(AGENPARL) – Roma, 22 Luglio 2025
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 Pordenone, 22 luglio 2025 – «L’attuale fase storica richiede una maggiore autonomia strategica e una deterrenza efficace in grado di scoraggiare potenziali conflitti, elementi che passano inevitabilmente attraverso il rafforzamento dell’industria della difesa; questa regione, forte (anche) della presenza di due colossi, può contare su un ecosistema industriale capace di sviluppare competenze duali senza abbandonare le proprie produzioni tradizionali»: così il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, nel suo intervento di apertura ai lavori di questa mattina dedicati alla presentazione, agli Associati, del Defence Dual Use Services la nuova Task Force destinata a operare già dal prossimo settembre. «Abbiamo convocato gli imprenditori delle filiere maggiormente candidabili a costruire il nostro sistema confindustriale al servizio delle imprese della difesa che in regione non sono solo Leonardo e Fincantieri – ha precisato Agrusti – ma che certamente hanno dimensionamento ed expertise non paragonabili alle altre; in ragione di ciò pensiamo di poter collaborare anche con loro per valutare l’accreditamento di aziende che vogliono praticare il dual use. Credo sia un’ottima opportunità».
Franco Scolari, Direttore Generale del Polo Tecnologico Alto Adriatico, ha illustrato la struttura operativa del servizio DDS evidenziando come «in mercati dinamici come quello della difesa, l’innovazione e la tecnologia sono driver fondamentali per la crescita competitiva delle imprese». La Task Force stimolerà le aziende, in particolare le PMI, a esplorare nuove opportunità dove tecnologie civili e militari si integrano creando valore condiviso, seguendo l’esempio di innovazioni come GPS, droni, intelligenza artificiale o materiali avanzati che hanno trovato applicazione in entrambi i settori. Il ruolo della struttura sarà duplice: mappare tecnologie e prodotti esistenti per individuarne il potenziale duale e accompagnare le imprese civili nell’accesso al mercato della difesa attraverso collaborazioni con i grandi player e l’accesso a bandi strategici del PNRR. Particolare attenzione sarà dedicata alle certificazioni necessarie e all’export control, aspetti critici per competere in mercati regolamentati e globali. Le opportunità di finanziamento sono significative: come ha spiegato Massimiliano Bertetti, esperto in finanza agevolata e compliance, il concetto di dual use è sostenuto da «ingenti finanziamenti come gli 8 miliardi di euro del Fondo Europeo per la Difesa (EDF) destinati allo sviluppo di tecnologie duali» e dal supporto della Banca Europea per gli Investimenti. Anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha avviato una linea strategica dedicata alle opportunità per le aziende e le tecnologie duali.
Marco Olivotto, Direttore Generale di LEF, ha delineato un approccio bidirezionale: supportare le aziende che operano già nei settori difesa, spazio, aerospazio o subacqueo ad aprirsi al mercato industriale civile e contemporaneamente aiutare le imprese manifatturiere e tecnologiche ad affacciarsi per la prima volta al mondo della difesa. «Il valore aggiunto non sta più solo nel pezzo fisico, ma nel processo che lo ha generato», ha precisato Olivotto, sottolineando come un semplice componente possa moltiplicare il proprio valore attraverso certificazioni per uso aeronautico.
I cluster territoriali giocano un ruolo cruciale in questa strategia: Sergio Barel, Presidente di COMET, ha evidenziato la presenza nel territorio di numerose imprese metalmeccaniche e plastiche con eccellenti competenze, molte delle quali già attive nel settore militare. L’urgente necessità del comparto difesa di costruire nuove filiere produttive per sostenere l’aumento dei volumi rappresenta un’opportunità che richiede aggregazioni di impresa che nessuna singola azienda può gestire autonomamente. Giuseppe Coronella, Amministratore Delegato di Maritime Technology Cluster FVG – mareFVG, ha annunciato l’ampliamento del raggio d’azione del cluster all’aerospazio e alle rinnovabili con il nuovo statuto in vigore dal 2 luglio. «Se storicamente la cross-fertilization ha visto applicazioni militari trasferite al civile, oggi si apre una nuova e cruciale opportunità di importare competenze dal mondo civile a quello militare», ha sottolineato Coronella, evidenziando come il cluster agisca da punto di incontro neutrale per valutare e lanciare progettualità tra grandi imprese, PMI e università.
Ai lavori del convegno ha partecipato anche Massimiliano Ciarrocchi, Direttore Generale di CAA, che coordinerà l’implementazione operativa della Task Force DDS.
Massimo Boni
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link