A Milano nasce lo SmartCityLab, laboratorio urbano da 2.000 mq per la sperimentazione di tecnologie smart, modelli ESG e servizi digitali pubblici, con focus su edilizia sostenibile, mobilità intelligente e AI applicata all’urban design.
Milano inaugura lo SmartCityLab: il laboratorio dove si progetta la città del futuro
Nel cuore del distretto sud di Milano, su un’ex area industriale di via Ripamonti 88, sorge lo SmartCityLab Milano, un ecosistema urbano di oltre 2.000 mq che fonde tecnologia, sostenibilità e inclusione.
Inaugurato il 23 luglio 2025, il progetto è il frutto di un Accordo di Programma tra Comune di Milano, Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Invitalia, con un investimento pubblico di 5 milioni di euro. La gestione è affidata a un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese guidato da PwC Italia, affiancata da realtà esperte in innovazione digitale, urban design, sostenibilità ambientale e citizen experience.
Lo SmartCityLab è molto più di uno spazio espositivo o un coworking: è un acceleratore urbano integrato, progettato per facilitare la sperimentazione di tecnologie emergenti, modelli imprenditoriali ESG e servizi pubblici digitali.
La struttura ospita un Tech Aggregator per testare soluzioni smart in ambito urbano, sale formazione, coworking, un auditorium da 100 posti e due rooftop attrezzati per eventi e confronti pubblici.
Il tutto è racchiuso in un edificio ad alta efficienza energetica, dotato di sistemi geotermici, pannelli fotovoltaici, pareti verdi e tecnologie per il recupero idrico.
Un ecosistema multidisciplinare per la trasformazione urbana
La gestione del Lab ruota attorno a quattro piattaforme tematiche sviluppate dai partner del progetto. PwC guida l’Innovation Strategy & Venture Clienting, creando ponti tra startup e realtà pubbliche e private per la sperimentazione di soluzioni scalabili. Lhub/Underdogs cura la piattaforma Citizen Experience, ideando interfacce digitali accessibili e intuitive per migliorare il rapporto tra cittadini e servizi. LifeGate e LifeGate Way animano l’ambito della Social Innovation, promuovendo imprenditoria sostenibile e cultura dell’impatto. Infine, Designtech coordina Urban Design & Art, fondendo arte, design e AI per ripensare lo spazio pubblico in chiave estetico-funzionale.
A supporto dell’infrastruttura digitale del Lab c’è Webgenesys, system integrator nazionale che assicura l’interoperabilità tra le piattaforme tecnologiche del progetto.
“Human + AI”: accelerare il futuro, insieme
Tra le prime iniziative dello SmartCityLab spicca Human + AI, un programma di accelerazione equity-free rivolto a startup e team imprenditoriali che sviluppano soluzioni per la città intelligente.
L’obiettivo? Far emergere idee innovative nei campi di mobilità, energia, edilizia sostenibile, dati pubblici e economia circolare.
Il percorso – in partenza il 20 ottobre 2025 – offre tre mesi di formazione, mentorship e supporto alla validazione del modello di business, con un Demo Day conclusivo il 29 gennaio 2026.
Un modello replicabile di innovazione urbana
“Lo SmartCityLab è il simbolo di una nuova visione per Milano: una città che non solo ospita l’innovazione, ma la co-progetta con chi la vive”, ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala durante l’inaugurazione. Il Lab si presenta infatti come una piattaforma pubblica aperta, replicabile in altri contesti urbani, dove l’innovazione è intesa non solo come avanzamento tecnologico, ma come leva per generare valore condiviso, impatto ambientale positivo e coesione sociale.
L’assessora Cappello ha sottolineato la profonda connessione con il territorio milanese: “È stato un percorso lungo e non semplice, ma oggi finalmente inauguriamo uno spazio che sarà un luogo aperto, dinamico, capace di creare innovazione. Lo SmartCityLab sarà infatti un incubatore di imprese specializzate in progetti innovativi per rendere le nostre città più intelligenti, sostenibili e inclusive”.
Con il lancio dello SmartCityLab, Milano consolida il suo ruolo di laboratorio metropolitano d’avanguardia, pronto ad affrontare le sfide globali – ambientali, demografiche, infrastrutturali – con strumenti concreti e una visione inclusiva del progresso.
Fonte: Comune di Milano
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