Nel cuore dell’Esposizione Universale di Osaka, il padiglione italiano continua a distinguersi come uno dei più visitati, attirando l’attenzione mondiale sui temi dell’ambiente e della sostenibilità. Tra questi, il tema della carta riciclata, apre una nuova fase di cooperazione tecnologica tra Italia e Giappone.
L’evento di sabato 26 luglio, dedicato alla filosofia della carta, è un’occasione per riflettere su come un materiale così antico possa essere protagonista di un futuro sostenibile. Non solo nella sua iconica forma tradizionale washi giapponese, ma soprattutto come volano di innovazione verde, dialogo culturale e responsabilità condivisa tra le due nazioni.
Il Direttore Generale di Assocarta Massimo Medugno ha ricordato i numeri impressionanti del settore cartario italiano: 16.600 imprese attive, un fatturato da 25 miliardi di euro, e soprattutto un tasso di riciclo del 92,1% nel 2023, superando di anni il traguardo UE dell’85% previsto per il 2030. “La carta made in Italy è oggi un modello esportabile – ha dichiarato – e il Giappone è un partner naturale con cui condividere buone pratiche e tecnologie, specie in vista delle sfide ambientali globali”.
A sottolineare il valore culturale e ambientale della carta, il deputato Massimo Milani, primo firmatario della proposta di legge per l’istituzione della Giornata nazionale del riciclo della carta, ha dichiarato: “È una proposta che vuole unire il Paese, bipartisan, perché parla di futuro, di educazione ambientale, di identità”. La presenza di Marco Simiani, capogruppo in Commissione Ambiente, ha confermato il forte interesse parlamentare sul tema, soprattutto in regioni come la Toscana, dove la filiera cartaria è storicamente legata anche all’industria della moda e ai rapporti con il mercato giapponese.
E’ stata la professoressa Rossella Menegazzo, tra le massime esperte internazionali di cultura giapponese, a sottolineare il ruolo simbolico e pratico della carta nella tradizione nipponica: “Il washi non è solo carta, è filosofia, spiritualità, arte. Ed è proprio questa profondità culturale che crea un ponte con l’Italia, dove bellezza e sostenibilità possono fondersi in un linguaggio comune”.
Ad aprire l’incontro il presidente Japan Italy Economic Federeration Daniele Di Santo che ha sottolineato la solidità dei rapporti economici tra Italia e Giappone anche nel campo della sostenibilità ambientale: “L’EXPO è un’occasione per costruire nuove alleanze. Riciclo e innovazione tecnologica sono terreni fertili di collaborazione. L’industria della carta ne è un esempio concreto”.
Il Direttore Generale di Comieco, Carlo Montalbetti ha ricordato come il 2025 segni anche i 40 anni di attività dl Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – e ha rilanciato l’obiettivo di un impegno collettivo per proteggere le risorse naturali del pianeta.
L’evento organizzato da Globe Italia, l’associazione nazionale clima che fa lavorare insieme associazioni, imprese e parlamentari, è stato un ponte ideale tra Italia e Giappone, uniti da un materiale tanto semplice quanto prezioso. Dalla carta washi alla carta riciclata, si disegna una traiettoria che guarda al futuro: sostenibile, condiviso, e profondamente umano.
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