Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

“I fondi ci sono, utilizziamoli al meglio”


Tutela e valorizzazione del sistema industriale locale, della nautica e della navalmeccanica; crescita della base associativa; rafforzamento del settore agroalimentare; sviluppo di reti d’impresa e consorzi.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Sono le quattro priorità che Confapi Taranto si è data per il futuro. L’occasione, per annunciare le future linee programmatiche della confederazione delle piccole e medie industrie private, è stata l’assemblea dei soci. Riuniti sulla terrazza del Blue Bay, con il sottofondo del rifrangersi del mare sugli scogli, i soci hanno dato il via libera all’approvazione del bilancio 2024 che si chiude con un avanzo di gestione pari a 52mila 585 euro e 88 centesimi e che rappresenta, come ha spiegato Fabio Greco, presidente Confapi Taranto, «una inversione di tendenza significativa rispetto agli esercizi precedenti i quali hanno registrato perdite ricorrenti».

Ma l’assemblea dei soci è stata anche l’occasione per tracciare le linee future di sviluppo associativo e lo si è fatto (con l’ausilio del prof. Eustacchio Cardinale, di Giuseppe Funaro, dell’avv. Enzo Sapia e della dott.ssa Claudia Sangirardi) parlando di  risanamento e sviluppo tarantino delle imprese attraverso l’innovazione, la sostenibilità e le opportunità per le pmi come, ad esempio, i bandi Pia e MiniPia emessi dalla Regione Puglia attraverso Puglia Sviluppo.

A scandire i tempi degli interventi è stato il presidente Confapi Taranto, Fabio Greco fresco di nomina nella giunta nazionale di Unionmeccanica con delega alla cantieristica navale e alla siderurgia «un onore per me, un risultato che dimostra il buon lavoro fatto fino ad oggi».

Greco, la cantieristica navale potrebbe essere una valida alternativa alla monocultura dell’acciaio?

«Noi abbiamo la possibilità di diversificare la produzione di questa città a 360 gradi perché non c’è solo la cantieristica, c’è l’offshore, Eni, fotovoltaico e, mi lasci dire, anche la siderurgia purché sia green. Ovviamente dobbiamo capire bene cosa si intende per green e cosa per decarbonizzazione perché se non comprendiamo questi due fattori non arriveremo mai a sintesi».

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Stasera si parlerà di due bandi regionali: Pia e MiniPia tra l’altro freschi di presentazione in Camera di commercio e nel corso della quale è stato fatto notare che a fronte della presenza di numerosi strumenti finanziari a disposizione c’è poca risposta da parte delle imprese. Secondo lei perché?

«Perchè Taranto è in crisi. Gli imprenditori sono in crisi. Perché dipendiamo da una monocultura, quella dell’acciaio, che ha creato i problemi con i quali ci confrontiamo quotidianamente. Se non si riesce ad accedere ai finanziamenti è perché le aziende sono in difficoltà. Per questo stasera oltre che di Pia e MiniPia parleremo di ristrutturazione aziendale perché grazie ai finanziamenti le aziende possono accedervi e riprendere il suo cammino cercando di riconvertirsi diversificando il proprio ambito di intervento».

Magari puntando di più sulle esportazioni delle nostre eccellenze?

«Indubbiamente sì. Come Confapi abbiamo costituito la Confapi service per rafforzare l’internazionalizzazione delle nostre produzioni».

Quando parla di riconversione pensa che anche le imprese dell’indotto ex Ilva, vista la crisi dello stabilimento, debbano pensare di avviarsi su questa strada?

«Le imprese dell’indotto ex Ilva non hanno bisogno di riconvertirsi perché sono uniche nel loro genere. Il governo deve mantenere le sue promesse».

Si riferisce al progetto di acciaio green alimentato con i forni elettrici e il Dri?

«Senza entrare nello specifico del Dri e della nave rigassificatrice, l’opportunità, grazie ai fondi previsti dal riarmo, di produrre acciaio green c’è. Bisogna fare sintesi e portare a termine un’operazione che dura da troppi anni».

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Senta Greco, secondo lei gli enti locali, il prossimo 31 luglio, devono firmare l’Accordo di programma interistituzionale?

«Non entro nel merito della politica e di quelle che sono le sue dinamiche. Dico solo che è giusto ed è corretto da parte del governo considerare le posizioni della cittadinanza e di Regione, Provincia e Comuni di Taranto e Statte. Ma se continuiamo su questa strada senza fare sintesi penso che staremo sempre a parlare perché non andrà mai bene nulla. Vogliamo lo stabilimento siderurgico? Sì. Lo vogliamo ridimensionato? Sì ma dobbiamo dare l’opportunità agli operai, esterni e interni e dell’indotto di poter avere altre opportunità di lavoro che potrebbero essere infinite vista la mole di fondi che sta arrivando. A proposito dei forni elettrici vorrei fare un’altra considerazione».

Prego.

«Si parla di 78 milioni di euro destinati all’eolico offshore per la produzione di 133 torri. Bene, calcoli alla mano, con 20 torri possiamo alimentare i forni elettrici. Di questo, però, non sento parlare. Leggevo che si può fare l’acciaio con la plastica. Bene, facciamolo. Non continuiamo a parlare. Se si può fare, facciamolo. Non possiamo più aspettare».

Confapi si è occupata anche di cultura. Un modo per allargare gli orizzonti della confederazione?

«Si abbiamo costituito il Fondo Confapi turismo e cultura. Abbiamo lanciato due bandi da 15mila euro l’uno. Somme tutte stanziate in base alle richieste che sono arrivate e ad una gara pubblica interna a Confapi. Le iniziative finanziate (Tawave 2005, Carosino beer fest, Taranto swing festival, Taranto opera festival giusto per citarne alcune, ndc) sono andate tutte a buon fine. E di questo siamo orgogliosi».

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!