Favorire l’adozione degli agenti di IA nelle imprese italiane tramite l’analisi di best practice e la definizione di stategie ad hoc. Anitec-Assinform, ha pubblicato il paper Paper “Agenti di IA“, realizzato dal Gruppo di Lavoro “Intelligenza Artificiale” – con il contributo di Hpe, Ibm, Oracle, Salesforce e Syllotips – che costituisce il terzo approfondimento del progetto “Conoscere l’IA“, un’iniziativa nata per promuovere maggiore conoscenza e consapevolezza sulle opportunità e le implicazioni dell’Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano.
Agenti IA, una sfida non solo tecnologica
Anitec-Assinform sottolinea come l’adozione degli Agenti di IA non sia solo una sfida tecnologica, ma richieda un approccio integrato che includa aspetti organizzativi, culturali e normativi. Secondo gli esperti dell’assocazione è essenziale definire ruoli chiari, garantire la supervisione umana, tutelare i dati sensibili e promuovere trasparenza, all’interno di una governance solida e strutturata. Quattro le direttrici principali identificate per sostenere l’innovazione nelle aziende.
- Rafforzamento delle politiche pubbliche: le politiche pubbliche devono creare un contesto di fiducia, promuovendo un uso trasparente delle tecnologie e bilanciando innovazione, tutela della privacy e sicurezza. Occorre rafforzare le strategie per l’adozione dell’IA, superando gli ostacoli normativi, amministrativi e culturali che ne rallentano la diffusione. Sono necessari interventi concreti come fondi dedicati per le PMI, programmi settoriali di diffusione e percorsi formativi per i decisori pubblici, promuovendo una prospettiva “agent-ready” nella Pubblica Amministrazione con l’aggiornamento delle infrastrutture e la semplificazione dei processi di procurement.
- Adozione di un approccio normativo basato sul rischio: è fondamentale adottare un approccio normativo che distingua i diversi contesti d’uso degli Agenti di IA e proporzionare le regole di conseguenza. Questo include una chiara definizione delle responsabilità lungo tutta la filiera dell’IA (dai fornitori di dati agli sviluppatori, fino agli utilizzatori finali) per garantire trasparenza e accountability. L’utente deve sempre sapere quando ha a che fare con un agente automatizzato e i contenuti generati devono essere chiaramente riconoscibili
- Investimento nella formazione e nell’alfabetizzazione digitale: la formazione è un fattore abilitante cruciale. Tutte le figure coinvolte (dirigenti, tecnici, operatori) dovrebbero acquisire e aggiornare costantemente le competenze necessarie per comprendere, adottare, valutare e monitorare questi sistemi. La formazione continua deve diventare parte integrante delle strategie aziendali e pubbliche, con percorsi su misura per i diversi ruoli e iniziative di alfabetizzazione digitale per chi interagirà direttamente con gli agenti.
- Promozione di una visione condivisa a livello internazionale: per uno sviluppo sicuro e trasparente, le politiche nazionali devono essere allineate a un quadro normativo condiviso. L’AI Act dell’Unione Europea è un riferimento importante. Le policy nazionali dovrebbero concentrarsi sull’attuazione efficace di questo quadro comune, evitando normative più stringenti o frammentate che genererebbero incertezza per le imprese, soprattutto le più piccole.
Bassoli: “Chance per la competitività”
Per Claudio Bassoli, Vicepresidente di Anitec-Assinform con delega alle Tecnologie Abilitanti e di Frontiera, “gli Agenti di Intelligenza Artificiale non sono solo un’evoluzione tecnologica, ma un’opportunità concreta per rafforzare competitività ed efficienza del sistema produttivo e amministrativo, come partner digitali delle capacità umane”.
“Serve un approccio lungimirante: governance solida, investimenti in formazione e regole chiare per garantire trasparenza e fiducia – spiega – La nostra Associazione è impegnata a promuovere conoscenza e consapevolezza all’interno del Sistema Confindustria, per un’adozione sicura e strategica di queste tecnologie.”
Cosa sono gli Agenti di IA
Il Paper analizza l’emergere di una nuova generazione di sistemi intelligenti: gli Agenti di IA. Si tratta di entità autonome capaci di interagire proattivamente con l’ambiente digitale, ragionare, pianificare ed eseguire azioni complesse, anche coordinandosi tra loro. A differenza di semplici chatbot o assistenti virtuali tradizionali, gli Agenti di IA sono collaboratori digitali dotati, non solo “memoria”, ma anche capaci di accedere a strumenti esterni, con il potenziale, quindi, di trasformare radicalmente l’automazione dei processi e l’offerta di servizi.
I numeri sul settore AI
Il settore dell’Intelligenza Artificiale si conferma come uno dei comparti più promettenti e dinamici del panorama tecnologico attuale. Con un tasso di crescita medio annuo (Tcma) del 28,0% tra il 2024 e il 2028, il mercato dell’IA registra una crescita significativa, raggiungendo un valore di mercato stimato in 935milioni di euro nel 2024 (fonte “Il Digitale in Italia 2025”).
In particolare, il comparto degli agenti IA è in forte espansione: nel 2024 il suo valore di mercato era di 5,1 miliardi di dollari e si prevede che supererà i 47 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuale composto superiore al 44%. (fonte Statista)
I vantaggi degli Agenti IA
Gli Agenti di IA offrono benefici tangibili e diversificati per ogni tipo di organizzazione: dalle pmi, che potranno ottimizzare le risorse e scalare le proprie competenze, alla PA, che vedrà migliorate efficienza, trasparenza e reattività.
Come evidenziato nel paper, i vantaggi spaziano dall’automazione dei processi operativi alla conseguente riduzione dei costi, dall’incremento della produttività al miglioramento della qualità dell’esperienza cliente attraverso servizi più personalizzati, fino alla capacità di supportare decisioni più informate grazie all’analisi avanzata di grandi volumi di dati. In più Gli agenti IA migliorano la gestione della conoscenza aziendale, mantenendo aggiornate le informazioni e rendendole facilmente accessibili e offrono una personalizzazione più efficace nei servizi e, operando 24/7, contribuiscono a rendere i processi più efficienti, riducendo tempi e carichi di lavoro.
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