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BANDO FILIERA SMART REGIONE TOSCANA  


Approvati criteri ed indirizzi

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La Regione Toscana, con D.G.R. 7 luglio 2025, n. 925, ha approvato criteri e indirizzi per l’avviso pubblico per il bando “Filiera SMART”: Progetto integrato di investimenti in innovazione di processo, prodotto e servizi nell’ambito del PR FESR Toscana 2021/2027.

L’obiettivo primario è supportare e consolidare il rafforzamento competitivo delle filiere produttive strategiche della Toscana. Questo sarà realizzato attraverso contributi a progetti integrati di investimento, capaci di generare:

  • Processi di trasformazione digitale.
  • Processi di trasformazione ecologica.
  • Occupazione qualificata.
  • Valore aggiunto condiviso tra i componenti della filiera.

Questi obiettivi devono essere perseguiti tramite forme di cooperazione e collaborazione tra le imprese lungo la catena del valore della filiera. L’integrazione riguarda sia le modalità di realizzazione dei progetti (forme strutturate e formalizzate di cooperazione) sia le tipologie di investimento e di sostegno.

L’intervento è destinato a progetti integrati di investimento finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, nuovi processi o nuovi servizi, oppure al miglioramento significativo di prodotti, processi o servizi. Ciò deve avvenire attraverso lo sviluppo o l’applicazione delle tecnologie previste dalla RIS3 regionale, con la successiva industrializzazione tramite un progetto unitario tra imprese appartenenti a una medesima filiera produttiva.

Il progetto integrato deve:

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  • Essere realizzato unitariamente e congiuntamente da più imprese tra loro indipendenti, organizzate in aggregazione formalizzata.
  • Fondarsi su collaborazione attiva, scambio di conoscenze e divisione del lavoro.
  • Prevedere un insieme coordinato di operazioni condotte da singole unità produttive delle diverse imprese.
  • Avere obiettivi predefiniti e condivisi, con attività e risultati assegnati a ciascun partecipante, misurabili e convergenti verso un unico risultato tecnico e aziendale.

 

Beneficiari

Possono partecipare MPMI (Micro, Piccole, Medie Imprese) e GI (Grandi Imprese) in aggregazione, purché appartengano alla medesima filiera.

L’aggregazione deve essere composta da un numero non inferiore a 6 componenti.

In caso di partecipazione di Grandi Imprese (GI), l’aggregazione deve essere di non meno di 10 componenti, con un massimo di 2 GI ed eventualmente un massimo di 2 imprese collegate. In quest’ultimo caso, le intensità d’aiuto verranno applicate e verificate in ottemperanza delle disposizioni sugli aiuti di stato per l’“impresa unica”.

Le GI possono essere ammesse solo per gli investimenti in sviluppo sperimentale e in innovazione dei processi o organizzativa.

Per forme di aggregazione formalizzata si intendono:

  • Forme di aggregazione con personalità giuridica (es. Rete Soggetto, Consorzio).
  • Forme di aggregazione senza personalità giuridica (es. Rete Contratto, RTI, ATI, ATS). Queste devono essere già costituite o da costituirsi entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione dell’avvenuta concessione.

I requisiti di ammissibilità riguardano la capacità economico-finanziaria e l’occupazione, secondo quanto dettagliatamente esposto nel bando.

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Iniziative ammissibili

I progetti integrati devono obbligatoriamente prevedere investimenti in innovazione e investimenti produttivi per passare dalla fase di sviluppo innovativo a quella dell’industrializzazione. La fase di sviluppo sperimentale e quella dell’internazionalizzazione sono opzioni progettuali.

