Cresce a ritmo serrato il numero di aziende del comparto alimentare che scelgono la strada della sostenibilità certificata. Oggi sono infatti 30 le realtà del food italiane che hanno ottenuto la certificazione B Corp, con un incremento del 166% negli ultimi tre anni. Un numero ancora contenuto, certo, ma che pesa parecchio: queste 30 aziende, da sole, generano circa il 20% del fatturato complessivo dell’intero ecosistema delle B Corp italiane.
Sempre più sostenibili, sempre più influenti: le B Corp del food crescono a ritmi record
L’interesse per il modello B Corp – che premia le imprese capaci di coniugare profitti e impatto positivo su ambiente, persone e comunità – è ormai una tendenza consolidata anche nel nostro Paese. A fine giugno 2025 le B Corp attive in Italia sono 352, danno lavoro a oltre 45mila persone e muovono un fatturato superiore ai 19 miliardi di euro. All’interno di questo quadro, il comparto alimentare si sta ritagliando un ruolo di primo piano, spinto da una crescente consapevolezza da parte di produttori e consumatori.
La distribuzione territoriale delle B Corp del food conferma il peso del Nord Italia, che ne ospita il 63,3%. Lombardia ed Emilia Romagna si attestano al 20% ciascuna, seguite da Veneto e Lazio (10% a testa). Il Centro Italia nel suo complesso raccoglie un altro 20%, mentre il Sud arriva al 16,7%. Un dato interessante anche sul fronte dell’occupazione: le B Corp dell’alimentare impiegano oltre 18mila persone, ovvero il 41% della forza lavoro di tutte le B Corp italiane. A livello dimensionale, prevalgono le medie imprese (46%) con un organico compreso tra i 50 e i 250 addetti, seguite dalle grandi aziende (16%) e da una manciata di microrealtà (3,3%). Esiste anche una quota, il 3%, rappresentata da colossi con oltre mille dipendenti.
Quello che colpisce è il modello di sviluppo scelto da queste aziende: 22 su 30 (pari al 73%) hanno integrato nella propria strategia un Impact Business Model orientato all’ambiente. Il focus principale è sulla riduzione dell’inquinamento e sulla protezione delle risorse naturali, ma il modello più ricorrente riguarda la lotta alle sostanze tossiche. In pratica, si premiano le aziende i cui prodotti o servizi aiutano concretamente a diminuire o eliminare elementi nocivi per l’ecosistema.
Ma non c’è solo l’ambiente. Il 30% delle aziende food certificate si impegna attivamente a favore delle comunità locali, promuovendo lo sviluppo economico e sociale dei territori in cui operano. Il 12% lavora invece sul fronte interno, migliorando la qualità della vita dei propri collaboratori o clienti. C’è chi investe nell’integrazione delle persone con disabilità, chi promuove la genitorialità e il benessere mentale, chi lavora per garantire stabilità finanziaria e coinvolgimento sul posto di lavoro. Alcune imprese adottano soluzioni per ridurre gli sprechi alimentari, recuperano imballaggi o puntano sull’energia rinnovabile per il trasporto delle merci.
Ecco, di seguito, la lista completa delle 30 B Corp del settore food:
- Abafoods
- Acetum
- Andriani
- Bioitalia
- Bonduelle Italia
- Boniviri
- Breaders
- Camst Group
- Cortilia
- Damiano
- Danone Nutricia
- Eurocompany
- lli Saclà
- Fileni Alimentare
- Forno Stria
- Fratelli Carli
- Gelit
- Il Mangiar Sano
- miscusi
- Panino Giusto
- Pasticceria Filippi
- Pedevilla
- Planet Farms
- Ponti
- Roncadin
- Monica – Tender to dock
- Sammontana
- Sottolestelle
- Vaimo
- Vivi
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