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Un’occasione per delineare il futuro delle relazioni economiche tra le Marche e il Giappone dopo la settimana dall’1 al 7 giugno dedicata alla regione, per l’Expo di Osaka 2025. È quanto offerto dal Convegno “Un ponte per il Giappone – Opportunità di Crescita dopo Expo 2025 Osaka”.

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Questo momento di incontro, strutturato come un vero e proprio workshop, si è svolto questo pomeriggio a Osimo, nella sede della Cristianpack srl, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Andrea Maria Antonini.

Due esigenze alla base del convegno: da un lato, presentare i positivi risultati e i dati salienti emersi dalla recente partecipazione della Regione Marche ad EXPO 2025 Osaka; dall’altro lato, discutere delle future iniziative da sviluppare in Giappone, ponendo le basi per una collaborazione sempre più proficua.

Il presidente Acquaroli, che ha preso la parola in conclusione, ha affermato: “”I riscontri ottenuti a Osaka sono stati molto positivi, soprattutto considerando che si tratta di un mercato non convenzionale per la nostra regione e, in generale, per l’Italia. Proprio per questo, riteniamo fondamentale accompagnare il processo di internazionalizzazione con la ricerca di nuove opportunità che possano offrire stabilità e prospettive di crescita alla manifattura marchigiana. La nostra è una manifattura di eccellenza, che non teme il confronto sulla qualità del prodotto. Siamo consapevoli del nostro valore, ma al tempo stesso sappiamo quanto sia importante intercettare nuovi mercati in grado di valorizzare le nostre caratteristiche produttive. Il nostro sistema si basa su un prodotto di fascia medio-alta, e per questo deve orientarsi verso mercati che esprimono esigenze e aspettative compatibili. In quest’ottica, il Giappone rappresenta non solo un’opportunità concreta, ma anche una porta di accesso ad altri contesti economici dinamici nell’area asiatica. C’è un riconoscimento crescente del Made in Italy e, nello specifico, del Made in Marche. Questo percorso di apertura internazionale è reso possibile grazie alla sinergia tra Camera di Commercio, Regione e ATIM, ICE, e altri soggetti che operano attivamente per individuare le occasioni più adatte alla nostra struttura produttiva. Solo così possiamo ottimizzare gli sforzi, evitare dispersioni di energia e rispondere in modo efficace alle sfide del mercato globale”.

In precedenza, dopo i saluti di Sandro Pergolesi, amministratore unico della Cristianpack srl che ha ospitato l’incontro, di Mario Vattani, commissario generale per l’Italia ad Expo 2025 Osaka, di Massimiliano Polacco, membro di Giunta e del Consiglio della Camera di Commercio delle Marche, e di Filippo Manara, console generale d’Italia a Osaka, è stato l’assessore Antonini, insieme con la dirigente regionale del Dipartimento Sviluppo economico ad avviare gli interventi, illustrando i buoni risultati per le Marche derivanti dall’esperienza nipponica.

“La Settimana di Osaka – ha spiegato Antonini – è stata un’iniziativa che ha contribuito a consolidare la presenza marchigiana in Giappone e oggi siamo qui a presentare un bilancio molto positivo”.

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Questi i numeri: 71 aziende presenti, comprese le 19 vincitrici del bando regionale, oltre 50 eventi distribuiti sia nel padiglione che nella città di Osaka e a Tokio, una mostra, coinvolti 13 istituzioni regionali, 12 università e istituti italiani e giapponesi, 3 scuole di secondo grado italiane, circa 300 studenti giapponesi, 6 chef marchigiani e 3 giapponesi.

 “Sono le stesse aziende a testimoniarne il valore – ha proseguito Antonini -. Ci aspettiamo che quanto abbiamo seminato con la missione in Giappone possa tradursi in risultati concreti e duraturi. Le imprese, che hanno saputo cogliere questa importante opportunità, hanno contribuito ad avviare un percorso virtuoso, finalizzato a rafforzare non solo le relazioni commerciali, ma anche i legami istituzionali, culturali e formativi. Quando si dialoga con il mercato orientale, è infatti fondamentale costruire relazioni solide e profonde tra le istituzioni, che rappresentano la base per lo sviluppo di nuove collaborazioni economiche. Abbiamo raccolto testimonianze dirette su progetti già in fase avanzata, sia sul fronte dell’export che dell’incoming, a conferma che il modello adottato è efficace e replicabile. Se riusciremo ogni anno, attraverso un’azione strutturata di internazionalizzazione, a coinvolgere le imprese in iniziative simili, a investire con una visione strategica e a ottenere risultati tangibili anche nel breve periodo, allora potremo affermare con certezza di aver imboccato la strada giusta per il futuro del nostro sistema produttivo”.

Sono poi intervenuti in collegamento Francesco Paolo Cannito, primo consigliere dell’Ufficio Affari Economici e Commerciali dell’Ambasciata Generale d’Italia a Tokyo”;  Davide Fantoni, segretario generale della Camera di Commercio Italiana in Giappone con un contributo video sull’importanza di dare continuità nella comunicazione del Brand Marche, sulla progettazione di un incoming nel settore agroalimentare e sugli sviluppi per il settore moda; Francesco Ukon, docente di Fashion Business alla Doshisha University Business School (Kyoto) con un video centrato sul rafforzamento della collaborazione con gli istituti di Design e il contributo della nascente Associazione dei Marchigiani nel mondo in Giappone.

 



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