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report infrastrutture, il grido di allarme per imprese e territori


Arezzo, 18 luglio 2025 – Confindustria Toscana Sud: report infrastrutture, il grido di allarme per imprese e territori

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Come ogni anno i tecnici di Confindustria Toscana Sud hanno stilato un report dettagliato in merito alla situazione generale delle infrastrutture delle aree della Toscana del Sud, in particolare legata ai territori del senese , grossetano ed aretino.

Così commenta i dati sotto riportati il Presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini:” Infrastrutture sicure ed efficienti sono la condicio sine qua non le imprese ed i territori possono portare avanti la sfida economica e sociale del futuro. Ancora una volta emergono dal nostro attento report casi di assoluta gravità , ritardi, inadeguatezza. Non possiamo tollerare tali prospettive ingessate che mettono sempre più a repentaglio la sicurezza e la tenuta economica dei nostri territori. Questi report fotografa senza mezzi termini ed elencando priorità e fattibilità degli interventi necessari. Le forze di governo a tutti i livelli: locale, regionale, nazione devono dare risposte, trincerarsi dietro la burocrazia non è accettabile!”.

Il nostro viaggio parte dalla provincia di GROSSETO: a rappresentare una gravissima situazione di arretratezza infrastrutturale basterà soffermarsi sulla situazione della SS 1 Aurelia. La SS 1 Aurelia è l’unico asse costiero di rilievo nazionale fra Livorno e Roma. In estate, secondo il censimento Anas, il traffico supera i 37 000 veicoli/giorno nel picco di agosto; in assenza di corsie di emergenza, un tamponamento basta a paralizzare il flusso verso Argentario, Orbetello e le spiagge del Chiarone, cuore del turismo balneare grossetano.

Ad esempio per le aziende agricole dell’entroterra – ortofrutta, allevamento, vino di Capalbio DOC – la strada è l’unica via verso i mercati laziali e viceversa; i ritardi logistici ricadono direttamente sui costi di trasporto merci refrigerate.

I tempi di intervento delle ambulanze del 118 verso l’ospedale di Orbetello diventano critici in molte situazioni.

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Ebbene dopo oltre 12 anni di discussioni e ipotesi progettuali nulla è stato fatto. A differenza della SGC E 78 due mari la Tirrenica purtroppo non rientra nelle opere commissariate.

La notizia più recente risale ai giorni scorsi: il 10 luglio 2025 la Camera ha discusso il decreto‐legge 73/2025 sulle infrastrutture: in un ordine del giorno, firmato dall’on. Simiani si chiedevano 1,5 miliardi di euro per completare la Tirrenica sul tratto mancante tra Cecina e Tarquinia, compresa la corsia Grosseto Sud-Capalbio. Si tratta di un tratto ad alta sinistrosità, soggetto ad allagamenti e alla continua presenza di cantieri tampone. L’ordine del giorno è stato respinto ed il blocco non riguarda solo l’autostrada, ma l’intero adeguamento in sede della SS 1 con due corsie per senso di marcia.

L’Aurelia, nel tratto tra Grosseto Sud e Capalbio Scalo, sembra quindi condannata a un degrado persistente: un susseguirsi di strettoie, segnaletica trascurata, illuminazione carente e innesti a raso pericolosi, scarsa illuminazione. La situazione peggiora nei giorni di pioggia, in assenza di asfalto drenante su lunghi tratti l’acqua ristagna ai bordi e al centro carreggiata, moltiplicando gli episodi di aquaplaning.

Per quanto riguarda la Provincia di Siena: per la SGC E78 due mari si registra una situazione positiva fra Siena e Grosseto per i tratti in costruzione, dopo anni di incertezze e rinvii, il cui completamento è previsto per il 2026.

Diversa è la situazione dell’importante lotto 0 di km 4,5 da Ruffolo a Siena Sud, per il quale – pur risultando approvato il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica ed essendo in corso la progettazione esecutiva – non si hanno più notizie sull’effettivo finanziamento. Temiamo che non venga rispettato il termine di pubblicazione della gara di appalto prevista entro il 2025. L’adeguamento a 4 corsie di tale tratto di strada attualmente ad unica carreggiata (un vero e proprio collo di bottiglia per l’intenso traffico) non può essere differito.

