Confcommercio Puglia, Filcams Cgil Puglia, Fisascat Cisl Puglia e UilTucs Puglia sono pronte per la sottoscrizione di un accordo quadro volto alla costituzione del Patto per il Lavoro nel Terziario e Turismo in Puglia, un atto di responsabilità e di coesione tra parti sociali per la tutela del lavoro di qualità, della contrattazione collettiva genuina e della concorrenza leale tra imprese.
Il patto nasce in un contesto segnato dalla crescente diffusione del dumping contrattuale, ovvero la proliferazione di contratti collettivi sottoscritti da sigle prive di effettiva rappresentatività, che erodono tutele e salari nel tentativo di conquistare imprese mediante un abbattimento del costo del lavoro. Uno scenario denunciato anche da Fipe-Confcommercio nella seconda edizione del “Manuale sul dumping contrattuale nei pubblici esercizi”, che è stato presentato il 22 luglio 2025 al Cnel, in un evento nazionale dedicato a imprese, istituzioni e organizzazioni sindacali.
Secondo lo studio, il Ccnl Fipe (cod. H05Y), sottoscritto da Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs, copre il 92,55 per cento dei lavoratori del settore, mentre gli altri contratti si attestano a percentuali residuali, spesso inferiori allo 0,1 per cento. Il divario retributivo tra i contratti rappresentativi e quelli “pirata” può superare i 4.600 euro annui per un barman, fino ad arrivare a 8.500 euro annui per apprendisti, con minori tutele anche su mensilità aggiuntive, ferie, comporto e orario di lavoro.
Il fenomeno è stato oggetto di ampia discussione anche all’interno del Cnel, dove il presidente di Confcommercio Puglia, Vito D’Ingeo, consigliere del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e componente della Commissione Informazione presieduta da Michele Tiraboschi, ha sostenuto la necessità di un impegno nazionale e territoriale per la trasparenza contrattuale e il rafforzamento della rappresentanza. In più sedi D’Ingeo ha evidenziato il rischio sistemico rappresentato dal dumping, che mina la qualità del lavoro e la leale concorrenza tra imprese ed evidenziato anche il lavoro del Cnel in termini di trasparenza del codice contratto, fino ad inserirlo in tutti i documenti obbligatori (cedolino paga, comunicazione di assunzione).
In occasione della recente presentazione dell’Avviso Regionale sul Welfare Aziendale, finanziato dal Programma Fesr-Fse+ 2021–2027, D’Ingeo ha inoltre sottolineato il ruolo strategico della bilateralità nella promozione del benessere aziendale e nella lotta al dumping contrattuale: “Il benessere nei luoghi di lavoro e la contrattazione di qualità sono strumenti di competitività e giustizia sociale – ha dichiarato – e gli enti bilaterali sono il presidio naturale per garantire legalità e rappresentanza reale”.
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