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Contributi “nascosti” alle scuole paritarie, Sondrio Democratica accusa la Giunta


Bufera in consiglio: i consiglieri di minoranza contestano una delibera approvata due giorni prima del Piano di diritto allo studio, non discussa in aula

Contributi aggiuntivi e “nascosti” alle scuole paritarie del capoluogo concessi tramite una convenzione approvata dalla Giunta comunale 48 ore prima della discussione e dell’approvazione del Piano di diritto allo studio e di cui non è stata fatta menzione né nel Piano stesso, né ai gruppi di minoranza, nonostante questi ultimi avessero chiesto lumi e presentato una mozione già lo scorso 27 giugno.

Sono abbastanza pesanti le accuse contenute in un’interrogazione che i consiglieri di Sondrio Democratica rivolgono all’assessore e alla cultura di Sondrio Marcella Fratta e che verrà discussa venerdì a Palazzo Pretorio in occasione della seduta di luglio del consiglio comunale.

In pratica, lo scorso 27 giugno, in occasione del consiglio comunale, è stato adottato il piano degli interventi comunali per il diritto allo studio relativo ai prossimi tre anni scolastici, dunque fino al 2028. In questo documento era contenuta l’illustrazione dei contributi alle scuole paritarie. Tra questi il “voucher infanzi”a per il quale i bambini frequentanti le scuole paritarie possono usufruire di voucher in funzione dell’ISEE minorenni per un importo che varia dai 75 ai 40 euro.

«Tale misura è stata lungamente discussa e citata negli interventi dei consiglieri di minoranza che, pur apprezzandone l’intento, hanno evidenziato alcune riflessioni in ottica futura sulla misura – hanno ricordato i consiglieri di Sondrio Democratica nella loro interrogazione -. Il tema delle risorse e dei contributi alle scuole statali e paritarie è da sempre centrale nel dibattito riguardante il Piano degli interventi comunali per il diritto allo studio. I gruppi di minoranza, convinti di aver ricevuto in maniera trasparente tutte le informazioni riguardanti i contributi erogati tramite il Piano, in ottica collaborativa e data l’importanza che riveste il documento hanno deciso, argomentando tale scelta, per un voto di astensione, dopo anni di voti contrari».

Il problema al centro della nuova interrogazione, però, è sorto quando, lo scorso 2 luglio, è stata pubblicata la delibera di giunta, approvata il 25 giugno, dunque due giorni prima del consiglio comunale e di cui non era stata fatta menzione proprio nella seduta a Palazzo Pretorio, né nel piano di diritto allo studio approvato, relativa alla convenzione per l’assegnazione di voucher a favore delle scuole dell’infanzia paritarie di Sondrio.

Tale convenzione aggiunge, di fatto, al contributo alle famiglie contenuto e citato nel piano di diritto allo studio, anche un voucher di 40 euro a favore direttamente della scuola paritaria per ogni bambino destinatario del contributo.

«Il rinnovo della convenzione e il contributo di gestione non sono mai stati citati in nessun intervento dell’assessore Fratta nonostante fosse previsto dalla delibera numero 1381 antecedente la data del consiglio comunale e riguardasse un tema centrale nella discussione avvenuta durante la seduta – hanno incalzato i consiglieri Alessandro Spolini, Francesco Bettinelli e Donatella Di Zinno -. Il teorico contributo omesso sarebbe pari a una cifra tra i 40.000 e i 50.000 euro per l’anno scolastico 2025/26 a carico del Comune».

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