Le tipologie di investimento ammissibili includono:

  1. Investimenti in sviluppo sperimentale
  2. Investimenti in innovazione dei processi e dell’organizzazione
  3. Investimenti in innovazione per le PMI
  4. Investimenti produttivi delle MPMI
  5. Investimenti delle PMI finalizzati all’internazionalizzazione in Paesi esterni all’Unione Europea

Il progetto integrato nel suo complesso deve rispettare le seguenti condizionalità in termini percentuali sul valore complessivo dell’investimento:

  • Gli investimenti di cui alla lett. (a) non possono essere superiori al 20%.
  • Gli investimenti di cui alle lett. (b) e (c) cumulativamente non possono essere inferiori al 40%.
  • Gli investimenti di cui alla lett. (c) non possono essere superiori al 50% degli investimenti della lett. (b).
  • Gli investimenti di cui alla lett. (d) non possono essere inferiori al 20% e devono risultare associati e conseguenti alla realizzazione di almeno uno degli investimenti precedenti (a), (b), (c).
  • Gli investimenti di cui alla lett. (e) non possono essere superiori al 30% e devono risultare associati e conseguenti alla realizzazione di almeno uno degli investimenti precedenti (a), (b), (c), (d).

L’intervento si estende a tutto il territorio regionale della Toscana.

Il progetto integrato deve avere una dimensione minima di 1,5 Meuro e massima di 10 Meuro in termini di costo totale ammissibile.

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Un singolo componente dell’aggregazione non può sostenere da solo più del 30% e meno del 5% dei costi complessivi ammissibili.

Le spese ammissibili sono riepilogate per tipologia di investimento:

  1. Sviluppo Sperimentale: Spese di personale “altamente qualificato”; costi per strumentazione e attrezzature; costi per immobili e terreni; costi per ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti acquisiti; costi per servizi di consulenza e equivalenti; spese generali supplementari e altri costi di esercizio direttamente imputabili al progetto.
  2. Innovazione dei processi e dell’organizzazione: Spese di personale; costi per strumentazione, attrezzature, immobili e terreni; costi della ricerca contrattuale, competenze e brevetti acquisiti; spese generali supplementari e altri costi di esercizio. Sono esclusi cambiamenti o miglioramenti minori, aumento di capacità ottenuto con sistemi simili a quelli già in uso, cessazione e utilizzo di un processo, mera sostituzione o estensione dei beni strumentali, cambiamenti derivanti unicamente da variazioni di prezzo, produzione personalizzata, adattamento ai mercati locali, modifiche stagionali e cicliche, commercio di prodotti nuovi o migliorati.
  3. Innovazione per le PMI: Costi per l’ottenimento, convalida e difesa di brevetti e altri attivi immateriali; costi di messa a disposizione di personale altamente qualificato da organismi di ricerca; costi per servizi di consulenza e sostegno all’innovazione.
  4. Investimenti produttivi delle PMI: Costi degli investimenti materiali e immateriali; ristrutturazione degli immobili (max 30% dei costi complessivi per investimenti produttivi); spese generali pari al 7% della somma dei costi precedenti (solo in caso di aiuto in de minimis).
  5. Investimenti per l’export delle PMI: Costi dei servizi di consulenza prestati da consulenti esterni; costi per la partecipazione a fiere o mostre (locazione, installazione e gestione stand).

Contributi

L’aiuto è concesso sotto forma di sovvenzione diretta alla spesa. L’intensità dell’aiuto dipende dalla dimensione dell’impresa e dalla tipologia di bene o servizio agevolato, nei limiti massimi stabiliti dai regolamenti EU.

L’aiuto è in regime di esenzione per le attività di sviluppo sperimentale, innovazione ed export (a, b, c, e); a scelta, può essere anche in regime “de minimis” per gli investimenti produttivi (d). L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi a una singola impresa (impresa unica) non deve superare 300.000,00 euro nell’arco di tre anni.

Di seguito una sintesi delle intensità d’aiuto previste:

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

 

Impresa Sviluppo Sperime

ntale

Innovazione Processi/

Organizz

azione

Innovaz PMI Investimenti Produttivi PMI

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

(de minimis)

Investimenti Produttivi PMI

(art. 17)

Internazio

na

lizzazione

Micro 50% 50% 80% 70% 20%

50%

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Piccole 50% 50% 80% 70% 20% 50%
Medie 40% 50% 80% 70% 10% 50%
Grandi 30%

 

Procedure e termini

La presentazione della domanda di agevolazione sarà gestita sul portale di Sviluppo Toscana SpA, con una procedura valutativa-negoziale a sportello secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande, aperta fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.

 

FI 41 – 21.07.2025

Rif.

Laura Caccialupi – Tel. 0575399437 – e-mail: l.caccialupi@confindustriatoscanasud.it

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