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4 miliardi alle imprese umbre con il piano Confindustria-ISP



Focus su innovazione, export, sostenibilità e nuove filiere

Quattro miliardi di euro saranno destinati alle imprese umbre nel quadro dell’intesa tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, che ha illustrato oggi a Perugia le nuove misure regionali del piano di sviluppo nazionale avviato lo scorso gennaio. Il programma, della durata di quattro anni e con una dotazione complessiva di 200 miliardi di euro, punta a rafforzare la competitività delle aziende italiane, accelerando investimenti in tecnologie avanzate, sostenibilità ambientale, innovazione e apertura ai mercati esteri.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

L’evento si è svolto nella sede di Confindustria Umbria, con la partecipazione di Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo, e Carlo Pacifici, Consigliere delegato a credito e finanza di Confindustria Umbria, che hanno analizzato insieme agli imprenditori locali le opportunità strategiche offerte dall’accordo, in particolare nel contesto delle sfide legate alla Transizione 5.0, all’intelligenza artificiale e allo sviluppo delle Scienze della Vita.

L’iniziativa mira a sostenere nuovi insediamenti produttivi, l’ampliamento di strutture esistenti e progetti in ambito energetico. L’obiettivo è valorizzare i territori ad alta vocazione industriale, incrementando l’attrattività delle imprese umbre anche sul piano internazionale. Il protocollo, che rafforza una collaborazione avviata nel 2009, si innesta in una più ampia visione di rilancio strutturale del Paese attraverso il credito alle PMI, per un totale di 450 miliardi di euro erogati negli ultimi quindici anni.

Tra le direttrici d’intervento più rilevanti figurano:

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

  • lo sviluppo di modelli produttivi innovativi nei settori ad alta intensità tecnologica, come aerospazio, robotica e biotecnologie

  • l’avanzamento della transizione ecologica e dell’economia circolare, con un utilizzo equilibrato di energie rinnovabili

  • il potenziamento dell’ecosistema di startup e PMI innovative attraverso strumenti finanziari e servizi mirati

  • il lancio del Piano per l’Abitare Sostenibile, destinato a favorire la mobilità e l’attrazione di competenze nell’industria italiana

Il tessuto imprenditoriale umbro, caratterizzato da una forte presenza di PMI manifatturiere, agroalimentari e di servizi alla persona, potrà beneficiare di condizioni finanziarie agevolate per investimenti in tecnologia, digitalizzazione e internazionalizzazione.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate anche le principali evidenze economiche relative al territorio. Secondo il Research Department di Intesa Sanpaolo, l’Umbria registra un’esposizione all’export verso gli Stati Uniti del 12,4%, superiore alla media italiana. Le vendite nel 2024 verso il mercato americano hanno raggiunto i 733 milioni di euro, rendendolo il secondo partner commerciale dopo la Germania.

Particolarmente rilevante risulta la meccanica, con 273 milioni di euro esportati, pari al 24,1% del totale del settore, seguita da abbigliamento (202 milioni), agroalimentare (85 milioni) e aerospace (29 milioni), quest’ultimo fortemente legato alla committenza USA. La vocazione internazionale delle imprese umbre si è consolidata con performance positive verso mercati ad alto potenziale, come Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Messico.

A fronte di un contesto internazionale incerto, le imprese umbre stanno attuando strategie di diversificazione dei mercati e degli approvvigionamenti, integrando l’apertura di nuove filiali commerciali e produttive all’estero con investimenti in sostenibilità e innovazione tecnologica. L’obiettivo è rafforzare la marginalità e ridurre la dipendenza da fattori geopolitici ed energetici, attraverso una trasformazione digitale abilitante.

Durante la giornata sono intervenuti anche Sara Giusti, economista del Research Department Intesa Sanpaolo, e Michela Cerbini, Direttore Commerciale Imprese Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo, per approfondire le caratteristiche del piano. Ha concluso la sessione una tavola rotonda sull’internazionalizzazione, con i contributi di Paolo Melone (Sviluppo Estero Intesa Sanpaolo), Andrea D’Aguanno (Simest), Raoul Ranieri (Umbria Export) e Gianluigi Angelantoni (Angelantoni Industrie).

Il piano congiunto rappresenta un modello di integrazione tra finanza e strategia industriale, volto a rafforzare la capacità delle imprese umbre di affrontare mercati complessi, cogliere opportunità di crescita sostenibile e posizionarsi come protagoniste del nuovo scenario produttivo globale. Confindustria e Intesa Sanpaolo confermano così l’impegno nel sostenere concretamente lo sviluppo delle imprese attraverso strumenti evoluti, sinergie territoriali e visione di lungo periodo.



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