Sindacati in allarme sui rumors di vendita di Iveco da parte di Exor, con l’indiana Tata Motors, storico partner di Fiat, in pole position. A quattro anni dal fallimento del negoziato coi cinesi di Faw, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, che detiene il 27% di Iveco, sarebbe ora pronta a trattare sulla cessione. Dall’operazione resterebbe fuori Iveco Defence. Lo scorso maggio il gruppo, leader nella produzione di camion e veicoli commercial, aveva deciso di procedere con la separazione del business della difesa tramite uno spin-off, esplorando manifestazioni preliminari di interesse da parte di potenziali acquirenti strategici.
“Riteniamo inaccettabile apprendere da indiscrezioni, non smentite dall’azienda, della vendita di Iveco”, ha sottolineato la Fiom-Cgil. “Lo scorporo di Iveco Defence si confermerebbe quindi un piano preordinato di cessione di una parte importante del patrimonio industriale della nostra Repubblica. Il Governo fermi qualunque ipotesi di vendita che metta in discussione gli impianti e i lavoratori di Iveco. La proprietà sta smontando pezzo dopo pezzo l’industria dell’automotive del nostro Paese attraverso una pianificazione di spin-off, cessioni e vendite da Ferrari, alla Marelli, poi Cnh Industrial e ora Iveco”.
Anche la Fim Cisl ha espresso forte preoccupazione per il futuro industriale di Iveco. “Nella primavera del 2025 l’azienda ha annunciato la volontà di procedere con uno spin-off del ramo Difesa. Nonostante i solleciti avanzati dalle organizzazioni sindacali, finalizzati a comprendere gli effetti e le ripercussioni dell’operazione sui piani industriali e sull’occupazione, Iveco non ha ancora convocato il sindacato – ha sottolineato -. Oltre a ciò, le notizie apparse sulla stampa di oggi che parlano dell’apertura di una trattativa per la vendita del gruppo e di un’offerta avanzata da Tata Motors, contribuiscono a creare un clima di incertezza tra i lavoratori, molto dannoso in un momento storico già caratterizzato da numerosi elementi di criticità”.
Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che a ridosso della notizia aveva già preannunciato un incontro con i sindacati “per confrontarci insieme sulle potenzialità di sviluppo produttive e ovviamente su quelle occupazionali”, oggi al question time alla camera fissa l’appuntamento: giovedì 31 luglio al palazzo Piacentini. “Il governo sta seguendo con la massima attenzione l’evolversi della vicenda ben consapevole di quanto è importante sia il settore dei veicoli commerciali e industriali sia il ruolo che Iveco riveste per il nostro sistema paese e per il suo rilevante impatto occupazionale”.
“Abbiamo un dialogo costante e proficuo con il gruppo Iveco da sempre su vari temi e anche su questo siamo consapevoli di seguire da vicino e costantemente la vicenda. Secondo le informazioni di stampa finora disponibili l’operazione coinvolgerebbe esclusivamente il ramo civile mentre sarebbe esclusa la società Iveco Defense Vehicles attiva nella difesa e già oggetto di uno spin off precedente e per la quale è incorso una distinta operazione di cessione a cui partecipa anche il gruppo Leonardo”, ha concluso.
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