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Riforma pensionistica nel Libro Bianco 2030: più flessibilità e bonus


Il Ministero del Lavoro e l’INPS stanno ultimando il Libro Bianco 2030, documento guida per una riforma strutturale del sistema pensionistico italiano. Le novità, attese per ottobre 2025, puntano a rendere la previdenza più equa, sostenibile e aderente alle mutate condizioni lavorative. Le misure delineate saranno parte integrante della Legge di Bilancio 2026 e interesseranno milioni di cittadini: pensionati con assegni minimi, lavoratori precari, donne caregiver e giovani con carriere discontinue.

Riforma pensionistica 2030: pensione anticipata flessibile

Il sistema attuale, ancorato rigidamente ai 67 anni di età, sarà superato, con la nuova riforma pensionistica 2030, da un modello flessibile e modulare. Nel Libro Bianco 2030, infatti, si prevede:

  • Accesso anticipato alla pensione per chi ha svolto lavori gravosi o usuranti
  • Sconti contributivi per le carriere lunghe o interrotte da assistenza familiare
  • Premi economici per chi sceglie di prolungare l’attività lavorativa
Situazione lavorativa Età di uscita prevista Vantaggi previsti
Lavori usuranti + 35 anni contributi 62 anni Sconto contributivo + anticipo
Carriere lunghe (oltre 41 anni) 63-64 anni Pensione piena senza penalizzazioni
Prosecuzione post 67 anni Dopo 67 anni Bonus economico + detrazioni

Con questa impostazione, si favorisce una scelta individuale consapevole, adattata alla storia lavorativa di ciascuno. Per contrastare l’abbandono precoce del lavoro e valorizzare le competenze dei senior, saranno attivati meccanismi incentivanti:

  • Sgravi contributivi per aziende che mantengono over 67 in attività
  • Bonus previdenziali legati alla permanenza volontaria
  • Agevolazioni fiscali per lavoratori senior autonomi o dipendenti

Questo strumento mira a promuovere l’invecchiamento attivo, con benefici sia per le imprese che per il sistema previdenziale.

Bonus per lavoratori precari, giovani, donne e caregiver

Tra gli interventi più attesi, spiccano quelli destinati ai lavoratori a tempo determinato, autonomi discontinui e giovani privi di carriera contributiva stabile. Il piano prevede:

  • Riconoscimento di contributi figurativi per i periodi non coperti
  • Conversione incentivata dei contratti precari in rapporti stabili
  • Fondo previdenziale integrativo per giovani in part-time o stagionali
Categoria interessata Misura prevista Obiettivo
Lavoratori discontinui Contributi figurativi statali Colmare i “buchi” previdenziali
Giovani precari Bonus assunzione + contributi integrativi Avvio pensionistico dignitoso
Tempo determinato Incentivi alla trasformazione in tempo indeterminato Stabilizzazione del lavoro

L’obiettivo è garantire pensione dignitosa anche a chi ha avuto percorsi frammentati, oggi penalizzati dalle regole vigenti. Una particolare attenzione è riservata a chi ha svolto ruoli di cura non retribuiti o mansioni faticose, spesso escluse da tutele previdenziali adeguate. Tra le novità:

  • Bonus solidaristici per i caregiver familiari
  • Riduzione dell’età pensionabile per chi ha assistito disabili o anziani
  • Percorsi agevolati per infermieri, operai, addetti alle pulizie, autisti

Le donne, in particolare, potranno beneficiare di una compensazione per i periodi dedicati alla cura di figli o familiari, mediante:

  • Abbattimento dei requisiti contributivi
  • Accesso prioritario alle finestre di uscita flessibile
  • Premialità per il lavoro di cura svolto in ambito domestico



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