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PA digitali per la competitività del Paese: opportunità e sfide


In un contesto in cui la digitalizzazione non rappresenta più solo un imperativo, ma soprattutto un’opportunità, le amministrazioni pubbliche stanno sfruttando con grande lungimiranza gli strumenti digitali per modernizzare i processi e creare ambienti di innovazione in virtù di una rinnovata competitività del Paese.

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La trasformazione digitale, se ben pianificata e attuata, può rappresentare un elemento di valorizzazione delle risorse territoriali e di democratizzazione dei servizi, contribuendo a rafforzare la competitività del sistema-Paese nel contesto internazionale. Lo hanno dimostrato i tre ospiti istituzionali della tavola rotonda intitolata “PA digitali per la competitività del sistema-paese”, organizzata in collaborazione con Veeam. L’evento si è svolto nell’ambito di FORUM PA 2025 e ha visto protagoniste figure di rilievo di diversi settori, pubblici e privati,

Tuttavia, le amministrazioni pubbliche si trovano anche a dover affrontare sfide complesse, tra cui lo sviluppo di competenze adeguate e il potenziamento della sicurezza informatica. Lo scenario che emerge dalla ricerca Veeam Ransomware Trends & Proactive Strategies 2025 evidenzia che il 69% delle aziende intervistate dichiara di aver subito almeno un attacco ransomware negli ultimi 12 mesi, e il 34% di questi attacchi è stato con esito positivo. Sono dati allarmanti che richiedono una strategia strutturata di data resilience. Il fine non è eliminare completamente il rischio di un cyber attacco. Ciò è impossibile e difatti nemmeno i regolamenti come NIS 2 e DORA lo richiedono.

“Ci confronteremo con alcune realtà pubbliche che hanno realizzato importanti progetti di digitalizzazione in settori verticali di policy cruciali per lo sviluppo economico”, ha dichiarato Eleonora Bove, Digital Content Strategist – FPA e moderatrice, dando il via alla tavola rotonda e sottolineando l’importanza di valorizzare esperienze concrete e best practice.

Il digitale leva di efficienza: i progetti PA

La prima a intervenire è stata Silvia Grandi, dirigente del Dipartimento per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha illustrato le politiche adottate per sostenere l’innovazione delle PMI e la creazione di ecosistemi di innovazione: “Il digitale riporta valore all’interno delle amministrazioni, valorizza le risorse e porta benefici concreti ai territori”, ha affermato la dirigente, indicando la direzione strategica che le amministrazioni devono intraprendere per rafforzare la competitività del sistema-Paese. “Da molti anni lavoriamo su meccanismi che favoriscono economie di scala e sinergie tra imprese, anche attraverso modelli di distretto digitale, che consentono alle piccole e medie imprese di trovare economie esterne e di diventare più competitive”. Grandi ha inoltre evidenziato l’importanza degli investimenti in infrastrutture di banda larga e nello sviluppo di competenze: “Solo così possiamo rendere il sistema produttivo italiano più resiliente e competitivo. La cultura digitale deve entrare nelle imprese, e noi lo facciamo attraverso centri di competenza e hub tecnologici, che rappresentano punti di riferimento per le imprese e le amministrazioni locali”, ha concluso.

Nell’ambito dei servizi, si è espresso Danilo Giovanni Festa, Capo Dipartimento per l’innovazione, l’amministrazione generale, il personale e i servizi – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per testimoniare come la digitalizzazione stia migliorando l’efficienza e la trasparenza e stia portando benefici concreti ai cittadini. “Abbiamo sviluppato sistemi come il SIISL, il Sistema Informativo per l’inclusione Sociale e Lavorativa, che rappresenta un vero e proprio ascensore sociale digitale, consentendo a tutti di accedere facilmente ai servizi”, ha affermato. La diffusione di strumenti digitali ha permesso di ridurre i costi, abbreviare i tempi di attesa e democratizzare l’accesso alle opportunità, anche in zone più remote. Tuttavia, Festa ha sottolineato anche l’importanza di investire nelle infrastrutture di connettività, per garantire che anche le aree più svantaggiate possano beneficiare pienamente delle opportunità offerte dal digitale.

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Federico Amedeo Lasco, Direttore Generale Promozione, Investimenti e Innovazione per il turismo del Ministero del Turismo, ha condiviso come sia cambiando il modo di promuovere e di fruire il patrimonio culturale. “L’intelligenza artificiale permette di segmentare la domanda e personalizzare l’offerta, migliorando la soddisfazione dei turisti e sostenendo le imprese locali”, ha affermato Lasco. Però, la digitalizzazione del settore richiede anche un investimento nella formazione degli operatori, affinché comprendano che la capacità di aggregare i territori, migliorare la qualità dei servizi e valorizzare le caratteristiche distintive della propria regione può rappresentare un vantaggio competitivo. Tutto ciò, al contempo, richiede anche infrastrutture adeguate e reti di collaborazione tra pubblico e privato”.

I nodi della sicurezza informatica e della resilienza dei dati

La diffusione di dati in ambienti eterogenei, come cloud, data center, applicazioni SaaS, etc, rende la gestione e la protezione dei dati complessa e delicata. Soluzioni di backup e data protection sono strumenti indispensabili per fronteggiare attacchi ransomware e garantire la disponibilità dei dati. La capacità di riprendersi rapidamente da incidenti informatici rappresenta un elemento chiave per la sicurezza e la continuità dei servizi pubblici. Per questo, la resilienza radicale è la mission di Veeam: creare metodi innovativi in grado di aiutare le realtà produttive a raggiungere questo traguardo richiede un approccio olistico che integri persone, processi e tecnologie.

Il quadro delineato dalla discussione conferma che l’obiettivo di un sistema pubblico digitale efficiente, sicuro e inclusivo richiede un approccio integrato, che coinvolga normativa, infrastrutture, competenze e innovazione tecnologica. La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’indicazione comune è quella di investire sul partenariato pubblico – privato, sulla formazione delle risorse umane e sulla creazione di ambienti di innovazione che possano diventare motori di crescita per l’intero sistema-Paese.



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