristorante, ma anche per portare via dai tavoli i piatti sporchi, e – a questo pensa soprattutto Bernini – in ambito industriale, ad esempio nelle manovie per portare componenti da una fase all’altra della produzione di scarpe, soprattutto quando si salta una delle fasi classiche, oppure per distribuire farmaci nei reparti di un ospedale. “Nell’ambito della ristorazione – spiega Bernini – si potrebbe pensare a creare un ristorante per i giovani nel quale, se i clienti effettuano l’ordine il giorno prima di consumare il pasto evitando così gli sprechi, ottengono uno sconto del 15%; e se accettano di essere accompagnati al tavolo e di essere serviti dal robot Amico ottengono un altro 20% di sconto. Bisogna capire che i modi di consumare cambiano, e che anche noi dobbiamo cambiare approccio”.
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