Dimenticate carta, penna, calamaio e gesso che stride sulla lavagna. Chi entra nell’avveniristica sede dell’Its Academy di Udine, nella struttura realizzata a Udine negli spazi dell’ex birrificio Dormisch grazie al finanziamento del gruppo Danieli e fortemente voluta dal compianto ingegner Gianpietro Benedetti, non può non restare a bocca aperta.
Perché un ambiente più confortevole, attrezzato e tecnologicamente avanzato per studiare, apprendere, arricchire il proprio bagaglio culturale è difficile da immaginare.
Qui dentro tutto è futuro.
«Lo stabile durante l’attività giornaliera è autosufficiente dal punto di vista energetico – racconta l’ingegner Giacomo Mareschi Danieli, Ceo della multinazionale di Buttrio – . Sia perché sul tetto ci sono i pannelli solari per alimentare il fotovoltaico, sia perché produciamo energia idroelettrica, grazie alla grande turbina di fabbricazione della Repubblica Ceca che è stata installata di recente nella roggia che corre qui a fianco. Tra fotovoltaico e idroelettrico raggiungiamo una capacità notevole al giorno, niente male».
Ma non è finita qui. Luminosità eccellente grazie alle ampie vetrate, rivestimenti in legno chiaro, open space di grandi dimensioni, aule con un’acustica ottimale, climatizzazione gestita in modo chirurgico, due piani a cui si accede attraverso ampi scaloni, direzione e uffici amministrativi al piano terra.
«Abbiamo 374 iscritti – spiega la direttrice dell’Its Academy Ester Iannis – , il 2
0% degli studenti arriva da fuori Friuli Venezia Giulia. Si entra dopo il conseguimento del diploma di scuola superiore, sono due gli anni in cui si sviluppano i corsi e 170 i futuri tecnici che in questi giorni sostengono gli esami finali. Il 94,5% dei ragazzi dell’Its trova un lavoro in tempi brevi».Meccatronica (5 corsi specifici), manutentore aeronautico, arredo e arredo navale e turismo sono gli indirizzi dell’Its, dove la collaborazione tra istruzione e mondo dell’industria è molto stretta.
Tanto che manager e tecnici specializzati di aziende grandi e piccole, dalla Danieli alle start up, vengono “reclutati”, per un certo numero di ore, con l’obiettivo di dare agli studenti insegnamenti specifici e altamente qualificanti.
«L’Its offre un’importante opportunità ai manager delle aziende – dice il direttore tecnico dell’istituto Michele Masone – che diventano formatori e che hanno l’occasione anche di valutare e testare i profili professionali che magari cercano in corso d’opera».
La contaminazione virtuosa, oltre che tra le persone, è anche dentro le aule, che si trasformano da luogo di apprendimento teorico a laboratorio senza che ci sia la necessità di spostarsi: integrazione totale, nessun muro, nessuna divisione.
Nei lunghi corridoi ci sono il laboratorio della fabbrica digitale complessa, l’automazione, le tecnologie additive, la prototipazione, la realtà virtuale, il making e la robotica, unico in Italia nel suo genere con 8 robot, alcuni dei quali collaborativi, cioè che possono lavorare e interagire con l’operatore.
«Possiamo contare su attrezzature di prim’ordine, le più innovative sul mercato – aggiunge Masone – per un valore di oltre 4,5 milioni di euro. Alcune macchine ci sono state donate, da Danieli, da Abb, da Siemens, da altri grandi gruppi. Altre siamo riusciti ad acquistarle grazie ai fondi dedicati del Pnrr».
Nel laboratorio della fabbrica digitale complessa si studia come rendere più efficiente dal punto di vista delle tempistiche, della logistica e dell’efficientamento energetico la fabbrica vera ed è una palestra ideale per automotive, farmaceutica e altri ambiti produttivi.
«Le macchine che troviamo all’Its – afferma ancora il direttore tecnico – sono progettate internamente. Abbiamo realizzato anche i kit per capire le logiche di automazione, molto utili per i giovani durante la didattica».
In una delle aule ci sono allineate le stampanti 3D, altra chicca di questa scuola.
Quella utilizzata per il design si avvale di 65 mila colori utilizzabili, tutto il pantone (il codice dei colori) è coperto.
Ma c’è anche la stampante 3D a polveri di nylon e raggio laser, grazie alla quale uno studente sta progettando una protesi da applicare alla gamba di una sua parente che ha problemi di mobilità.
Insomma il meglio della tecnologia e dell’innovazione, le cui applicazioni poi andranno a vantaggio delle imprese del territorio e non, visto che un terzo dei diplomati Its troverà impiego in aziende fuori dal Friuli Venezia Giulia.
Un serbatoio occupazionale prezioso per le aziende, considerata la carenza di figure altamente qualificate, che può garantire almeno 100, 150 giovani in più l’anno.Gli ex studenti, infatti, hanno trovato occupazione nelle principali realtà industriali: Abs, Danieli, Fantoni, Ferriere Nord, Freud, Friultech, Gortani, Gruppo Cividale, Icop, Imer, Maddalena, Pmp Promec, Rhoss, Sms Group, Solari, Beantech, Biofarma e tante altre, per la precisione 54 in tutta la regione. Un legame indissolubile, dunque, tra istruzione specializzata e manifattura per far crescere entrambe: l’Its Academy Udine vuole essere tutto questo. E molto di più. —
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