TARANTO – Cambia il lessico dello sviluppo a Taranto: nella sede camerale del capoluogo ionico sono stati presentati i primi tre bandi finanziati dal Just Transition Fund (JTF), strumento europeo pensato per accompagnare le aree più esposte alle conseguenze della transizione ecologica. La provincia di Taranto è destinataria di 802 milioni di euro, risorse che la Regione Puglia ha iniziato a rendere operative con gli avvisi PIA, MiniPIA e Reti per Taranto, rivolti al sistema imprenditoriale locale.
L’annuncio è arrivato nel corso di un incontro pubblico tenuto presso la Camera di Commercio di Taranto-Brindisi, alla presenza del presidente regionale Michele Emiliano e di numerosi stakeholder. Le misure sono pensate per sostenere il tessuto produttivo in un contesto segnato da decenni di crisi industriali, con l’obiettivo di imprimere una svolta concreta alla struttura economica locale, oggi ancora legata alla grande industria pesante.
Nel dettaglio, il Programma Integrato di Agevolazioni (PIA Taranto) è rivolto a medie imprese, micro e piccole imprese con requisiti di bilancio e start-up innovative. Il sostegno riguarda progetti complessi – con spese ammissibili da almeno un milione di euro – che integrino attività di ricerca, innovazione, investimenti produttivi, formazione, consulenze e tutela ambientale. Le percentuali di contributo a fondo perduto variano dal 35% al 70% a seconda della dimensione aziendale e della tipologia di intervento.
Più accessibile per dimensioni e requisiti l’avviso MiniPIA, destinato esclusivamente a micro e piccole imprese nei settori manifatturiero e dei servizi. Finanziabili la creazione o l’ampliamento di impianti, la diversificazione della produzione e il miglioramento dei processi. Le domande devono prevedere un investimento tra i 30mila e i 5 milioni di euro e potranno beneficiare di contributi fino al 65%.
Terza misura presentata è “Reti per Taranto”, che sarà attiva da settembre e si rivolge a partenariati tra imprese e organismi di ricerca. L’obiettivo è sostenere progetti collaborativi nei settori della manifattura sostenibile, della salute e ambiente, e della creatività digitale. I progetti potranno accedere a un finanziamento compreso tra i 300mila euro e i 2 milioni.
Il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Cesareo, ha sottolineato il valore simbolico e operativo dell’iniziativa, ricordando come la provincia abbia pagato un prezzo alto in termini di crisi e dissesti: “Oggi questo vuole essere un appello a noi stessi, con la vostra partecipazione stiamo testimoniando il cambiamento”. La Camera, ha aggiunto, ha già attivato uno sportello dedicato insieme a Puglia Sviluppo e sta definendo un protocollo con la Casa del Made in Italy per rafforzare il supporto a imprese e professionisti.
Le domande per i bandi PIA e MiniPIA sono già attive dal 5 luglio 2025 sulla piattaforma Sistema Puglia. L’erogazione delle agevolazioni è affidata alla Sezione Competitività della Regione. Resta ora da verificare la capacità del territorio di cogliere queste opportunità in modo strutturale, per non trasformare l’ennesimo piano di sostegno in una stagione isolata.
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