“La presidente Meloni continua a ripetere che in Italia l’occupazione cresce, ma il Paese reale racconta un’altra storia: siamo dentro una crisi industriale senza precedenti”.
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“La presidente Meloni continua a ripetere che in Italia l’occupazione cresce, ma il Paese reale racconta un’altra storia: siamo dentro una crisi industriale senza precedenti”. A denunciarlo è il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, intervenendo sull’ennesimo caso di dismissione industriale che mette a rischio centinaia di posti di lavoro e colpisce territori strategici per il tessuto produttivo nazionale.
Secondo Magni, sono oltre 120.000 i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale, con decine di tavoli aperti presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso. Una delle situazioni più gravi riguarda la Riello, storica azienda italiana specializzata in sistemi di riscaldamento, con 1.300 dipendenti in Europa, di cui circa 600 in Italia, distribuiti tra Verona, Lecco e Treviso.
Crisi Riello: 150 lavoratori a rischio a Lecco. Magni: “Servono garanzie e una strategia industriale per la transizione ecologica”
A preoccupare in particolare è il futuro dello stabilimento di Lecco, dove sono impiegati 150 addetti nel comparto ricerca e sviluppo, ritenuto strategico per il futuro del gruppo. La proprietà statunitense, la multinazionale Carrier, ha avviato due mesi fa il processo di cessione della Riello, incaricando un pool di consulenti per la predisposizione della data room finanziaria e un advisor per la ricerca di potenziali acquirenti. Inizialmente prevista per luglio, l’operazione è ora rimandata alla fine del 2025.
Durante un recente incontro al MIMIT, la direzione aziendale ha confermato l’intenzione di seguire una strategia “stand alone”, ovvero di gestione indipendente, fuori da un contesto di gruppo industriale più ampio, suscitando ulteriori timori tra lavoratori e sindacati.
“Da due anni la produzione industriale è in calo e assistiamo a una vera e propria fuga di aziende dall’Italia, in particolare delle multinazionali straniere”, ha sottolineato Magni. “Il caso Riello è emblematico delle difficoltà che vive il comparto termoidraulico italiano, ancora troppo legato a tecnologie obsolete e ai combustibili fossili, e in ritardo nell’adeguarsi alla transizione energetica”.
Per questo il senatore AVS ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Urso, chiedendo un intervento concreto per la salvaguardia dell’occupazione e una strategia industriale nazionale capace di accompagnare imprese e territori nella sfida della transizione ecologica.
“Non possiamo permettere che lavoratori e aziende vengano lasciati soli davanti a cambiamenti epocali”, ha concluso Magni. “Serve un piano di politica industriale che dia certezze, investa nell’innovazione e sostenga i settori strategici come quello dell’efficienza energetica”.
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