Voto unanime del Consiglio Valle alla nuova legge su mutui e contributi alle imprese del settore industriale e dell’artigianato con sede operativa in Valle d’Aosta
Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato all’unanimità la legge sulle agevolazioni alle imprese industriali e artigianali della Valle d’Aosta che effettuano investimenti innovativi negli ambiti dell’ambiente, della sostenibilità e dell’uso efficiente dell’energia e delle risorse ambientali, nonché per sviluppare l’internazionalizzazione del sistema produttivo valdostano concentrandosi su marketing, e-commerce, partecipazione a fiere e manifestazioni. Ai contributi a fondo perduto si affiancano mutui a tasso agevolato per l’acquisto, la realizzazione e l’ammodernamento di immobilizzazioni immateriali e per l’acquisto di immobilizzazioni materiali.
I contributi per gli investimenti possono arrivare fino a 300mila euro e i mutui a tasso agevolato possono arrivare a 2,5 milioni di Euro per le piccole imprese, 5 milioni per le medie imprese e 10 milioni per le grandi imprese.
Il testo entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 abrogando la legge regionale 6/2003.
Intervenendo in aula, l’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy ha evidenziato la necessità di «creare le condizioni perché, nell’insieme, l’economia possa trovare un sostegno nelle risorse pubbliche». La legge «ha obiettivi molto semplici ma di fondamentale importanza per il futuro: il tema della semplificazione, il tema dell’adeguamento delle norme all’uso di fondi strutturali». Ancora l’assessore ha aggiunto che «con questa legge creiamo la possibilità di completare una serie di norme messe a disposizione in questa Legislatura e che stanno iniziando a produrre dei risultati. Abbiamo già qualche segnale positivo».
«La riforma della legge 6/2003 è un passaggio molto importante e atteso», ha commentato nel corso della discussione generale il capogruppo di RV Stefano Aggravi nel presentare l’ordine del giorno depositato dal suo gruppo e accolto dal governo regionale. «Il passaggio generazionale rischia di intaccare pesantemente il nostro tessuto economico», ha affermato, proponendo l’impegno al governo regionale di inserire «tra le consulenze di alta gamma ammissibili a contributo quelle per favorire il passaggio generazionale, non necessariamente all’interno della famiglia, quale strumento strategico per la continuità del tessuto imprenditoriale valdostano».
Per Aldo Di Marco, di PlA, la legge «promuove la competitività, la dinamicità e l’internazionalizzazione delle aziende» e «aiutare le imprese nel processo di espansione oltre i confini nazionali è una sfida strategica e cruciale».
«Apprezziamo l’intento di promuovere le nostre aziende a livello internazionale – ha commentato Christian Ganis (Forza Italia) – tuttavia sono presenti alcune criticità» come l’accoglimento delle domande su base cronologica, alcuni limiti di spesa giudicati «insufficienti» e vincoli temporali ritenuti «rigidi per un contesto in continua evoluzione».
Elena Giovinazzo
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