Aprire un bar in Italia comporta un investimento importante, che non tutti hanno la possibilità di sostenere. Tuttavia, esistono numerose misure regionali e nazionali di agevolazione che consentono di avere un incentivo a copertura dei costi di avvio con finanziamenti a tasso vantaggioso e, addirittura, anche con contributi a fondo perduto fino al 50%.
In questa guida vediamo quali sono i principali catalizzatori di contributi pubblici per i neoimprenditori che vogliono aprire un bar.
Per un aspirante imprenditore nel settore della ristorazione, sono due le misure di Invitalia più interessanti:
- Resto al Sud, con un focus geografico specifico;
- ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, dedicato all’imprenditoria giovanile e femminile su tutto il territorio nazionale.
Resto al Sud
Resto al Sud è una delle misure più consolidate e apprezzate, pensata per stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali in aree specifiche del Paese, inclusi i bar e le attività di somministrazione.
L’incentivo è destinato a persone fisiche e società che soddisfano precisi requisiti anagrafici e territoriali. I proponenti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni (fino a 56 non compiuti) e non devono essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato al momento della domanda.
Bisogna risiedere (o impegnarsi a trasferire la residenza entro 60 giorni dall’esito positivo, 120 se residenti all’estero) in una delle regioni ammissibili: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. La misura è stata estesa anche ai comuni del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
La forza di Resto al Sud risiede nella sua capacità di coprire il 100% delle spese ammissibili del progetto. L’agevolazione è strutturata con una formula mista di 50% di contributo a fondo perduto, erogato direttamente da Invitalia e 50% di finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sul finanziamento sono interamente a carico di Invitalia, rendendo il prestito di fatto gratuito per l’impresa.
Una delle caratteristiche più strategiche di Resto al Sud è il supporto diretto alla liquidità iniziale. Una volta completato il programma di spesa, viene erogato un ulteriore contributo a fondo perduto per sostenere le esigenze di capitale circolante. Il bonus è pari a €15.000 per le imprese individuali e può arrivare a un massimo di €40.000 per le società.
Spese ammissibili per un bar
Il bando finanzia le principali voci di costo per l’avvio di un bar, con alcune limitazioni da considerare attentamente nel business plan:
- Ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione straordinaria del locale, fino a un massimo del 30% del programma di spesa;
- Macchinari, impianti e attrezzature, tra cui il banco bar, la macchina da caffè professionale, macinini, lavastoviglie, frigoriferi, vetrine espositive, forni, piastre, l’arredamento completo (tavoli, sedie, illuminazione) e i sistemi di cassa;
- Acquisto di software gestionali (per ordini, magazzino, personale), sviluppo di siti web con sistemi di prenotazione online, app per il delivery;
- Spese di gestione sono ammesse fino a un massimo del 20% del programma di spesa. Include l’acquisto di materie prime (caffè, bevande, prodotti per la preparazione di cibi), materiali di consumo, pagamento di utenze (luce, acqua, gas) e canoni di locazione o leasing.
In arrivo il Resto al Sud 2.0
Il “Decreto Coesione” ha introdotto una nuova misura, denominata Resto al Sud 2.0, specificamente rivolta a una platea più giovane e in condizioni di maggiore fragilità socio-lavorativa. I decreti attuativi sono stati pubblicati a luglio 2025.
L’incentivo si rivolge a giovani di età inferiore ai 35 anni che si trovano in una condizione di marginalità, vulnerabilità sociale, inoccupazione o disoccupazione.
La nuova misura prevede condizioni ancora più vantaggiose rispetto alla versione standard, con l’obiettivo di abbattere ulteriormente le barriere all’ingresso nel mondo imprenditoriale. L’agevolazione consiste in Un contributo a fondo perduto che può coprire fino al 70-75% del programma di spesa, a seconda dell’importo dell’investimento. In alternativa un voucher di avvio a fondo perduto, fino a €40.000 (elevabile a €50.000 per progetti a carattere innovativo, digitale o green), per coprire l’acquisto di beni e servizi e per finanziare percorsi di formazione e tutoraggio obbligatori.
ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero
“ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” è il principale incentivo nazionale gestito da Invitalia per chi non rientra nei vincoli geografici di Resto al Sud. È uno strumento pensato per sostenere la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese su tutto il territorio italiano.
La misura è attiva in tutte le regioni d’Italia e si rivolge a imprese costituite da non più di 60 mesi o a persone fisiche che intendono costituire una società. Il requisito fondamentale e imprescindibile risiede nella compagine sociale: l’impresa deve essere composta, per oltre la metà sia del numero di soci che delle quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni (fino a 36 non compiuti) oppure da donne di qualsiasi età.
L’incentivo consiste in un mix di finanziamento a tasso zero (da rimborsare in 10 anni) e contributo a fondo perduto. La copertura complessiva può raggiungere fino al 90% delle spese ammissibili. La quota di contributo a fondo perduto è variabile e può arrivare fino a un massimo del 20% delle spese, a seconda dell’anzianità e della localizzazione dell’impresa.
ON permette di finanziare progetti di dimensioni significativamente maggiori rispetto a Resto al Sud. I programmi di investimento possono arrivare fino a €3 milioni per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi e a 1,5 milioni di euro per le altre.
Sono ammesse le opere murarie (massimo 30%), l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e software.
A differenza di Resto al Sud, sono ammissibili anche le consulenze specialistiche (fino al 5% dell’investimento) e le spese di costituzione della società. È prevista, inoltre, una spesa per capitale circolante (materie prime, servizi, godimento di beni di terzi), nel limite del 20% delle spese di investimento.
Per le imprese del settore turistico costituite da più di 36 mesi, è ammissibile l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, per un importo non superiore al 40% dell’investimento complessivo.
