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Chi sono gli investitori del crowdfunding? Giovani, dinamici e… prevalentemente uomini


Quando parliamo di crowdfunding, spesso l’attenzione si concentra sulle startup innovative o sui progetti imprenditoriali che scelgono questa modalità di finanziamento alternativo. Tuttavia, c’è un altro protagonista essenziale in questa dinamica: l’investitore. Ma chi è davvero l’investitore tipo nel mercato italiano del crowdfunding? Il 10° Report italiano sul Crowdinvesting fornisce una panoramica dettagliata di questo profilo, rivelando dati sorprendenti e alcuni trend che meritano attenzione.

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Un mercato in cerca di diversificazione

Gli investitori del crowdfunding sono prevalentemente persone fisiche, ma è in crescita anche la presenza di soggetti istituzionali e investitori professionali. Si tratta di individui e organizzazioni attratti dalla possibilità di diversificare il proprio portafoglio investendo direttamente in progetti imprenditoriali tramite piattaforme online dedicate, scegliendo tra equity crowdfunding (quote di capitale) e lending crowdfunding (prestiti diretti).

Gli investitori del crowdfunding sono prevalentemente persone fisiche, ma è in crescita anche la presenza di soggetti istituzionali e investitori professionali.

Nonostante la contrazione generale del mercato, con una raccolta totale che si attesta a €260,65 milioni negli ultimi dodici mesi (in calo del 14%), il numero e la tipologia di investitori restano elementi di grande interesse per comprendere la salute e la dinamica del settore.

Investitori equity: giovani, dinamici e… prevalentemente uomini

Nel segmento equity, che ha raccolto circa €110,95 milioni nell’ultimo anno, si conferma una prevalenza degli investitori privati rispetto agli istituzionali. Nonostante la base si stia lentamente ampliando, i dati sottolineano una significativa disparità di genere: solo il 19% degli investitori sono donne, un dato che, seppur in leggero aumento, rivela quanto il mercato sia ancora dominato dalla presenza maschile.

Solo il 19% degli investitori sono donne, un dato che, seppur in leggero aumento, rivela quanto il mercato sia ancora dominato dalla presenza maschile.

Gli investitori del segmento equity tendono a privilegiare progetti immobiliari, cresciuti del 32% nell’ultimo anno, rispetto a quelli non immobiliari, che invece hanno subito una contrazione del 19%. Questo dato rivela una chiara tendenza: l’investitore medio cerca sicurezza e rendimenti più prevedibili, trovando nel mattone un’opzione preferenziale.

Lending crowdfunding: investitori prudenti ma attenti al rendimento

Nel segmento lending, la dinamica cambia leggermente. Gli investitori mostrano una minore propensione al rischio e una preferenza per investimenti con una durata media più breve e tassi di interesse definiti. Qui troviamo investitori attratti dalla certezza di un rendimento costante, con un tasso medio annuo che nel primo semestre 2025 si è attestato al 10,07%, in crescita rispetto al 9,82% dello stesso periodo dell’anno precedente.

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La raccolta attraverso prestiti diretti alle imprese ha raggiunto €142,05 milioni, evidenziando come l’investitore medio preferisca partecipare con importi minimi più contenuti rispetto al segmento equity. Anche in questo settore, il real estate gioca un ruolo importante, attirando buona parte degli investimenti lending.

Taglio medio e preferenze di investimento

Entrando nel dettaglio, il report evidenzia che l’investimento medio per i progetti non immobiliari nel segmento equity si aggira attorno ai €207.133. Per i progetti immobiliari, invece, il target di raccolta medio cresce sensibilmente, raggiungendo €1.112.955. Questo dato conferma la preferenza degli investitori per progetti immobiliari più ambiziosi, capaci di attrarre capitali di maggiore entità.

Nel lending crowdfunding, invece, l’investitore tende a investire su progetti con un target medio più contenuto, attorno ai €287.037, confermando la maggiore prudenza e l’orientamento verso un investimento più contenuto e rapido nel ritorno economico.

Da dove investono gli italiani?

La maggior parte degli investitori italiani di crowdfunding proviene dal Nord, con una netta predominanza della Lombardia. La distribuzione geografica degli investitori rispecchia in buona parte quella dei progetti finanziati: le aziende del Sud, infatti, risultano praticamente assenti dal panorama recente del crowdfunding italiano.

Le piattaforme preferite dagli investitori

Tra le piattaforme più apprezzate dagli investitori nel mercato equity emerge Mamacrowd, che ha raccolto storicamente €213,23 milioni, di cui €36,75 milioni solo nell’ultimo anno. Seguono Walliance e CrowdFundMe, entrambe con raccolte complessive superiori ai €100 milioni. Nel segmento lending, invece, la piattaforma Recrowd si conferma leader con una raccolta di €61,12 milioni nell’ultimo anno, seguita da Ener2Crowd e Trusters.

Tra le piattaforme più apprezzate dagli investitori nel mercato equity emerge Mamacrowd, che ha raccolto storicamente €213,23 milioni, di cui €36,75 milioni solo nell’ultimo anno

La scelta della piattaforma rappresenta un aspetto importante per l’investitore, che tende a preferire quelle con una maggiore solidità operativa e una reputazione consolidata nel tempo.

La performance dopo l’investimento: luci e ombre

Una volta conclusa la campagna, l’investitore del crowdfunding si confronta con una realtà spesso difficile: solo poche aziende mostrano una crescita significativa e riescono a rispettare, o addirittura superare, i target del business plan iniziale. Il report rivela infatti che, dopo tre anni dalla raccolta, oltre un terzo delle imprese finanziate registra ricavi inferiori ai €100.000 annui, con un numero crescente di aziende costrette a chiudere.

Tuttavia, alcune aziende virtuose riescono a crescere significativamente, aumentando fatturato e marginalità, e in alcuni casi raggiungendo perfino la quotazione in Borsa. Questi casi, seppur rari, rappresentano esempi di successo in grado di mantenere vivo l’interesse degli investitori verso questo tipo di investimenti.

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Investitori: protagonisti consapevoli

Ma quindi, chi sono gli investitori del crowdfunding? Sono individui e istituzioni attratti dalle opportunità offerte dalle piattaforme online, in cerca di diversificazione e rendimenti alternativi rispetto ai canali tradizionali. Hanno però caratteristiche molto diverse tra loro: dagli investitori equity, più inclini al rischio e attratti dalle potenzialità di crescita del capitale, a quelli lending, più prudenti e focalizzati su ritorni economici certi.

La disparità di genere e geografica, insieme alle performance altalenanti delle imprese finanziate, rimangono sfide cruciali da affrontare. Comprendere le dinamiche e i bisogni di questi investitori è essenziale per sviluppare un ecosistema di crowdfunding solido e sostenibile, capace di soddisfare le aspettative di tutti i suoi protagonisti. L’evoluzione del settore nei prossimi anni dipenderà in larga misura dalla capacità di piattaforme e istituzioni di intercettare e rispondere alle esigenze di questi attori chiave, promuovendo trasparenza, sicurezza e opportunità di rendimento.



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