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il convegno del gruppo giovani imprenditori di Unindustria sull’Intelligenza artificiale a Ponza


Il 10 e 11 luglio 2025 si è svolta sull’isola di Ponza la terza edizione del convegno ARIA, evento annuale organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria, in collaborazione con la Camera di Commercio di Frosinone Latina, incentrato sull’Intelligenza Artificiale (IA) e il suo impatto sul mondo imprenditoriale. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 150 tra imprenditori, istituzioni e stakeholder, ed è stato un’occasione per discutere come le aziende possano non solo comprendere ma anche guidare il cambiamento tecnologico.

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Intelligenza Artificiale: una sfida da affrontare insieme

Il convegno ha offerto una panoramica completa sull’IA, combinando riflessioni strategiche e l’apertura all’innovazione, con particolare attenzione alla valorizzazione del capitale umano. La presenza di figure di spicco come il Ministro Anna Maria Bernini, Monsignor Vincenzo Paglia, e rappresentanti di Unindustria, Confindustria, INPS, Luiss e AgID, ha rafforzato l’importanza di un approccio trasversale all’IA, che unisca etica, industria, settore pubblico e privato, e la formazione dei giovani.

L’intervento di Eugenio Samori, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria, con Delega alla Nuova Imprenditoria e Startup

“Per molto tempo, nell’immaginario collettivo, l’intelligenza artificiale è stata percepita come una minaccia, una tecnologia da temere, da tenere sotto controllo – dichiara Eugenio Samori – E questa diffidenza si riflette ancora oggi in molte scelte politiche e normative. L’AI Act europeo, primo tentativo di regolamentazione dell’intelligenza artificiale, nasce proprio da questa visione: l’obiettivo principale è evitare gli abusi, prevenire i danni, stabilire limiti. È un impianto che punta molto su divieti, requisiti di conformità, classificazioni rigide, sanzioni. Un modello che rischia di frenare l’adozione e la sperimentazione delle imprese europee.

Proprio nei giorni scorsi, gli amministratori delegati di 44 grandi aziende europee hanno scritto alla presidente della Commissione chiedendo di mettere in pausa l’attuazione dell’AI Act.

In altri contesti, invece – come negli Stati Uniti o in Cina – si sta seguendo una strada diversa. Negli U.S.A., la regolamentazione è più flessibile, orientata all’innovazione, con un forte protagonismo del settore privato. In Cina, la strategia è molto chiara: sviluppare l’IA come leva geopolitica, con investimenti massicci, controllo centralizzato e una visione di lungo termine; la Cina non si preoccupa troppo dei limiti etici universali, ma punta piuttosto al primato tecnologico.

Il risultato è che, mentre l’Europa lavora a tutelarsi, altri paesi avanzano, sperimentano, colonizzano nuovi spazi e segmenti di mercato. Le imprese europee rischiano di partire con il freno a mano tirato, sommerse da troppi oneri amministrativi, in uno scenario globale in cui si compete senza gli stessi vincoli.

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Noi non chiediamo un’IA senza regole. Chiediamo regole intelligenti, che proteggano ma non paralizzino. E a rendere ancora più complesso il quadro competitivo europeo, si aggiunge un altro tema cruciale: il costo dell’energia. In Italia, innovare costa di più anche in termini di megawattora.

Il prezzo dell’energia elettrica per le nostre imprese è tra i più alti d’Europa: superiore a Francia, Germania, Spagna. I dati del 2024 ci restituiscono uno scenario in cui si va dai 108 Euro per megawattora dell’Italia ai 58 Euro della Francia. In USA siamo a 45 € (dato 2024) per megawattora. Questo divario non è solo un problema di bolletta: è anche un vero e proprio freno strutturale all’innovazione”.

Premio “Unindustria Startup Network”: innovazione e visione

L’edizione 2025 del convegno ARIA è iniziata con il Premio Unindustria Startup Network, riconoscimento ideato per valorizzare il talento delle startup emergenti del Lazio. Mine Crime, startup vincitrice, si è distinta per la sua capacità di innovare, aggiudicandosi consulenze professionali fornite da KPMG, partner dell’iniziativa. Oltre a Mine Crime, altre tre startup hanno concorso al titolo: U-Climat, Whp e Bufaga, tutte selezionate per la loro innovazione.

Confronto tra generazioni di imprenditori

Quest’anno, ARIA ha ampliato il suo orizzonte, ospitando il Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, che ha avuto l’opportunità di confrontarsi strategicamente sulle sfide future. La Presidente Maria Anghileri ha presieduto l’incontro, segnando un’importante occasione di scambio tra le nuove generazioni dell’imprenditoria italiana.

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