Il programma di riqualificazione professionale gestito da FondItalia chiude il 2025 con un bilancio record di istanze presentate e guarda alla prossima campagna
FondItalia (Fondo Formazione Italia) getta lo sguardo all’2026 perché gli attori in gioco facciano fronte comune per la trasformazione del Fondo Nuove Competenze in una politica strutturale permanente. Spiega Egidio Sangue, direttore di FondItalia: «Crediamo che la quarta edizione debba articolarsi su tre direttrici principali: il superamento dell’approccio emergenziale, l’integrazione nelle politiche attive del lavoro e la valorizzazione dellefiliere formative attraverso le aggregazioni di imprese»
Si va verso il Fondo Nuove Competenze 2026, mentre il bilancio della terza
edizione 2025 è di un investimento senza precedenti di oltre
un miliardo di euro e 23 mila istanze presentate. E’ quanto
emerge dai dati del Fondo Nuove Competenze (Fnc), programma
che ha dimostrato una capacita’ di coinvolgimento per oltre
un milione di lavoratori dalla sua istituzione nel 2020, un’efficacia crescente nel sostenere la riqualificazione professionale attraverso la riduzione dell’orario di lavoro compensata da percorsi formativi mirati.
Di fronte a questi numeri, FondItalia (Fondo Formazione Italia) getta lo sguardo verso l’edizione 2026 perche’ gli attori in gioco facciano
fronte comune per la trasformazione del Fnc in una politica
strutturale permanente.
«Crediamo convintamente – spiega Egidio Sangue, direttore di FondItalia – che la quarta edizione del Fondo Nuove Competenze, che vedrà la luce il prossimo anno debba articolarsi su tre direttrici principali: il superamento dell’approccio emergenziale, l’integrazione nelle politiche attive del lavoro e la valorizzazione delle filiere formative attraverso le aggregazioni di imprese». Stando all’esperienza fin qui maturata da FondItalia, il Fondo Nuove Competenze ha rappresentato una vera rivoluzione nel panorama della formazione continua, riuscendo ad avvicinare migliaia di piccole e microimprese a percorsi formativi strutturati.
Tra le suggestioni avanzate da FondItalia, emerge l’idea di un
approccio co-progettuale che preveda il coinvolgimento diretto delle imprese nella fase di definizione della misura: «Questa metodologia consentirebbe una più stretta integrazione tra le esigenze aziendali e l’offerta formativa, garantendo una risposta più tempestiva alle trasformazioni del mercato del lavoro» precisa Egidio Sangue, direttore di
FondItalia. Il Fondo Paritetico evidenzia, inoltre, l’opportunità di perfezionare i meccanismi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, con l’obiettivo di progettare una formazione di
maggiore qualita’ e aderenza alle esigenze del mercato del lavoro. Le proposte includono un focus particolare sulle competenze per il futuro e sui cluster di imprese, elementi che potrebbero trasformare radicalmente l’approccio alla formazione continua.
L’integrazione del Fondo Nuove Competenze nella programmazione delle politiche attive del lavoro rappresenta un altro elemento centrale delle idee elaborate in questi anni da FondItalia: «Il passaggio a una misura strutturale risponde alla necessità di fornire alle imprese strumenti permanenti per affrontare le sfide della trasformazione digitale e della transizione ecologica, rendendo la formazione continua un elemento centrale della strategia competitiva aziendale» prosegue Sangue. Tra i suggerimenti di FondItalia per l’edizione 2026 di Fnc anche un miglioramento della gestione delle risorse e delle tempistiche, aspetti che potrebbero ottimizzare l’efficacia complessiva del programma. Il maggiore coinvolgimento delle filiere formative che nascono dalle aggregazioni di imprese rappresenta una delle suggestioni più significative del modello proposto. «Il sistema della formazione continua in Italia funziona proprio perché è realmente a contatto con le esigenze delle imprese – conclude il direttore Sangue -. I Fondi Interprofessionali hanno dimostrato di sapere fornire l’ecosistema e l’infrastruttura tecnica necessari per garantire l’efficacia dei percorsi formativi, un elemento che andrebbe valorizzato nella progettazione della quarta edizione del Fnc».
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