“Abbiamo appena concluso un accordo enorme con il Giappone, forse il più grande mai realizzato. Il Giappone investirà, su mia indicazione, 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti, che riceveranno il 90% dei profitti”. Lo annuncia su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Questo accordo creerà centinaia di migliaia di posti di lavoro. Non c’è mai stato nulla di simile. Forse ancora più importante, il Giappone aprirà il proprio Paese agli scambi commerciali, inclusi automobili e camion, riso e alcuni altri prodotti agricoli, e altro ancora”, spiega. “Il Giappone pagherà dazi reciproci agli Stati Uniti pari al 15%. Questo è un momento molto entusiasmante per gli Stati Uniti d’America, soprattutto perché continueremo ad avere sempre un grande rapporto con il Giappone”. Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato mercoledì che le tariffe automobilistiche statunitensi saranno ridotte dal 25% al 15%, dopo che i due Paesi hanno raggiunto un accordo commerciale: “Abbiamo concordato di dimezzare l’aliquota tariffaria aggiuntiva del 25% imposta su auto e parti di automobili da aprile al 15%”, che include il 2,5% precedentemente in vigore”. “Siamo il primo Paese al mondo a ridurre le tariffe su automobili e ricambi auto, senza limiti di volume”, ha detto ai giornalisti, confermando i resoconti dei media giapponesi sulle tariffe automobilistiche. Dopo aver annunciato l’accordo con il Giappone sui dazi, il presidente Donald Trump, durante un evento con i Repubblicani a Washington, ha dichiarato che rappresentanti del governo americano si incontreranno nelle prossime ore con quelli dell’Unione Europea. La squadra dei tecnici Ue, sotto la supervisione del commissario Maros Sefcovic, continua a “dialogare e negoziare” con Washington, ma è “molto improbabile” che l’intesa sui dazi possa essere raggiunta entro questa settimana. Lo indicano più fonti vicine alla trattativa, ribadendo di non escludere un possibile rinvio da parte della Casa Bianca. “L’escalation delle tensioni commerciali e dei dazi avrebbe notevoli effetti negativi a livello macroeconomico, ma avrebbe scarso impatto sugli squilibri globali”. È quanto si legge in un nuovo rapporto del Fondo monetario internazionale, appena pubblicato. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent ha dichiarato che incontrerà le sue controparti cinesi a Stoccolma la prossima settimana per i colloqui sui dazi, mentre si avvicina la scadenza di metà agosto per il ritorno dei dazi a livelli più elevati. Bessent ha dichiarato a Fox Business che parlerà con i funzionari cinesi lunedì e martedì per un terzo round di colloqui ad alto livello, per definire quella che, a suo dire, sarebbe una probabile proroga della scadenza. “Noi dobbiamo trattare ad oltranza fino a raggiungere una soluzione che sia davvero equa e sostenibile per tutti, nella piena convinzione che una guerra commerciale sarebbe devastante per il nostro continente come per quello americano. anche perché noi condividiamo con gli Stati Uniti, all’interno dell’alleanza atlantica, la difesa della libertà e della sicurezza dell’Europa”. Così il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, parlando a Berlino con i giornalisti dopo aver incontrato la sua omologa tedesca Katherina Reiche. I prossimi negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina potrebbero includere un tema finora lasciato ai margini: l’acquisto da parte di Pechino di petrolio russo e iraniano. Lo ha dichiarato il segretario al Tesoro americano Scott Bessent, annunciando un possibile inasprimento della linea americana anche su questioni di sicurezza nazionale. “Purtroppo i cinesi sono grandi acquirenti di petrolio iraniano e russo sotto sanzioni. Potremmo iniziare a discutere anche di questo”, ha affermato in un’intervista a Cnbc. Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha presieduto a Palazzo Chigi una riunione dedicata alla crescita dell’export della Regione Sicilia. All’incontro erano presenti esponenti del gruppo Sace, Simest, Ice, con il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e una delegazione dell’amministrazione regionale. Lo rende noto la Farnesina. Al centro dell’incontro il tema dei dazi e le modalita’ per sostenere la promozione dell’export e l’internazionalizzazione delle imprese della Sicilia. In prima battuta, Tajani ha confermato il pieno impegno del Governo nel sostenere l’azione del Commissario Ue Sefcovic per arrivare a un accordo sui dazi con gli Stati Uniti entro il primo agosto. Tajani ha quindi illustrato i contenuti del Piano d’Azione per l’Export nei mercati extra-UE, messo a punto dalla Farnesina. Sono così state passate in rassegna le opportunità offerte dai mercati ad alto potenziale in Asia, Africa e America Latina, assicurando il pieno sostegno delle ambasciate e della rete diplomatica per accompagnare le imprese. Tajani ha orientato da tempo il Sistema Italia ad agire su nuovi mercati, anche con il “Piano Export” del Ministero. Il ministro e il presidente della Regione hanno quindi concordato di istituire una Task Force di alto livello tra ministero e Regione con lo scopo di rafforzare l’export della Sicilia e di internazionalizzare le sue imprese, rendendo piu’ operativi e diretti i contatti fra le aziende e le varie Ambasciate nei mercati di interesse. A supporto di questo programma, Schifani si e’ impegnato a destinare specifiche risorse economiche gia’ nella prossima variazione di bilancio, a conferma della volonta’ di puntare con decisione sull’apertura internazionale del sistema produttivo siciliano. Tajani ha infine confermato che la Sace, la Societa’ Assicuratrice Pubblica per l’Export, aprira’ un secondo ufficio regionale a Catania dopo quello di Palermo.
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