Camera Nazionale della Moda Italiana CNMI
Sustainable Fashion Awards: moda protagonista di un cambiamento responsabile a Milano, 27 settembre 2025 – Teatro alla Scala
Finalmente sotto i riflettori la moda sostenibile
Il CNMI Sustainable Fashion Awards, promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, si conferma come appuntamento imperdibile ai vertici della Milano Fashion Week. La cerimonia – in programma sabato 27 settembre 2025 al prestigioso Teatro alla Scala – si configura come un palcoscenico di grande risonanza, nel cuore della settimana più importante per l’hi‑fashion globale. Un momento chiamato a premiare l’impegno ambientale, sociale e culturale delle aziende e dei talenti emergenti, con dieci ambiti riconoscimenti che spaziano dalla climate action alla circular economy, senza dimenticare diversità, inclusione, artigianato e valorizzazione del capitale umano.
Dieci premi, un solo grande obiettivo
L’offerta degli award è strutturata su dieci categorie tematiche: si premia infatti l’eccellenza nel craft, nell’educazione, nell’innovazione climatica e nella tutela della biodiversità, insieme a iniziative di forte impatto sociale e inclusivo. Spiccano riconoscimenti dedicati a designer emergenti, visionari e groundbreaker, il cui operato è valutato da una giuria indipendente. Tra i finalisti del premio “Emerging Designer” figurano Galib Gassanoff (Institution), il brand colombiano Sake e Simon Cracker, marchio italiano in forte ascesa.
Moda italiana: tra eccellenza e necessità di accelerazione
Nonostante l’Italia sia tra i leader mondiali per qualità, artigianato e Made in Italy, il sistema moda nazionale sconta un significativo ritardo nella transizione verso la sostenibilità: circa otto anni, riporta l’ultima edizione del Just Fashion Transition 2024, che secondo pambianconews.com stima necessità d’investimenti pari a 24,7 mld€ entro il 2030 per colmare il gap . In tale contesto, gli Awards offrono un’opportunità concreta di stimolo e riconoscimento per chi lavora a favore dell’innovazione green.
Un mercato in fermento: i numeri dell’eco‑fashion
La moda sostenibile a livello globale vive una fase di forte crescita. Secondo Exactitude Consultancy, il mercato americano ha raggiunto quota 7,8 mld USD nel 2023, con un tasso annuo composto del 20% e proiezioni che lo porteranno a 27,95 mld USD entro il 2030. Secondo Business Research Insights, la valutazione stimata per il 2024 è di 9,22 mld USD, con previsioni di crescita fino a 20,84 mld USD entro il 2033 e un CAGR di quasi il 9,5%. In Europa la spinta è molto evidente, grazie a politiche, regolamentazioni e consumatori sempre più responsabili.
Guardando al contesto italiano, un’indagine di Altroconsumo rileva che il 60% degli italiani considera insostenibile un brand poco attento ai temi ambientali e sociali e ritiene che la responsabilità debba essere dell’azienda stessa. Inoltre, secondo Digital4.biz, il 70% degli italiani ha acquistato almeno un capo di seconda mano nel 2024 (con un incremento di +19% rispetto al 2023), confermando l’ascesa della circular fashion. Gli ostacoli principali restano il costo per l’86% del target e la difficoltà di garantire trasparenza.
Il ruolo chiave delle certificazioni e dell’innovazione
Un elemento fondamentale per guidare questa svolta è la trasparenza certificata. Alcune realtà, come ICEA o GOTS, garantiscono filiere controllate, mentre l’Ecolabel UE, adottata su scala comunitaria, ne attesta l’impegno ambientale.
Fondamentale sarà anche il ruolo delle tecnologie digitali e green: intelligenza artificiale nel sorting, tinture a basso consumo idrico, produzione on‑demand. Secondo il white‑paper di Lectra, il mercato della moda sostenibile avrà un trend in crescita fino al 2027.
Il CNMI Sustainable Fashion Awards: perché conta
Gli Awards non sono solo un evento celebrativo, ma un vero e proprio catalizzatore di cambiamento. Il coinvolgimento di sponsor di rilievo, come il Ministero degli Affari Esteri, il Comune di Milano e la presenza di finalisti da tutto il mondo sottolineano la volontà di CNMI di fare della sostenibilità un’adozione strutturale.
“La moda italiana non molla sulla sostenibilità e torna a mettere in scena l’unico vero riconoscimento della moda green al mondo. L’evento sarà l’occasione per raccontare le storie di piccole aziende e di grandi brand. Abbiamo scelto la Scala perché è il simbolo di Milano e la città è il centro del sistema moda italiano”, commenta Carlo Capasa, presidente della CNMI.
Il format, ispirato ai Green Carpet Fashion Awards dimostra una visione lungimirante: guardare all’eco‑fashion non come a un trend passeggero, ma come a una leva strategica per ampliare il valore competitivo e reputazionale del Made in Italy. Il CNMI Sustainable Fashion Awards non consegna solo premi, ma segnali. Indica una strada, sollecita comportamenti e crea un’agenda di sostenibilità che attende ora una prova concreta: il futuro, sia climatico che di brand reputation, dipende anche da queste scelte.
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