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Pronti 802 milioni di euro per cambiare volto al sistema produttivo. Le foto – Foto 1 di 7


TARANTO – La sfida della transizione giusta a Taranto entra nella sua fase operativa. Questa mattina, nella sede della Camera di Commercio, alla presenza di numerosi stakeholder del territorio, sono stati illustrati i primi bandi finanziati dal Just Transition Fund (JTF), lo strumento europeo dedicato alla decarbonizzazione delle aree più colpite dalla transizione ecologica.

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Al centro dell’incontro, promosso dalla Regione Puglia, la presentazione delle misure di sostegno a favore delle imprese innovative della provincia ionica. A fare il punto è stato Cosimo Borraccino, consigliere del presidente Michele Emiliano per l’attuazione del Piano per Taranto, che ha sottolineato il valore strategico del momento.

«Taranto è destinataria di 802 milioni di euro stanziati dalla Commissione Europea», ha ricordato Borraccino. «Un’opportunità senza precedenti, frutto dell’impegno di questi anni del presidente Emiliano per liberare la produzione dell’acciaio dalla dipendenza dal carbone. Ora possiamo imprimere una svolta reale al modello di sviluppo del nostro territorio».

Pubblicati i primi bandi operativi

Tre gli avvisi appena pubblicati: PIA Taranto, MiniPIA Taranto e Reti per Taranto, misure pensate per favorire la riconversione industriale, la diversificazione economica e l’occupazione qualificata.

Il PIA Taranto – Programma Integrato di Agevolazioni è rivolto a medie imprese, micro e piccole imprese con fatturato medio di almeno 1 milione di euro, startup innovative e società partecipate da imprese strutturate. Gli investimenti devono avere un importo complessivo non inferiore a 1 milione di euro e possono comprendere progetti di ricerca e sviluppo, innovazione di processo, formazione, tutela ambientale, internazionalizzazione e partecipazione a fiere.

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Le intensità dell’aiuto previsto sono significative: fino al 70% a fondo perduto per le attività di ricerca industriale, fino al 65% per gli investimenti in ambiente ed energie rinnovabili, e 50% per innovazione e consulenze. Le domande possono essere inviate tramite la piattaforma Puglia Semplice, con gestione affidata alla Sezione Competitività della Regione Puglia.

MiniPIA: sostegno diretto a micro e piccole imprese

Il secondo avviso, denominato MiniPIA Taranto, punta a favorire la nascita, l’ampliamento o la diversificazione di stabilimenti produttivi e di imprese nel comparto manifatturiero e dei servizi. Sono previsti investimenti compresi tra 30.000 e 5 milioni di euro, con un pacchetto di agevolazioni che può raggiungere il 65% del totale delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese.

L’intensità dell’aiuto varia a seconda della tipologia: 45% a fondo perduto, 10% in conto impianti e 10% in forma di garanzie. Previsti anche contributi per innovazione, formazione, risparmio energetico e partecipazione a fiere.

“Reti per Taranto”: il bando per la ricerca collaborativa

La terza misura, “Reti per Taranto”, sarà disponibile da settembre e mira a rafforzare la ricerca industriale collaborativa. Destinatarie sono piccole e medie imprese e Organismi di Ricerca, che dovranno partecipare in forma aggregata (ATS, consorzi o contratti di rete).

I progetti dovranno rientrare in una delle tre aree prioritarie della Smart Puglia 2030: manifattura sostenibile, salute dell’uomo e dell’ambiente e comunità digitali, creative e inclusive. Il costo minimo ammissibile sarà di 300.000 euro, fino a un massimo di 2 milioni di euro. Le imprese potranno coprire tra il 70% e il 90% dei costi, gli organismi di ricerca tra il 10% e il 30%.

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Per Borraccino, l’attivazione di questi strumenti rappresenta un cambio di passo atteso da tempo. «Stiamo rendendo operative – ha spiegato – le linee strategiche previste nel Piano per Taranto, destinando risorse importanti alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo imprenditoriale. Questo è il primo segnale concreto che vogliamo dare al tessuto produttivo locale, duramente colpito dalla crisi del modello industriale tradizionale».

L’obiettivo dell’Unione Europea resta quello fissato per il 2030: rendere Taranto un esempio virtuoso di transizione ecologica, in grado di coniugare sostenibilità ambientale, tenuta sociale e rilancio economico.

«Le imprese tarantine – ha concluso il consigliere – devono sapere che non sono sole. Le istituzioni regionali sono accanto a loro, con strumenti operativi e risorse reali. Questa transizione, se ben gestita, può trasformarsi in un’occasione di rinascita per l’intero territorio ionico».

Le istanze per i bandi PIA e MiniPIA sono già attive dal 5 luglio sulla piattaforma https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/. A settembre partiranno anche le domande per il programma “Reti per Taranto”. Una nuova fase per la provincia è iniziata: le imprese sono chiamate a raccogliere la sfida.





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