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Sala indagato nell’inchiesta sull’urbanistica, in corso incontro con il Pd. I dubbi del sindaco di Milano: dimissioni o piano di rilancio?


di
Chiara Evangelista

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Nell’incontro fra il sindaco di Milano e i dem si parlerà anche della questione San Siro, in vista del Consiglio comunale di lunedì. L’ipotesi del piano biennale su verde, urbanistica e affitti

Un incontro per orientare il destino del suo mandato e capire l’aria che tira tra i colleghi di partito. Oggi alle 18.30 è arrivata a casa del sindaco Beppe Sala una delegazione del Pd cittadino composta dal segretario metropolitano Alessandro Capelli, l’omologa regionale Silvia Roggiani e la capogruppo in consiglio comunale Beatrice Uguccioni. Con loro Sala si confronterà sui prossimi passi e  sulle parole che dovrà usare domani in Aula, dove riferirà in merito all’inchiesta giudiziaria che lo vede come indagato.  Nelle ultime ore lo stato d’animo del sindaco oscilla tra i dubbi: fare un passo indietro o continuare? 

Al momento il primo cittadino ha incassato la fiducia dei vertici dem, ma a condizione di quei «cambiamenti concreti», invocati dal partito nelle scorse ore: «Vogliamo continuare al fianco del sindaco — ribadisce il segretario dem metropolitano Alessandro Capelli —, sapendo che dal 2011 moltissime cose importanti sono state fatte per Milano, ma che oggi in un contesto sociale mutato è necessario investire su nuove politiche per la città che mettano al centro la questione sociale, ambientale, delle opportunità e dell’uguaglianza».




















































Tema del confronto anche il pacchetto San Siro, a proposito del quale si cercherà di mediare tra la volontà del sindaco di chiudere la trattativa con Inter e Milan per la vendita del Meazza e delle aree intorno allo stadio entro il 31 luglio, e la cautela invocata dai colleghi di partito. 

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Nelle ultime ore il sindaco è parso manifestare la voglia di andare avanti, come ribadito ai suoi fedelissimi candidatisi alle scorse elezioni nella «Lista Sala». Tra loro anche l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, punto di riferimento per il sindaco che gli ha affidato i conti del Comune. 

Il programma biennale

Nel caso in cui Sala dovesse scegliere di restare sulla poltrona più alta di Palazzo Marino, l’intervento in Aula di domani si prospetta come un discorso programmatico per i due anni che mancano alla scadenza del mandato. Un rilancio, dal verde all’urbanistica fino al caro affitti, seguendo i pungoli del Pd, ma anche la consapevolezza da parte dello stesso Sala che fino al 2027 non bisogna solo tirare la carretta. Innanzitutto, quindi la direzione è continuare con il Piano Casa, il progetto del Comune di Milano che punta a realizzare diecimila alloggi a canone calmierato in dieci anni. 

Poi evitare scontri con la Procura. Per questo il nuovo piano di governo del territorio, quello che regola gli interventi edilizi sul suolo comunale, dovrà essere inattaccabile, chiaro, senza spazi a interpretazioni ampie che possano consentire di classificare come «ristrutturazioni» interventi che in realtà sarebbero nuove costruzioni. E poi, tra i punti del discorso di lunedì ci sarebbe senz’altro il verde: aumentare la presenza degli alberi in città per mitigare l’«effetto isola di calore».

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20 luglio 2025 ( modifica il 20 luglio 2025 | 19:21)

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