Tesla registra il peggior calo degli utili dell’ultimo decennio

Gli utili del secondo trimestre di Tesla hanno segnalato che l’azienda continua ad attraversare un periodo difficile, con ricavi e utili per azione rettificati inferiori alle stime medie di Wall Street. Il fatturato è stato di 22,5 miliardi di dollari, in calo di circa il 12% su base annua, il calo più netto in almeno un decennio.

L’utile per azione rettificato è stato di 40 centesimi, in calo rispetto ai 52 centesimi di un anno fa. In media, gli analisti avevano previsto un fatturato compreso tra 22,62 e 22,64 miliardi di dollari e un utile per azione rettificato compreso tra 0,41 e 0,42 dollari per azione, con Tesla al di sotto del punto medio per entrambi.

Il calo percentuale a due cifre del fatturato di Tesla è stato attribuito principalmente alla persistente diminuzione delle consegne di veicoli. Il miglioramento delle implementazioni di sistemi di accumulo di energia e la nuova offerta di servizi hanno fornito piccole compensazioni, ma non sono riusciti a compensare il calo delle vendite di auto e la persistente concorrenza sui prezzi nel settore dei veicoli elettrici.

Anche l’utile operativo è diminuito significativamente, attestandosi a 923 milioni di dollari, al di sotto delle stime di consenso di 1,23 miliardi di dollari. L’utile netto è diminuito su base annua a causa della continua contrazione dei margini, influenzata dalla riduzione dei prezzi medi di vendita, dall’aumento dei costi delle materie prime e dalle difficoltà del commercio globale.

Tesla aveva precedentemente registrato consegne di oltre 384.000 veicoli nel trimestre, con un calo di oltre il 13% rispetto all’anno precedente, mentre la produzione si è mantenuta stabile a poco più di 410.000 veicoli. Questo segna il secondo trimestre consecutivo di consegne in calo rispetto all’anno precedente.

Wall Street aveva iniziato la settimana degli utili con aspettative tiepide, citando il calo delle vendite, la compressione dei margini e l’aumento della spesa in ricerca e sviluppo come fattori che frenavano le prospettive a breve termine. Sebbene i risultati di Tesla siano stati leggermente inferiori alle previsioni, le azioni hanno registrato solo un modesto rialzo nelle contrattazioni after-hours, poiché gli investitori si sono concentrati sulle ambizioni a lungo termine dell’azienda piuttosto che sulle attuali difficoltà di vendita.

Robotaxi, intelligenza artificiale e un nuovo modello accessibile

I vertici di Tesla hanno sfruttato la pubblicazione dei risultati finanziari per riaffermare la propria svolta verso le tecnologie di nuova generazione. Il CEO Elon Musk ha sottolineato il lancio del primo servizio pilota di Robotaxi di Tesla ad Austin, oltre a vaghe dichiarazioni relative allo sviluppo in corso di un modello Tesla “più economico”, di cui si vociferava da tempo.

Musk ha segnalato che, in un contesto di concorrenza automobilistica più agguerrita, la strategia di Tesla si concentra sempre più su innovazioni in termini di autonomia, intelligenza artificiale e soluzioni energetiche come pilastri per la crescita futura.

Molte sfide continuano a gravare su Tesla, tra cui la scadenza dei crediti d’imposta statunitensi per i veicoli elettrici nell’ottobre 2025, le controversie commerciali e i dazi in corso che incidono sui costi e sull’offerta globale, e l’intensificarsi della concorrenza da parte di case automobilistiche affermate e marchi cinesi di veicoli elettrici. Più in generale, il marchio ha crescenti problemi di reputazione associati a Musk e al suo sostegno al presidente Donald Trump, anche dopo un litigio tra i due che ha coinciso con aspre critiche reciproche.

Durante il breve ruolo di Musk a supporto dell’amministrazione, i suoi tentativi, a volte riusciti, di tagliare la spesa pubblica hanno suscitato l’ira di gran parte della tradizionale base clienti di Tesla, con posizioni ambientaliste e di sinistra. Altri investitori hanno affermato di auspicare che questa distrazione svanisse.

L’articolo originale è su Fortune.com