Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo DDL con misure per il settore agricolo
Dal sostegno agli investimenti strutturali e lo sviluppo delle filiere produttive nel settore agricolo alle agevolazioni per i giovani imprenditori.
Il nuovo DDL Coltiva Italia ha ricevuto oggi l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento stanzia oltre un miliardo di euro per l’attuazione di una serie di provvedimenti a sostegno del settore agricolo.
DDL Coltiva Italia approvato in CdM: le novità in arrivo per l’agricoltura
Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 24 luglio ha approvato con procedura d’urgenza, su proposta del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, un disegno di legge che introduce misure di consolidamento e sviluppo del settore agricolo.
Si tratta di un intervento normativo che prevede una serie di importanti novità per il settore, dal rafforzamento del sistema agricolo alle agevolazioni per l’imprenditoria giovanile e femminile.
Per l’attuazione delle novità è stato previsto uno stanziamento di risorse da oltre un miliardo di euro. Risorse che dovrebbero essere investite già da marzo 2026 secondo il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
“Sul provvedimento abbiamo richiesto l’urgenza che stimiamo ci consentirà di dimezzare i tempi di approvazione. La previsione, formulata insieme al Ministro Foti, è di arrivare a investire le prime risorse a partire da marzo 2026 per registrare un impatto a partire dai tre anni successivi.”
Come si legge nel comunicato stampa del Governo rilasciato a margine della riunione del CdM, il DDL prevede una serie di interventi tra cui:
- rafforzare il sistema agricolo, sostenendo gli investimenti strutturali e lo sviluppo delle filiere produttive con interventi volti al miglioramento dell’integrazione tra industrie agroalimentari e imprese agricole nella filiera del frumento;
- incrementare la produzione di carne bovina da allevamenti situati sul territorio nazionale;
- valorizzare i contratti di filiera nel comparto zootecnico;
- incentivare l’imprenditoria giovanile e femminile nel settore agricolo;
- sostenere le imprese del settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, con interventi volti a fronteggiare le crisi economiche dovute a fitopatie ed epizoozie e contenere i danni indiretti derivanti dalla diffusione della peste suina africana (PSA);
- agevolare l’accesso delle giovani generazioni ai terreni agricoli di proprietà dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA);
- dettare princìpi e criteri generali per il recupero di terreni abbandonati e silenti, al fine di incrementare la produzione agricola nazionale, rafforzare le filiere agroalimentari locali e preservare le aree interne da fenomeni di spopolamento;
- sostenere la ricerca e l’innovazione nel settore agricolo, sviluppare l’innovazione tecnologica in agricoltura, integrare la digitalizzazione del sistema agroalimentare e sviluppare sistemi di intelligenza artificiale a supporto delle aziende agricole sperimentali;
- semplificare gli adempimenti a carico degli operatori di settore (tra cui quello viticolo e ovaiolo), e valorizzare la produzione dell’olio vergine d’oliva;
- semplificare i procedimenti amministrativi di competenza del Ministero.
Sul ricambio generazionale, ha precisato il Ministro, si tratta di un:
“investimento che riteniamo strategico. Per dare la possibilità ai giovani e alle donne di poter svolgere l’attività agricola, se ritengono opportuno farlo, interveniamo con una facilitazione nei rapporti con gli istituti bancari per l’accesso al credito, che è un elemento fondamentale, ma insieme a questo anche mettendo a disposizione terre ai giovani in comodato d’uso gratuito per 10 anni che possano quindi mettere in condizione di avere anche un mezzo di produzione come la terra tecnicamente evidentemente indispensabile o quasi per la produzione agricola.”
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