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Passi avanti verso un’economia green


Una settimana segnata dal voto di fiducia al Decreto Infrastrutture, passi avanti nell’Epr tessile e nei Cam Strade. Continuano le interrogazioni su Industrial deal e parchi naturali. Pubblicato il secondo Decreto di concessione per l’ottenimento del contributo in conto capitale Pnrr su “Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo”, un altro sostegno all’economia green in Parlamento.

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Pnrr su “Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo” 

E’ stato pubblicato oggi 18 luglio il Decreto Direttoriale n. 178 del 11 giugno 2025, recante l’elenco dei soggetti ammessi al finanziamento nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 “Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo” del Pnrr.

Il provvedimento definisce i beneficiari del contributo pubblico sulla base delle risultanze dell’istruttoria condotta secondo i criteri e le modalità previste dall’Avviso pubblico.

Sono 586 beneficiari che si aggiungono ai 265 soggetti già inclusi nell’elenco approvato con Decreto Direttoriale n. 102 del 5 marzo 2025.

Ciascun soggetto beneficiario riceverà apposita comunicazione a mezzo di posta elettronica certificata, inviata all’indirizzo indicato in sede di presentazione dell’istanza, contenente l’atto d’obbligo. Tale atto dovrà essere scaricato dalla piattaforma informatica dedicata, sottoscritto secondo le modalità previste e successivamente ricaricato, a cura del beneficiario, nel rispetto delle istruzioni operative rese disponibili sul medesimo portale.

Epr tessile, un passo avanti per un importante nei lavori

“Vogliamo trasmettere alla Commissione europea, nel più breve tempo possibile, lo schema nazionale di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per il settore tessile, come auspicato dalla Commissaria Roswall. Si tratta di un passaggio fondamentale per consolidare e rendere più competitivo un comparto strategico della nostra industria nazionale,” ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto lo scorso 17 luglio.

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Il testo ora è in attesa delle osservazioni tecniche del Mimit, ministero concertante, è il risultato di un intenso e complesso lavoro di confronto e bilanciamento tra le posizioni delle numerose parti pubbliche e private interessate.

Il 15 luglio la Commissione Attività produttive, in merito all’indagine conoscitiva sul settore tessile, anche alla luce della recente evoluzione della normativa europea, ha svolto le audizioni di: Astri, Associazione tessile riciclato italiana; Cobat tessile; Rén collective.

“E’ essenziale procedere con rapidità: una celere definizione del testo è fondamentale anche per sostenere l’export e rafforzare la competitività internazionale del Made in Italy tessile.” ha concluso il Ministro.

Cam Strade, aggiornato il decreto

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato il 16 luglio il CAM Strade, accogliendo le proposte di settore e delle stazioni appaltanti, per rafforzare l’efficacia di uno strumento centrale per l’economia circolare nelle infrastrutture. Le modifiche introducono semplificazioni operative e chiarimenti tecnici, tra cui l’adeguamento delle soglie di materiale riciclato nei conglomerati bituminosi, il rinvio temporaneo di alcuni requisiti più impegnativi e nuove indicazioni sull’uso di fonti energetiche alternative negli impianti, valorizzando i biocarburanti.

“Con i Cam guidiamo la spesa pubblica verso riciclo e riuso. In arrivo fondi per formare le stazioni appaltanti e rendere più efficace l’attuazione” afferma il viceministro Vannia Gava.

Industrial deal proseguono le audizioni

Serve un prezzo dell’energia elettrica verde che sia competitivo. E’ quanto richiedono nel corso dell’audizione alla XIV Commissione Politiche UE che fanno parte del Paper Industrial Deal  del 16 luglio il DG Federazione Carta e Grafica e Assocarta Massimo Medugno. “Il prezzo in Germania nel mese di maggio 2025 è stato del 30% inferiore a quello italiano e quello in Francia e Spagna è stato pari a un quarto circa quello italiano. Senza prezzi dell’energia elettrica verde competitivi non ci sono i presupposti per la decarbonizzazione” ricorda Medugno. “La penalizzazione economica per il nostro paese vale oltre 1,3 miliardi di euro l’anno”.

“A questo si aggiunge una inadeguata capacità delle connessioni di rete: in molte aree d’Italia la rete elettrica non è oggi in grado di fornire la potenza elettrica sufficiente a soddisfare il fabbisogno di elettrico delle cartiere. Impensabile che si possa pensare di utilizzare l’energia elettrica per soddisfare il fabbisogno termico. Occorre includere nel piano di sviluppo della rete non solo le connessioni delle produzioni di energia elettrica verde ma anche le connessioni per veicolare l’energia elettrica verde alle imprese hard to abate”.

Riciclo di prossimità

Medugno ha inoltre sottolineato l’importanza di rendere più competitivo il “riciclo di prossimità” della carta. “Occorre introdurre delle misure volte alla riduzione delle esportazioni di carta da riciclare, rendendo più competitivo il riciclo sul territorio. Le quantità esportate hanno raggiunto una media annua di 1,73 milioni di tonnellate nel periodo 2020 – 2024, con un picco di 2,15 milioni di tonnellate nel 2023, ovvero poco meno del 25% della raccolta interna”.

Riciclo
Foto di Katie White da Pixabay

Per la valorizzazione del capitale umano occorre detassare le indennità che i lavoratori, organizzati sui turni percepiscono come lavoro domenicale, lavoro notturno, lavoro festivo e straordinario in analogia a quanto avviene in altri Paesi. Ciò renderebbe il settore più attrattivo e faciliterebbe il reperimento di nuove risorse e il ricambio generazionale” ha infine aggiunto Medugno.

