È in arrivo un nuovo incentivo in ambito scolastico, che peraltro scade nelle prossime settimane e che può interessare molti docenti. Si tratta del bonus Continuità Didattica, introdotto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, un incentivo economico pensato per premiare i docenti di ruolo che hanno garantito stabilità educativa agli studenti negli ultimi tre anni scolastici.
Come ricevere il bonus
Quest’iniziativa vuole sottolineare l’importanza della continuità nel percorso formativo degli alunni. L’obiettivo è sia ridurre l’instabilità causata dalla mobilità del personale scolastico, sia sostenere gli insegnanti che rimangono nelle stesse sedi per più anni consecutivi. Per richiedere il bonus, per cui è stato stanziato un Fondo di 30 milioni, i docenti devono soddisfare due criteri fondamentali:
- non aver richiesto trasferimenti o assegnazioni provvisorie nel triennio 2021-22, 2022-23 e 2023-24.
- aver accumulato almeno 480 giorni di servizio complessivo nello stesso periodo.
L’importo del bonus, stimato tra 200 e 500 euro, dipenderà dal numero di aventi diritto e dalle risorse disponibili. Il ministero erogherà i fondi agli Istituti, che li distribuiranno ai singoli docenti. È previsto anche un bonus extra per chi vive in una provincia diversa da quella in cui lavora e non ha chiesto mobilità tra il 2018/19 e il 2022/23.
Come inviare la domanda
I docenti che intendono avvalersi di tale opportunità sono tenuti a redigere un modulo di autodichiarazione allegato alla disposizione ministeriale. Una volta compilato, è necessario trasmetterlo per posta elettronica all’indirizzo e-mail della propria istituzione scolastica, non oltre il termine ultimo del 18 agosto 2025.
Ciascun insegnante è obbligato a controllare con cura i dati forniti, poiché asserzioni mendaci possono comportare responsabilità legali e la privazione del vantaggio. Le amministrazioni scolastiche si occuperanno di raccogliere le istanze e di inoltrarle agli uffici preposti, i quali procederanno all’accertamento dei presupposti e al conseguente versamento del premio.
Cosa lo lega alla Carta del Docente
Il bonus viene accreditato nella Carta del Docente, che per il 2025 mette a disposizione 500 euro da spendere entro il 31 agosto 2026, sia per docenti di ruolo sia per supplenti. È possibile utilizzare i fondi per formazione, acquisto di libri, hardware, software, corsi, strumenti utili alla didattica, biglietti di musei/eventi, eventi culturali e altro.
A proposito della Carta del Docente, dal prossimo anno scolastico, gli insegnanti potranno acquistare anche prodotti dell’editoria audiovisiva, una categoria finora esclusa dal ventaglio di opzioni disponibili.
Infine, tra le novità rilevanti, ci sono anche alcune disposizioni che riguardano i commercianti: la normativa prevede che i fornitori di beni e servizi trasmettano le fatture entro 90 giorni dalla validazione dei buoni, altrimenti perderanno il diritto al rimborso. Una disposizione transitoria stabilisce che, per i crediti maturati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione (cioè prima del 7 giugno 2025), gli esercenti avranno comunque a disposizione 90 giorni a partire da quella data per presentare la documentazione richiesta.
L’obiettivo di queste misure è rendere più efficiente la gestione del sistema, che per il 2025 può contare su un budget di 396 milioni di euro.
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