Le donazioni agli Enti del Terzo Settore garantiscono dei vantaggi fiscali sia alle persone fisiche che alle imprese: le erogazioni liberali, infatti, riducono l’imposta da versare
Oltre ad essere la linfa vitale di molti Enti del Terzo settore, le donazioni rappresentano anche la strada per ottenere importanti agevolazioni sulle imposte da versare.
E la leva fiscale è un aspetto da non sottovalutare quando si passano a rassegna tutti i vantaggi che derivano dal sostegno alle attività di associazioni e altri enti che operano nel settore.
Conoscere le regole è il primo passo per veicolarle anche a chi ha intenzione di effettuare erogazioni liberali: in altre parole il Fisco può fare la differenza.
Detrazione o deduzione per le donazioni agli ETS
Sintetizzando in maniera estrema, le donazioni riducono le imposte da versare. Le somme erogate agli ETS, infatti, danno diritto a uno sconto fiscale che si può calcolare seguendo due meccanismi diversi:
- quello della detrazione che riduce direttamente l’imposta da versare calcolata sulla base imponibile;
- quello della deduzione che, invece, riduce la base imponibile su cui viene calcolata l’imposta.
L’agevolazione, che riguarda sia le liberalità in denaro che quelle in natura, è regolata dall’articolo 83 del Codice del Terzo settore.
Sostenere gli enti che operano nel panorama associativo, incluse le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società, può essere garanzia di benefici fiscali per un’ampia platea di soggetti composta da persone fisiche, enti e società.
I vantaggi sono garantiti anche per le erogazioni effettuate nei confronti delle ONLUS ma solo fino al loro pensionamento previsto per il prossimo anno, con l’entrata in vigore della riforma fiscale del Terzo settore.
Donazioni agli ETS, come funziona la detrazione e la deduzione
I soggetti privati che effettuano donazioni possono scegliere tra le due opzioni:
- una detrazione d’imposta pari al 30 per cento, 35 per cento nel caso delle organizzazioni di volontariato, fino a un massimo di 30.000 euro, se il pagamento è stato effettuato con mezzi tracciabili;
- una deduzione nel limite del 10 per cento del reddito complessivo dichiarato.
È bene sapere che l’ultima parola spetta sempre al contribuente: chi ha effettuato la donazione può scegliere tra le due forme di beneficio, anche quando nell’elaborazione della precompilata l’Agenzia delle Entrate ha già indicato la via che appare più vantaggiosa.
Per enti e società la strada è obbligata: chi effettua donazioni può accedere alla deduzione dal reddito complessivo netto nel limite del 10 per cento del reddito complessivo dichiarato.
In caso di eccedenza, è possibile recuperare lo “sconto fiscale” nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, fino a concorrenza del suo ammontare.
Detrazione e deduzione per le donazioni agli ETS: alcune regole da ricordare
Perché siano garantiti i vantaggi fiscali, gli ETS devono utilizzare le donazioni per lo svolgimento dell’attività statutaria “ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”, si legge nel Codice.
Infine, è bene ricordare che la detrazione o deduzione per le erogazioni liberali è un’agevolazione di tipo esclusivo: sulle stesse donazioni non è possibile accedere a benefici simili.
Sebbene non siano gli enti del Terzo settore a beneficiare direttamente delle agevolazioni fiscali, organizzazioni e associazioni sono coinvolte in prima linea in questo meccanismo.
Conoscere e comunicare la possibilità di ottenere dei benefici sulle imposte da versare può essere, quindi, determinante nella relazione con persone fisiche, enti e società che valutano la scelta di effettuare una donazione.
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