Economia – La crisi di Stellantis e il Covid hanno peggiorato la situazione, appello alla regione Lazio. Ma nessuno intende alzare bandiera bianca: c’è anzi l’obiettivo di passare dagli attuali circa 200 lavoratori a oltre 500 occupati, attraverso un piano strutturato e sostenibile
In merito al seguente articolo pubblicato ieri sulle nostre colonne – “Le Grange sta morendo nell’indifferenza generale”: chiusi già 28 negozi su 50 – da La Proprietà del Centro Commerciale Le Grange Emporikon S.r.l.n riceviamo e pubblichiamo.
La società ha acquisito il Centro Commerciale Le Grange in un contesto già gravemente compromesso sul piano economico-finanziario, ereditando una situazione gestionale complessa, segnata da una rilevante mole debitoria e da difficoltà diffuse nei rapporti con gli operatori commerciali. Fin dall’inizio, abbiamo affrontato questa sfida con responsabilità e visione, sostenendo importanti investimenti volti al risanamento e alla riqualificazione del complesso.
A peggiorare ulteriormente il quadro sono sopraggiunti fattori esterni rilevanti: la crisi del comparto automotive – in particolare la riorganizzazione dello stabilimento Stellantis di Cassino – ha inciso pesantemente sul potere d’acquisto delle famiglie del territorio, riducendo la capacità di spesa e la frequenza di visita al centro. A ciò si è aggiunto l’impatto duraturo della pandemia da Covid-19, che ha accelerato in modo irreversibile il ricorso all’e-commerce a discapito del commercio fisico, colpendo duramente l’intero settore dei centri commerciali.
Nonostante tali difficoltà, continuiamo a credere fermamente nelle potenzialità del Centro Le Grange e nel suo rilancio. È in questa prospettiva che abbiamo predisposto un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2 MW, accompagnato da un programma complessivo di efficientamento energetico che include l’ammodernamento delle centrali termiche. L’obiettivo è duplice: abbattere i costi energetici – una delle voci più pesanti della gestione – e promuovere un modello sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, a vantaggio dell’intero ecosistema commerciale.
Riteniamo però che, di fronte a una crisi così profonda e strutturale, anche le istituzioni debbano fare la propria parte. È per questo che rivolgiamo un appello alla Regione Lazio affinché si attivi con misure straordinarie di sostegno al commercio locale, indirettamente colpito dalla crisi del settore automotive.
Proponiamo l’istituzione urgente di un tavolo permanente di confronto con gli operatori e le associazioni del territorio, per affrontare in modo organico le difficoltà economiche e costruire un piano condiviso di rilancio e supporto all’occupazione.
Il Centro Le Grange, il più grande dell’intero comprensorio, è tornato oggi sotto la guida di una proprietà legata al territorio, dopo anni di gestione distanti dalla realtà locale. La famiglia imprenditoriale che ne detiene il controllo conosce e vive quotidianamente le sfide economiche del contesto e si sta impegnando con tutte le proprie forze per trasformare il centro in un’opportunità concreta di sviluppo, con l’obiettivo di passare dagli attuali circa 200 lavoratori a oltre 500 occupati, attraverso un piano strutturato e sostenibile.
Non ci sottraiamo al confronto, né alla trasparenza. Ma chiediamo rispetto per l’impegno che quotidianamente portiamo avanti con determinazione e responsabilità, con l’unico obiettivo di restituire al Centro Le Grange un ruolo centrale nel futuro economico e sociale del nostro territorio.
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