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Federbeton  su competitività settore calcestruzzo

Federbeton, la Federazione di Confindustria che rappresenta la filiera del cemento e del calcestruzzo, rispetto l’audizione del Clean Industrial Deal il 16 luglio scorso ha sottolineato il ruolo della filiera del cemento e del calcestruzzo per lo sviluppo socio-economico del Paese evidenziando il gap competitivo rispetto ai Paesi extra-UE, che non investono nella tutela dell’ambiente come quelle italiane e che quindi hanno costi di produzione nettamente inferiori. Le importazioni di cemento e clinker dai Paesi extra-UE sono quasi decuplicate tra il 2014 e il 2024. La Federazione auspica misure concrete, capaci di stimolare investimenti e rafforzare la competitività industriale europea.

“Il meccanismo Cbam (Carbon Border Adjustment Mechanism) previsto dell’Unione Europea rappresenta uno strumento decisivo in questo senso: applicare una compensazione sulle importazioni basata sull’impronta carbonica dei prodotti è l’unica misura oggi disponibile per difendere la competitività del nostro settore e garantire la decarbonizzazione. È però fondamentale che la piena implementazione non subisca ritardi e che la sua efficacia sia garantita da adeguati controlli sulle importazioni con una metodologia chiara e vincolante per il calcolo delle emissioni indirette” dichiara Nicola Zampella, Direttore Generale di Federbeton.

Per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione nel 2025, le imprese della filiera hanno condiviso una vera e propria strategia che fissa azioni, scadenze e obiettivi. Il percorso è impegnativo e presuppone investimenti ingenti per lo sviluppo di tecnologie innovative. Una leva chiave per la carbon neutrality è la CCUS (cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2). Nella produzione di cemento, infatti, il 60-70% delle emissioni dirette di CO2 deriva dalle stesse reazioni chimiche di processo ed è quindi incomprimibile, rendendo necessario il ricorso alla cattura.

«Federbeton evidenzia l’urgenza di un supporto finanziario per i progetti di decarbonizzazione – prosegue Nicola Zampella –. Si potrebbero rafforzare fondi già esistenti come l’Innovation Fund e l’Industrial Decarbonisation Bank. È, inoltre, necessario rivedere le Linee guida sugli Aiuti di Stato, oggi basate su un contesto economico ormai superato dai fatti, tenendo conto di flessibilitàchiarezza e adeguata intensità degli aiuti, con particolare sostegno agli investimenti in combustibili alternativi e progetti rinnovabili.

In tema di CCUS manca un piano europeo per la realizzazione delle infrastrutture necessarie al trasporto e allo stoccaggio. Su questo aspetto, Federbeton auspica un’accelerazione decisa e l’approvazione di una legge delega sul CCUS, che offra a livello nazionale un quadro normativo chiaro e stabile.”

Gruppo interparlamentare sulle materie prime critiche

Si è insediato il 16 luglio il gruppo interparlamentare sulle materie prime critiche promosso da Riccardo Zucconi, deputato e responsabile Energia di Fratelli d’Italia alla Camera, alla presenza dei vertici dell’Ispra, il direttore generale Maria Siclari e il presidente Stefano Laporta. In tale occasione si è fatto il punto sul Programma nazionale di esplorazione mineraria (Pne), la cui realizzazione è stata affidata dal Mase e dal Mimit al Servizio Geologico d’Italia di Ispra, e che è stato approvato dal Cite il 1 luglio scorso con l’obiettivo di costruire un quadro aggiornato delle potenzialità minerarie nazionali.

Disastro ambientale a Civitavecchia

La maxi inchiesta per disastro ambientale che riguarda la discarica militare nella contrada Santa Lucia, a poca distanza dal centro abitato di Civitavecchia, ci lascia sgomenti e molto preoccupati per le potenziali conseguenze che potrebbero riguardare i cittadini e il territorio“. Così in una nota del 17 luglio i parlamentari laziali del Movimento 5 Stelle Ilaria Fontana, Francesco Silvestri, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorin che prosegue: “Come riportato dal quotidiano La Repubblica, la discarica da 20mila tonnellate destinata a custodire sostanze chimiche letali, alla base di armi impiegate nella Prima e Seconda guerra mondiale, rappresenta una bomba ecologica alle porte del Comune in quanto i contenitori che avrebbero dovuto isolare le sostanze risultano fortemente deteriorati; il timore è che questi materiali pericolosi siano filtrati nell’ambiente vicino. La Procura, come emerso dall’articolo, ha iscritto nel registro degli indagati venti alti ufficiali dell’Esercito accusati di avere ignorato o sottovalutato la pericolosità del sito che minaccia di contaminare aria, suolo e acqua. In attesa di conoscere l’esito delle analisi avviate dalle autorità competenti nell’ambiente circostante, che auspichiamo arrivino al più presto, crediamo che il livello di allerta debba restare altissimo per tutelare la salute delle persone. Seguiremo gli sviluppi con la massima attenzione e depositeremo un’interrogazione al governo per chiedere che venga fatta chiarezza”. 

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Edilizia residenziale pubblica: in Commissione Ambiente, audizione di rappresentanti di LegacoopN, CaritasItaliana e Ma quale casa?

8ª (Ambiente, lavori pubblici) e 9ª (Industria e agricoltura) hanno svolto audizioni su Ufficio di Presidenza Audizioni sul ddl n. 1552 (Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) di Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri, Commissario straordinario alla peste suina africana e Coordinatore operativo delle Polizie Provinciali del Veneto. Svolte anche le audizioni a Enpa – Ente nazionale protezione animali, Wwf, Lipu – Lega italiana protezione uccelli, e Legambiente.





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