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Renault: vendite in crescita nel primo semestre 2025, Clio domina in Europa e il titolo vola in Borsa


Nel primo semestre 2025 Renault registra un +1,3% nelle vendite globali, trainata da Clio e dalle ibride. Crollano i veicoli commerciali, ma il titolo guadagna in Borsa grazie ai conti solidi e all’accordo sui dazi tra Usa e Giappone

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Nonostante il contesto ancora incerto per l’industria automobilistica europea, Renault smarca la crisi del settore e chiude i primi sei mesi del 2025 con un leggero segno più. Il gruppo francese ha immatricolato 1,2 milioni di veicoli a livello globale, segnando un incremento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato che appare ancora più significativo se si considera il forte rallentamento registrato nel segmento dei veicoli commerciali, dove la casa ha accusato un calo del 29%.

Sul fronte finanziario, Renault ha visto crescere i ricavi del 2,5%, portandoli a 27,6 miliardi di euro. Le difficoltà nei furgoni hanno, però, spinto il gruppo a tagliare le previsioni per l’intero esercizio: il margine operativo atteso è stato rivisto al ribasso, dal 7% al 6,5%, mentre il free cash flow stimato è sceso a un range compreso tra 1 e 1,5 miliardi (contro gli oltre 2 miliardi precedenti).

Europa tiene, Clio resta al vertice

Il mercato europeo si conferma ancora centrale per Renault, che nel semestre ha visto le immatricolazioni salire del 5,4%, superando quota 708mila unità. A trainare la crescita c’è soprattutto la Renault Clio, che si conferma l’auto più venduta in Europa. Un risultato che, secondo il responsabile delle vendite globali Ivan Segal, riflette una “buona dinamica” destinata a proseguire anche nella seconda metà dell’anno.

Gran parte della resilienza del gruppo francese si deve alla forte espansione della gamma elettrificata. Le auto ibride hanno registrato un balzo del 36% su base annua, arrivando a rappresentare il 41% delle vendite del marchio Renault (escludendo i veicoli commerciali). Tre anni fa, queste motorizzazioni non erano nemmeno in gamma.

Anche il comparto delle auto elettriche ha mostrato segnali molto positivi, con una crescita del 57% nel semestre. Tra i modelli più apprezzati spicca la nuova Renault 5 E-Tech Electric, già regina del segmento B in Europa con circa 49.000 unità vendute dal lancio. Il rafforzamento della gamma proseguirà nei prossimi mesi con l’arrivo della nuova Renault 4.

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Leggero calo per il marchio Dacia, che ha chiuso il semestre con 356.000 veicoli venduti a livello globale (-0,7%), complice anche il cambio di brand del Duster in Turchia. In Europa, però, le vendite del marchio rumeno sono cresciute dell’1,1%, con Sandero che resta l’auto più venduta ai privati dal 2017. In forte crescita anche la quota di motorizzazioni elettrificate, che raggiunge il 24% del totale, trainata dalla nuova Duster ibrida e dalla citycar elettrica Spring.

Bene anche Alpine, che con 5.015 immatricolazioni (+85%) ha registrato il suo miglior semestre di sempre, grazie soprattutto al successo della nuova A290 elettrica derivata dalla Renault 5. Il brand sportivo prevede di espandere la rete fino a 200 Alpine Store entro la fine dell’anno, in vista del lancio della futura A390 elettrica.

Veicoli commerciali in affanno: -29%

Il punto debole del semestre resta però il mercato dei veicoli commerciali, dove Renault ha sofferto più della media. Le vendite sono crollate del 29% a fronte di una flessione generale del 13% nel mercato europeo. Un calo legato soprattutto alla fine del ciclo di vita del piccolo furgone Express e al lancio ancora in corso del nuovo Master.

“La concorrenza in Europa è sempre più accesa e molte aziende stanno rinviando gli acquisti per ragioni macroeconomiche”, ha spiegato Segal.

Le difficoltà del comparto hanno inciso anche sulle performance finanziarie e spinto l’amministratore delegato ad interim, Duncan Minto, a rivedere al ribasso le stime per l’anno in corso.

Mercati extra-europei in forte crescita

A bilanciare le difficoltà in Europa ci hanno pensato i mercati internazionali, dove Renault ha registrato un aumento delle vendite del 16,3% rispetto al primo semestre 2024. I risultati migliori sono arrivati dall’America Latina (+24%), con picchi in Argentina (+96%) e Brasile (+8,8%), ma anche da paesi come la Corea del Sud (+150%), la Colombia (dove Renault è prima per quota di mercato) e il Marocco (+48%).

Renault rimbalza in Borsa grazie ai conti e alla schiarita sui dazi

La Borsa premia Renault, spinta da una combinazione di risultati solidi e segnali positivi sul fronte commerciale internazionale. Il titolo della casa francese guadagna il 3,93% alla Borsa di Parigi, salendo a 34,39 euro.

Oltre ai dati di vendita e alla tenuta dei ricavi, a sostenere il rialzo è stato l’accordo annunciato tra Stati Uniti e Giappone, che prevede un taglio dei dazi sull’import di auto giapponesi dal 27,5% al 15%. Una mossa che ha riacceso le aspettative per un’intesa analoga tra Washington e Bruxelles, alimentando un’ondata di ottimismo sul settore.

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A beneficiarne è stato l’intero comparto, con anche Stellantis in forte evidenza a Piazza Affari (+7,18%).



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