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Respinto l’odg della minoranza sulle azioni da intraprendere a fronte dell’aumento delle imposte regionali


Il Consiglio comunale ha respinto, con 9 voti favorevoli e 19 contrari, l’ordine del giorno dei consiglieri di minoranza avente ad oggetto “Aumento imposte regionali: iniziative del Consiglio comunale a ristoro dei cittadini di Perugia”, già respinto in seconda commissione.

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L’atto, presentato da Scoccia, Arcudi, Befani, Calzoni, Fruganti, Gentili, Mencaglia, Pastorelli, Peltristo, Tuteri, Varasano, Volpi, fa riferimento all’aumento delle imposte regionali deciso dalla giunta Proietti con “un pesante aggravio fiscale per i cittadini”, sicché, in particolare, “i nuclei familiari e le piccole attività economiche risentono in modo particolarmente incisivo dell’insieme di questi aumenti, rischiando di subire un sensibile calo del proprio reddito disponibile”.

 

La minoranza, posto che il Comune di Perugia ha la facoltà di intervenire in via autonoma sull’addizionale comunale Irpef, sulla Tari e, entro certi limiti normativi, sull’Imu e sul Canone Unico Patrimoniale, ha chiesto una maggiore progressività e una rimodulazione delle aliquote comunali per alleviare l’impatto fiscale sui contribuenti a reddito medio-basso, sostenendo al contempo l’economia locale e il welfare cittadino. Ciò al fine di evitare che l’incremento sistematico della pressione fiscale spinga fuori dal territorio imprese e investitori e comprometta la competitività e lo sviluppo economico. D’altro canto – ha sostenuto ancora la minoranza – la precedente Amministrazione ha saputo riportare in attivo il bilancio comunale consentendo una maggiore capacità di spesa.

 

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Pertanto, l’odg formulava i seguenti impegni per l’amministrazione comunale, ribaditi in aula da Scoccia:

– rivedere l’addizionale comunale Irpef con l’obiettivo di:

  • introdurre o potenziare una struttura a scaglioni (ad es. 0,4%, 0,6%, 0,8%) che riduca l’aliquota effettiva per i redditi medio-bassi, mantenendo un’aliquota massima per i redditi elevati;
  • salvaguardare o innalzare la soglia di esenzione attualmente in vigore, in modo da tutelare i cittadini con redditi più modesti;
  • predisporre un piano economico che individui eventuali coperture di bilancio per compensare la riduzione di gettito, valutando una razionalizzazione della spesa o l’adeguamento di altre voci di entrata non gravanti sui cittadini a basso reddito.

– potenziare le agevolazioni sulla Tari (Tassa Rifiuti):

  • prevedendo riduzioni significative (dal 30% al 50%) per le famiglie a basso Isee e per le attività commerciali in crisi;
  • incentivando ulteriormente la raccolta differenziata e il compostaggio domestico, collegando comportamenti virtuosi a un corrispondente sconto in bolletta.

– valutare, dove possibile, una rimodulazione dell’Imu:

  • confermando o estendendo l’aliquota agevolata per gli immobili concessi in locazione a canone concordato, al fine di calmierare il mercato degli affitti e dare un beneficio sia a inquilini sia a proprietari che scelgono canoni più sostenibili;
  • introducendo ulteriori misure per immobili situati in zone a rischio spopolamento, per stimolare la residenzialità e il recupero del patrimonio edilizio.

Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) ha preannunciato il voto contrario poiché l’atto è ritenuto superato da quello approvato dalla maggioranza lo scorso lunedì, “più preciso e puntuale”.

 

La consigliera Chiara Calzoni (Perugia civica), prima del voto, ha rivolto un ulteriore appello alla maggioranza perché, a suo avviso, di fronte all’aumento delle imposte regionali il Comune non può rimanere immobile. La minoranza – ha aggiunto – riconosce all’amministrazione di essere andata incontro alle fasce più fragili in relazione alla Tari, ma non si può al contempo non riconoscere che il ceto medio è rimasto fuori da tutto. Calzoni ha ribadito che, a suo avviso, l’aumento della pressione fiscale da parte della Regione non è stata una scelta obbligata ma politica, mentre l’odg discusso in Consiglio intendeva essere un atto concreto suscettibile di ricevere un sostegno trasversale.

 

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