I bandi regionali in Italia
Oltre agli incentivi nazionali gestiti da Invitalia, le singole Regioni italiane programmano e gestiscono autonomamente un vasto panorama di bandi e aiuti, finanziati con fondi propri o con risorse europee come il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). Questi strumenti sono spesso più specifici, mirati a rafforzare il tessuto economico locale e a promuovere determinate politiche di sviluppo, come il turismo sostenibile, la digitalizzazione o la riqualificazione di aree interne.
Puglia
La Puglia offre un sistema di incentivi ben strutturato, capace di supportare sia micro-iniziative che investimenti più complessi, con un’attenzione particolare a giovani e donne.
NIDI (Nuove Iniziative d’Impresa) è lo strumento ideale per l’avvio di un bar di piccole dimensioni. Si rivolge a compagini giovanili (18-35 anni), imprese femminili, disoccupati e altre categorie svantaggiate. Per investimenti fino a €50.000, NIDI offre una copertura del 100% delle spese, suddivisa in 50% a fondo perduto e 50% come prestito rimborsabile a tasso agevolato. A questo si aggiunge un ulteriore contributo a fondo perduto di €10.000 per coprire le spese di gestione dei primi mesi (es. affitti, utenze), un aiuto fondamentale per la liquidità iniziale. La procedura è a sportello e rimane aperta fino a esaurimento fondi.
MiniPIA Turismo è pensato per progetti di crescita, ammodernamento e ristrutturazione. Si rivolge a imprese di ogni dimensione, incluse le reti d’impresa, per programmi di investimento compresi tra €30.000 e €5 milioni. L’agevolazione principale è un contributo a fondo perduto, la cui intensità varia: per le piccole imprese può raggiungere il 45%, con una maggiorazione al 50% in presenza di premialità come il rating di legalità o l’incremento occupazionale. La sua forza è la natura “integrata”: finanzia non solo investimenti produttivi (acquisto immobili, opere murarie, macchinari), ma anche innovazione, formazione, tutela ambientale e internazionalizzazione.
Lombardia
La Lombardia offre sostegno alla nascita di nuove attività e sulla competitività di quelle esistenti, spesso attraverso bandi a sportello che si esauriscono rapidamente.
Bando Nuova Impresa è una Misura promossa da Regione Lombardia e Unioncamere, ideale per l’avvio. Offre un contributo a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di €10.000, a fronte di un investimento minimo di €3.000. Si rivolge a nuove MPMI, lavoratori autonomi e professionisti. Le spese coperte sono quelle tipiche della fase di start-up: acquisto di beni strumentali, hardware, onorari notarili per la costituzione, consulenze, canoni di locazione e sviluppo di marchi.
Altri bandi sono Sostegno Strutture Ricettive e Linea Impresa Efficiente, si rivolgono a progetti più strutturati e con soglie di investimento minime elevate (es. €80.000 o €100.000). Sono focalizzati sulla riqualificazione di strutture esistenti, sull’innovazione e, in particolare, sull’efficienza energetica. L’agevolazione è un contributo a fondo perduto (es. 50%) e la procedura è valutativa a graduatoria, premiando i progetti con maggiore impatto strategico.
Veneto
La Regione Veneto orienta i suoi aiuti verso la rigenerazione, la digitalizzazione, la sostenibilità e l’accessibilità, spesso richiedendo la localizzazione in aree specifiche come i Distretti del Commercio.
Strumenti dedicati alle nuove imprese (attive da meno di tre anni) e ai lavoratori autonomi con un finanziamento agevolato a tasso zero che copre il 100% del programma di investimento, con importi fino a €150.000 per le imprese selezionate da incubatori, con una parte a fondo perduto.
Inoltre ci sono bandi per imprese turistiche e distretti del commercio con contributi a fondo perduto (dal 10% al 50%) per investimenti minimi di €50.000 o €100.000. Sono fortemente orientati a progetti che includono: efficienza energetica, digitalizzazione avanzata (ERP, CRM, pagamenti online), e soprattutto abbattimento delle barriere architettoniche e miglioramento dell’accessibilità per persone con disabilità.
Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna offre un mix di strumenti che vanno dal finanziamento agevolato per le nuove imprese ai contributi a fondo perduto per la valorizzazione del tessuto commerciale esistente.
Fondo Starter si rivolge a micro e piccole imprese iscritte da meno di 5 anni. L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato (da €20.000 a €500.000) a provvista mista.
Il Bando Piccole Imprese per il territorio, invece, è una misura destinata a micro e piccole imprese esistenti nei settori commercio, somministrazione, artigianato e servizi alla persona. Offre un contributo a fondo perduto del 40% (con un massimo di €7.000) su un investimento minimo di €5.000. Le spese finanziabili sono mirate alla riqualificazione del locale, alla qualificazione digitale e alla valorizzazione delle produzioni locali.
Lazio
Nel Lazio, oltre ai bandi regionali spesso focalizzati su target specifici, un ruolo importante è svolto dalle Camere di Commercio, che pubblicano avvisi mirati per le imprese del loro territorio.
Questi bandi offrono contributi a fondo perduto (es. fino a €10.000) a imprese con specifici codici ATECO, inclusi bar e ristoranti (56.10, 56.3). Le spese ammissibili sono tipicamente legate all’ammodernamento dei locali, all’acquisto di nuove attrezzature, all’innovazione tecnologica (e-commerce, web marketing) e all’efficientamento energetico. Questi bandi hanno finestre di presentazione molto brevi e richiedono reattività.
La Regione Lazio promuove periodicamente bandi rivolti a target specifici, come l’imprenditoria femminile. Questi avvisi possono offrire contributi a fondo perduto consistenti (es. fino a €100.000) sia per la nascita di nuove imprese che per l’ammodernamento di quelle esistenti.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link