Con la legge 203/2024, entrata in vigore il 12 gennaio 2025, è stata modificata in modo sostanziale la disciplina dell’utilizzo dei locali chiusi sotterranei o seminterrati per finalità lavorative. L’intervento legislativo ha inciso sull’art. 65 del Testo Unico Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), aprendo nuove possibilità per le aziende, ma con una serie di adempimenti tecnici e procedurali che richiedono attenzione.
Il nuovo regime, in sintesi, permette lo svolgimento di attività lavorative in ambienti sotterranei o seminterrati solo in assenza di emissioni pericolose o nocive, e nel rispetto dei requisiti di aerazione, illuminazione, microclima e salubrità previsti dall’allegato IV del Testo Unico.
Quando e come è possibile utilizzare i locali sotterranei o seminterrati
Per poter destinare a uso lavorativo un locale sotterraneo o seminterrato, l’azienda deve trasmettere una comunicazione preventiva via PEC all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) competente, allegando:
- una relazione tecnica descrittiva che attesti l’assenza di agenti nocivi o pericolosi nell’attività svolta e il rispetto dei requisiti previsti dal D.Lgs. 81/08 e dalle norme edilizie;
- un’asseverazione redatta da un tecnico abilitato, che certifichi la conformità del locale sotto il profilo urbanistico, impiantistico, microclimatico, igienico-sanitario, illuminotecnico.
Trascorsi 30 giorni dalla comunicazione, in assenza di richieste di integrazione o divieti da parte dell’Ispettorato, l’utilizzo del locale può considerarsi autorizzato.
Quali locali rientrano nella nuova disciplina
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda l’esatta definizione di “locale sotterraneo” o “seminterrato”, poiché le norme nazionali non forniscono una classificazione univoca. Secondo la nota INL n. 5945 dell’8 luglio 2025:
- un locale interrato ha il soffitto al di sotto del piano di campagna;
- un locale seminterrato ha il pavimento sotto il piano di campagna, ma il soffitto a livello o al di sopra di esso.
Tuttavia, ai fini applicativi, occorre fare riferimento a quanto stabilito dal regolamento edilizio del Comune in cui si trova l’edificio. Questo significa che la valutazione della classificazione del locale non può prescindere dal contesto normativo locale.
Sono esclusi dall’obbligo di comunicazione:
- i locali adibiti a servizi accessori (es. spogliatoi, servizi igienici, depositi, locali tecnici);
- gli ambienti con un fattore di occupazione inferiore a 100 ore l’anno.
Controlli e vigilanza: le indicazioni operative dell’INL
La nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce anche indicazioni precise in merito alla pianificazione dei controlli e alla valutazione delle eventuali irregolarità. L’attività ispettiva si articola in tre fasi principali:
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Verifica preliminare della comunicazione inviata: presenza di relazione e asseverazione, utilizzo del modulo ministeriale, completezza della documentazione.
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Programmazione dei controlli: priorità agli ambienti lavorativi con rischi potenziali, come quelli in cui si svolgono attività di verniciatura, saldatura, stampa, lavanderia, lavorazioni meccaniche o del legno.
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Gestione delle violazioni, che possono dar luogo a:
– notizie di reato (in caso di dichiarazioni mendaci o asseverazioni false);
– prescrizioni e verbali per la rimozione delle irregolarità;
– segnalazioni agli Ordini professionali in caso di false attestazioni da parte dei tecnici.
Inoltre, l’utilizzo del locale prima della scadenza dei 30 giorni è considerato una violazione e comporta l’adozione di provvedimenti sanzionatori.
Cosa devono fare le imprese: un riepilogo operativo
Per le aziende che intendono utilizzare locali sotterranei o seminterrati per attività lavorative, il percorso da seguire è il seguente:
- Verificare la classificazione del locale secondo il regolamento edilizio comunale.
- Accertare l’assenza di agenti nocivi o pericolosi nell’attività svolta.
- Raccogliere la documentazione tecnica (relazione e asseverazione) con il supporto di professionisti qualificati.
- Trasmettere la comunicazione all’Ispettorato del Lavoro via PEC.
- Attendere 30 giorni prima di utilizzare il locale.
- Prepararsi all’eventualità di controlli ispettivi e custodire con cura la documentazione inviata.
Un’opportunità da cogliere con attenzione
Questa apertura normativa può rappresentare una risorsa importante per molte PMI, in particolare per chi opera in aree urbane dove gli spazi sono limitati e costosi. Tuttavia, l’accesso a questi locali richiede un approccio rigoroso e consapevole, fondato su una corretta valutazione tecnica e sul rispetto delle procedure previste.
Artser supporta le imprese anche su questi temi, offrendo consulenza tecnica e normativa per affrontare con sicurezza ogni adempimento legato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Termini da conoscere
- Locale sotterraneo: ambiente completamente interrato rispetto al piano stradale. Vai alla voce
- Locale seminterrato: ambiente parzialmente interrato, con finestre o aperture al di sotto del piano del suolo. Vai alla voce
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