L’intervista del QdS all’ingegnere Antonello Mineo, presidente del distretto produttivo Meccatronica, sul nuovo hub nato dall’accordo con MedITech.
Grazie all’accordo raggiunto tra il Centro di competenza MedITech e il distretto produttivo Meccatronica della Sicilia, che raggruppa oltre 140 imprese, a Palermo nascerà un hub per l’intelligenza artificiale e la data economy.
La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile da un investimento di 3 milioni di euro, di cui 1,5 milioni finanziati da MedITech in asset tecnologici per l’analisi e la valorizzazione dei dati e lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale a supporto della produzione industriale e del monitoraggio del territorio; 1,5 milioni concessi dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana a Meccatronica cluster Sicilia.
A Palermo un hub per intelligenza artificiale e data economy
L’obiettivo che questa intesa intende conseguire è uno sviluppo di ambiti quali la digitalizzazione, la ricerca, il trasferimento tecnologico e la formazione avanzata, in linea con la direzione tracciata dal Pnrr e dall’Industria 5.0.
Il QdS ha parlato con l’ingegnere Antonello Mineo, presidente del distretto produttivo Meccatronica, in merito all’apertura del nuovo hub e ai servizi innovativi che questo metterà a disposizione delle aziende siciliane.
“Questo progetto nasce dalla costituzione di una consortile di scopo, prevista dalle misure dedicate ai distretti produttivi da parte della Regione Siciliana, con 35 soci di Meccatronica, che ha deciso di realizzare un ‘competent center’. Questo hub sarà diviso in cinque laboratori dedicati a cinque aree diverse: officina 4.0, con macchine a controllo numerico a cinque assi e software di progettazione CAD/CAM; I.A. e Industria 5.0, con macchine ad elevata capacità computazionale e inferenziale proprio per sviluppare algoritmi di intelligenza artificiale; laboratorio di robotica e automazione, che ha una grande valenza per le attività di formazione e academy, indirizzate sia ai giovani che alle imprese; laboratorio di metrologia, in cui saranno presenti delle strumentazioni che supporteranno le aziende nella taratura dei loro strumenti di misura, come richiesto anche dalle norme europee, per di più a costi calmierati; laboratorio per servizi di ingegneria, con strutture per la progettazione di impianti fotovoltaici, impianti elettrici e piattaforme per ufficio gare”.
“Questi laboratori sono principalmente accessibili alle aziende associate, ma sono aperti a tutti gli stakeholders e le aziende che ne vorranno usufruire”, prosegue Mineo.
Le soluzioni di intelligenza artificiale, come vengono usate
Abbiamo chiesto al presidente Mineo degli esempi concreti di applicazioni pratiche relative alle soluzioni di intelligenza artificiale proposte all’interno dell’hub di Palermo.
A tal proposito, ha risposto: “Sulle macchine di I.A. abbiamo acquisito delle piattaforme informatiche che si chiamano MES per l’efficientamento dei processi produttivi, piattaforme per l’efficientamento energetico delle linee produttive, piattaforme per la digitalizzazione dei documenti, dunque un supporto alle aziende per trasformare i documenti da cartacei a digitali, strumenti per assistenti virtuali che sostituiscono l’uomo nell’esecuzione di taluni processi e soluzioni di intelligenza artificiale che consentano di passare dalla manutenzione ordinaria alla manutenzione predittiva”.
Il supporto alla data economy
Un ruolo centrale all’interno del nuovo hub sarà rivestito anche dalla data economy, elemento ormai imprescindibile per le imprese che ambiscono a posizionarsi con successo sul mercato.
“C’è una massima che ho fatto mia: il nuovo petrolio sono i dati – spiega Mineo -. Ormai si punta tutto sul 4.0 e il 5.0, ma le tecnologie abilitanti 4.0 prevedono la interconnessione, ossia la connessione tra gli ambienti di produzione e gli ambienti gestionali per lo scambio dati. Ma i dati per essere scambiati prima devono essere digitali, cosa che per le piccole imprese è molto difficile. Noi ci siamo quindi dotati della piattaforma per la digitalizzazione dei dati e degli assistenti virtuali, attraverso cui vogliamo accompagnare le nostre imprese al passaggio dai documenti alla digitalizzazione. Una volta che i documenti sono digitalizzati, i dati, di processo, di prodotto e di manutenzione, sono estraibili, e una volta che vengono estratti possono essere elaborati dagli algoritmi di intelligenza artificiale. Questi sono i requisiti che vengono richiesti in Industria 4.0 e 5.0, senza i quali le aziende non sono competitive e non possono accedere al credito di imposta”.
L’impegno istituzionale
Il presidente Mineo ha voluto, infine, sottolineare l’impegno profuso negli ultimi anni da parte delle istituzioni siciliane al fine di favorire il processo di innovazione delle imprese.
“Devo dire che la natura e i contenuti degli ultimi bandi dimostrano che la Regione Siciliana ha aggiornato la sua visione, che è proiettata al potenziamento infrastrutturale delle aziende, all’innovazione dei processi e dei prodotti. Ad esempio, la prima misura del PR FESR Sicilia 2021-2027 riguarda proprio i Poli d’Innovazione, dunque il finanziamento ai poli come il nostro, per erogare percorsi di accelerazione alle start-up innovative al 100% a fondo perduto. Sicuramente misure come questa fanno registrare un cambio di paradigma anche da parte della Pubblica Amministrazione”.
In un contesto in cui l’innovazione rappresenta la chiave per la sopravvivenza e la crescita delle piccole e medie imprese, il nuovo hub di Palermo può segnare un passo importante. La sinergia tra il Distretto Meccatronica, il centro di competenza MedITech e le istituzioni regionali non solo mette a disposizione infrastrutture e competenze all’avanguardia, ma dimostra che anche in Sicilia e nel Mezzogiorno è possibile costruire un ecosistema industriale capace di competere, innovare e generare valore per il territorio.
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Foto di Carlo Carino by AI MID, via Imagoeconomica
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