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Hub urbani e di prossimità, accolte tutte le 63 proposte — Imprese


Quattordici milioni di euro verranno assegnati tramite bando ai primi 63 hub urbani di prossimità riconosciuti dalla Regione. Hub urbani e di prossimità che nasceranno nelle grandi città, ma anche nei piccoli comuni delle aree interne e appenniniche, e che ora potranno accedere all’assegnazione delle risorse per realizzare interventi di qualificazione, sviluppo e promozione.

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Il nucleo tecnico che si è occupato della valutazione in Regione ha dato il via libera a tutte le candidature che erano state presentate dai Comuni entro il 31 marzo, per qualificare e innovare la rete commerciale, per dare nuova vita ai centri storici e alle aree più decentrate delle città, combattendo degrado e abbandono. E garantendo migliori servizi ai cittadini.

“Da parte dei Comuni e dei territori abbiamo rilevato una grande attenzione”, ha sottolineato l’assessora al Commercio, Roberta Frisoni. “Una mobilitazione e vivacità di proposte interessanti, che confidiamo possano dar vita a progettualità significative per lo sviluppo delle città e dei territori interessati”.

“Un risultato molto positivo considerando che siamo all’avvio di un nuovo percorso”, aggiunge Frisoni. “Ora gli hub che hanno ottenuto il riconoscimento regionale potranno concorrere all’assegnazione dei 14 milioni di euro che metteremo a disposizione per gli interventi di qualificazione e sviluppo delle aree individuate. Mentre ulteriori hub urbani e di prossimità potranno essere candidati al riconoscimento alla scadenza prevista a marzo del prossimo anno, anche grazie agli ulteriori contributi che proprio in queste settimane stiamo assegnando per la realizzazione di nuovi studi di fattibilità. La nuova legge regionale sul commercio entra dunque nel pieno della sua applicazione, per promuovere uno sviluppo pienamente sostenibile da un punto di vista sociale ed economico, e una nuova qualità delle nostre città”.

Nel dettaglio: in provincia di Bologna le domande arrivate riguardano 6 Comuni per 7 hub; in provincia di Forlì-Cesena, 5 Comuni per 9 hub; in quella di Ferrara 4 Comuni e 6 hub; in quella di Modena 10 Comuni e 12 hub. Passando al territorio della provincia di Piacenza, 3 Comuni hanno presentati domande per 3 hub, nel Parmense 4 Comuni per 4 hub; nel Ravennate 2 Comuni per 2 hub. In provincia di Reggio Emilia 7 i Comuni e 13 gli hub, in quella di Rimini, 3 i Comuni e 7 gli hub.

Dei 63 hub urbani e prossimità, 47 sono hub urbani; dunque, per lo più nei centri storici e comunque nelle aree più centrali delle città; 16 si riferiscono a hub di prossimità, vale a dire aree più decentrate, vicine ai luoghi di abitazione e di lavoro per rispondere alle esigenze quotidiane delle persone, con potenzialità di sviluppo e crescita, anche in termini di attrattività.

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Nel frattempo, sono in fase di concessione le risorse 2025 per la realizzazione da parte dei Comuni degli studi di fattibilità propedeutici al riconoscimento e alla realizzazione di ulteriori hub urbani e di prossimità: complessivamente 1,5 milioni di euro per 63 Comuni beneficiari. Nel 2024 per la realizzazione degli studi di fattibilità la Regione aveva concesso 1 milione di euro.

Tra gli elementi di valutazione di un hub urbano e di prossimità, oltre al dimensionamento e alle caratteristiche territoriali dell’area con il riconoscimento della sua vocazione commerciale, anche la presenza di un accordo di partenariato tra il Comune, le associazioni di categoria, le realtà imprenditoriali già insediate nell’area e gli altri soggetti pubblici e privati interessati. Tra i requisiti anche la predisposizione di un programma triennale di sviluppo e innovazione dell’hub, che definisca tra l’altro le strategie di sviluppo; l’integrazione, l’innovazione e lo sviluppo del sistema distributivo e dei servizi; la qualificazione del contesto urbano, l’accessibilità e la mobilità sostenibile, l’aumento dell’attrattività. Ogni anno entro la fine di marzo i Comuni potranno presentare nuove candidature per il riconoscimento di nuovi hub urbani e di prossimità.



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