Siglata un’intesa per sostenere la competitività delle imprese toscane associate a Confcommercio con 310 milioni di euro in nuovi finanziamenti, accesso facilitato al credito digitale e commissioni POS azzerate sui micropagamenti per tutto il 2025. L’accordo punta a favorire la digitalizzazione, la nascita di nuove attività e lo sviluppo sostenibile, offrendo soluzioni personalizzate e servizi dedicati soprattutto a piccole e microimprese del terziario.
Il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il direttore regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo Tito Nocentini, hanno siglato un accordo che mette a disposizione delle imprese regionali associate 310 milioni euro di nuovo credito per finanziamenti a favore della competitività e delle transizioni e prevede commissioni agevolate per l’intero 2025 sui pagamenti POS per rafforzare il tessuto economico locale e incentivare la nascita di nuove attività commerciali.
Questa collaborazione si inquadra nel più ampio accordo nazionale grazie al quale la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese si prefigge l’obiettivo di accompagnare insieme a Confcommercio le piccole e microimprese del settore in programmi di crescita e di rafforzamento. Nel periodo 2020-2024, infatti, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 18 miliardi di euro alle aziende del commercio al dettaglio e all’ingrosso italiane.
L’iniziativa odierna si rivolge alle imprese associate a Confcommercio con soluzioni finanziarie e condizioni dedicate, servizi di consulenza e iniziative congiunte sul territorio e, in particolare, si caratterizza per l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti Pos, una misura di grande attenzione verso gli esercenti che la Banca aveva già attivato nel 2022 e che oggi conferma per l’intero 2025 rispondendo così a una esigenza manifestata a più riprese soprattutto dalle realtà commerciali più piccole, con l’obiettivo di favorire la diffusione dei pagamenti digitali.
Viene inoltre agevolato l’accesso al credito delle imprese di minori dimensioni grazie a soluzioni completamente digitali: i finanziamenti a breve termine saranno direttamente accessibili dal canale internet dedicato – sia in fase di domanda che in fase di perfezionamento – con la possibilità di mantenere la consulenza del proprio gestore bancario e potendo al contempo amministrare l’operatività dalla propria azienda.
Tra i fondamenti dell’Accordo:
- soluzioni e strumenti di pagamento multicanale ed evoluti (es. SmartPOS) che abilitano molteplici servizi (es. mance)
- accesso ad un nuovo innovativo processo del credito dematerializzato e digitalizzato
- supporto ai progetti di investimento in digitalizzazione ed energie rinnovabili
- definizione di modelli di business in chiave sostenibile, anche grazie ai Laboratori ESG di Intesa Sanpaolo
- strumenti per facilitare la nascita di nuove attività e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile.
“Questo accordo – afferma il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano – rafforza il nostro impegno nel sostenere concretamente le imprese del terziario, offrendo strumenti utili per affrontare le sfide dell’accesso al credito e della digitalizzazione. Confcommercio non è solo rappresentanza e tutela, ma anche supporto operativo all’attività d’impresa. Grazie alla forza dell’associazione, i nostri imprenditori possono contare su condizioni vantaggiose e servizi mirati, per crescere e competere in un mercato sempre più complesso. Il credito è una leva fondamentale per la crescita e la competitività delle imprese e l’alleanza con Intesa Sanpaolo conferma una visione condivisa”.
Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Con questo accordo a fianco di Confcommercio Toscana continuiamo ad investire nel futuro anche delle piccole imprese, degli esercenti e degli operatori economici del nostro territorio che potranno disporre in Toscana di 310 milioni di euro per rafforzare la loro competitività e per aprire nuove attività. Un’agevolazione concreta anche per usare sempre più il pagamento elettronico, oltre che per stimolare l’innovazione tecnologica e digitale del settore, che andiamo a rafforzare ulteriormente dopo aver negli scorsi anni lanciato l’iniziativa Firenze CashLess”.
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