Non c’è nessuna novità positiva nemmeno per l’adeguamento di carreggiata sul Raccordo autostradale Siena- Firenze. Pur essendo stati effettuati vari e importanti interventi da parte di ANASper la manutenzione straordinaria rimane il problema che il raccordo progettato e realizzato negli anni sessanta necessita, a fronte degli alti volumi di traffico, di un ampliamento della carreggiata peraltro necessario anche ai fini del rispetto della normativa europea.

In provincia di Siena, inoltre, un importante cantiere stradale è fermo da alcuni anni con opere d’arte ben visibili e abbandonate in aperta campagna. Si tratta del lotto della SS 2 Cassia nel tratto da viadotto Monsindoli sulla Siena-Grosseto allo svincolo di Monteroni d’Arbia Nord di 7,6 km. Auspichiamo che i lavori (sospesi da ben 15 anni) possano presso ripartire.

Per quanto riguarda la Strada Regionale 2 CASSIA chiusa dal 25 settembre 2021 per problemi strutturali al PONTE DI BELLAVISTA all’ingresso di Poggibonsi. A seguito della chiusura delle note vicende giudiziarie che hanno interessato l’aggiudicazione dei lavori è ora possibile la consegna dei lavori. Auspichiamo che la Provincia di Siena possa attivarsi quanto prima in tal senso.

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Infine, per quanto riguarda, viabilità regionale c’è da registrare positivamente la volontà di destinare 60 milioni per il “Miglioramento del collegamento stradale tra il raccordo autostradale Firenze Siena in corrispondenza di Colle di Val d’Elsa e l’area geotermica della Val di Cecina” sulla base del quadro gli interventi di sostenibilità ambientale e di compensazione territoriale concordato fra Regione Toscana e Enel Green Power Italia Srl.

Per quanto riguarda le opere ferroviarie sono in corso i lavori del raddoppio dei binari tra Empoli e Granarolo. Il progetto riguarda un tratto di 10 chilometri e prevede la soppressione di 11 passaggi a livello.

Il progetto dei lavori di elettrificazione della Siena- Empoli per l’intero tratto di 63 chilometri si registrano ritardi nell’ attivazione delle opere e quindi non sarà sicuramente conclusa la modernizzazione della linea entro il temine del 2029 inizialmente previsto.

Inoltre è attesa la realizzazione delle opere sostitutive per la soppressione di 5 passaggi a livello della linea ferroviaria in Comune di Rapolano Terme finalizzata alla velocizzazione della Siena- Chiusi. Non si hanno notizie della previsione di avvio di tali cantieri.

Sempre sulla stessa linea è purtroppo poco più di un idea progettuale la cosìdetta «LUNETTA» FERROVIARIA DI SINALUNGA, cioè un collegamento ferroviario diretto fra Arezzo e Siena agendo sul nodo di Sinalunga dove convergono la linea RFT Arezzo-Sinalunga e la linea RFI Siena – Chiusi. Si tratta di un passante ferroviario a nord della stazione di Sinalunga che collegherebbe le due ferrovie con un investimento di 30-35 Mln euro. Con questa soluzione la percorrenza prevista tra Arezzo e Siena sarebbe di

poco superiore ai 60 minuti attraverso l’utilizzo di locomotori di tipo ibrido (diesel / elettrico) rispetto agli attuali tempi di viaggio superiori ai 100 minuti (con rottura di carico a Sinalunga).

Per quanto riguarda l’aeroporto di Ampugnano, nel comune di Sovicille, chiuso dal 2007, Confindustria Toscana Sud ne ritiene strategica la riapertura per destinarlo a voli per scopi di protezione civile, turismo, viaggio d’affari e trasporto organi. Siamo a disponibili a collaborare con le Istituzioni locali nel coinvolgere le aziende associate interessate alla riattivazione dell’aeroporto.

