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Fondi post-alluvione . Si riaccende la polemica sui rimborsi AgriCat


Dopo i rimborsi, ritenuti irrisori, riconosciuti da Agricat lo scorso anno a favore di molte aziende agricole colpite dall’alluvione del 2023, e prontamente rispediti al mittente con contorno di polemiche da parte delle associazioni di categoria per l’inadeguatezza dell’entità e del sistema con cui vengono calcolati, il fondo istituito per proteggere le aziende agricole dai danni causati da eventi atmosferici estremi torna al centro del mirino dell’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi.

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L’esponente della giunta regionale è intervenuto nel corso della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni tenutosi in Calabria. “Ho appreso durante l’incontro che AgriCat ha in pancia ancora 500 milioni di euro non spesi per le aziende agricole colpite da alluvioni ed eventi catastrofali – attacca Mammi –. Bisogna porre rimedio, velocizzare i pagamenti e aumentare l’intensità di aiuto a ettaro: la Regione, al fianco degli agricoltori, continuerà a richiederlo come ha già fatto in più occasioni”.

All’incontro, che si è tenuto a Sibari, era presente anche il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. La Regione Emilia-Romagna, con l’assessore Mammi, ha chiesto un approfondimento sulla situazione di AgriCat. Mammi ha ricordato come non tutte le imprese colpite dall’alluvione del 2023 in pianura si siano viste riconoscere i danni alle produzioni vegetali dal sistema AgriCat.

“Una situazione grave e non accettabile, in una fase storica nella quale le imprese ogni giorno sono alle prese con gli effetti dei cambiamenti climatici, e sono costrette a operare in condizioni critiche in un sistema ad alta competitività, e hanno bisogno di risorse e liquidità che ci sono ma non vengono erogate – ha esposto Mammi –. In Emilia-Romagna lo stiamo vedendo con gli effetti dell’alluvione del 2023 e quelli che dovrebbero essere gli indennizzi. Lo si evince non solo dalle segnalazioni arrivate dalle imprese stesse, ma anche dalle perizie presentate alla struttura commissariale per i danni alle strutture: ci sono imprese agricole che hanno dimostrato oggettivamente di aver avuto danni a terreni e impianti e di conseguenza alle produzioni vegetali, ma in AgriCat sono state escluse perché non erano state individuate correttamente dal satellite o il tempo di permanenza dell’acqua è stata troppo breve. La cosa grave è che non è stato permesso alle imprese di dimostrare di aver subìto danni, istituendo un contradditorio con AgriCat”.

Non si è fatta attendere la replica del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luca Pestelli. “Nel polemizzare su AgriCat, Mammi evita, evidentemente in modo pretestuoso, di riportare che le regole su cui si basa il funzionamento del fondo in oggetto sono state elaborate e stabilite proprio a seguito di interlocuzioni tra Stato e Regioni, alle quali anche l’Emilia-Romagna ha ovviamente partecipato – risponde Pestelli –. Le dotazioni del fondo devono essere spese proprio in base a queste regole, non certo a pioggia, come sottointende maliziosamente l’assessore regionale fingendo di ignorare le regole che lui stesso ha contribuito a stabilire”.

Matteo Bondi

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