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In ordine al tratto senese della A1 il progetto della terza corsia risalente al 1986 non rientra ad oggi nei programmi di Autostrade per l’Italia nonostante l’alta sinistrosità di questo tratto per i notevoli volumi di traffico. Non si può pensare che il tratto senese della A1 possa restare fermo al 1964!

Per quanto riguarda la Provincia di Arezzo:

Per la SGC E 78 Due Mari proseguono le progettazioni su vari lotti compresi fra la Toscana e l’Umbria.

Ancora non c’è certezza di appalto dei lavori come contratto di programma MIT ANAS 2021-25. Per i due tratti relativi al lotto 1 da Arezzo Magnanina a Palazzo del Pero e il lotto 7 da Le Ville Monterchi a Selci Lama, pur essendo in stato di avanzata progettazione, sono attualmente fermi per l’approvazione definitiva ma non c’è alcuna certezza sul finanziamento dei lavori pur essendo stati finalmente definiti gli itinerari del tracciato.

Per la SGC E45 Orte – Ravenna la situazione più problematica ormai da oltre due decenni riguarda la ex SS3 BIS TRATTO VALSAVIGNONE CANILI:. Il finanziamento disponibile non è sufficiente all’adeguamento dell’intero tratto stradale di circa 4,2 chilometri, alternativo alla E45 tra il tratto Valsavignone e Canili. Tale situazione impedisce una viabilità alternativa nel caso di interruzione del traffico sulla Orte Ravenna per incidenti rilevanti o emergenze meteo invernali. L’AREA ARETINA e DELLA VALDICHIANA è interessata dal completamento della SGC E 78 nel tratto che va dallo svincolo di S.Zeno (dove termina la due mari a due corsie per senso di marcia proveniente da Monte San Savino) allo svincolo in località Magnanina, alla periferia di Arezzo dove inizia il lotto 1 ad unica carreggiata diretta a Palazzo del Pero). Non si hanno notizie sull’effettivo finanziamento nonostante sia stato approvato il progetto con accordo Stato – Regione e sia in corso la progettazione esecutiva per l’appalto.

SR 71 variante esterna alla Città di Arezzo: Auspichiamo una risposta definitiva da Regione e Comune su una vicenda che risale ai primi anni 2000 perché venga attivata la progettazione e realizzazione di un opera assolutamente necessaria per collegare il Casentino con il casello autostradale di Arezzo.

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Nel CASENTINO occorre prendere atto positivamente che la Regione Toscana ha portato a termine numerosi interventi riguardanti la SR 71 in termini di varianti ai centri abitati, messa in sicurezza e adeguamento della sede stradale. In fase di esecuzione/completamento gli altri lotti da Subbiano alla rotatoria del Pollino. Il progetto relativo alla variante del Corsalone alla SR 71, pur essendo “cantierabile” rimane bloccato per assenza degli interventi di bonifica alla ex-Sacci.

Anche in VALDICHIANA una notizia positiva perché sono in corso i lavori di costruzione della variante SR 71 dalla loc. Vallone di Camucia all’innesto con il raccordo Perugia-Bettole (termine previsto 2026). Restano in sospeso importanti interventi fra Olmo e l’inizio della variante di Camucia in un tratto di alta sinistrosità della SR 71.

In VALDARNO resta la situazione critica relativa alla TERZA CORSIA A1 da INCISA a VALDARNO (18,4 KM) e delle OPERE COMPLEMENTARI assicurate ai comuni del Valdarno. Confindustria Toscana Sud ha emesso un comunicato in proposito il 26 giugno u.s.. Il ritardo nell’approvazione al progetto da parte del MIT rischia di compromettere la realizzazione delle opere di compensazione concordate fra ASPI, Regione Toscana ed Enti Locali costituite, fra l’altro, dal completamento della variante alla SR 69 nel tratto da Le Coste al Casello Valdarno e da un nuovo ponte

sull’Arno. La realizzazione della terza corsia dell’A1 fra Incisa e Valdarno ed il completamento della Bretella Le Coste– Casello Valdarno Lotto 2, sono da considerare di assoluta necessità ed urgenza.



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