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al via rilancio con l’Epr


Si apre un nuovo capitolo per la moda italiana, uno dei settori trainanti dell’economia nazionale. Il 22 luglio, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), si è tenuta un’importante riunione del tavolo nazionale per la moda, che ha visto la partecipazione delle principali organizzazioni del settore. L’incontro ha delineato strategie e decisioni cruciali per il rilancio del comparto, ponendo al centro del dibattito temi come innovazione, occupazione e misure di sostegno, inclusa la destinazione dei 250 milioni di euro già stanziati per l’industria della moda.

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Foto di S O C I A L . C U T su Unsplash.

Urgenza della responsabilità estesa del produttore (Epr)

Tra i punti salienti discussi, grande attenzione è stata riservata alla responsabilità estesa del produttore (Epr) nel settore tessile. Questa regolamentazione, la cui implementazione è molto attesa, è considerata una leva fondamentale per spingere il settore verso pratiche più sostenibili, promuovendo in maniera incisiva il riuso, il riciclo e l’ecodesign dei prodotti. Si guarda con favore all’attenzione positiva riservata al decreto attuativo su questo tema, un segnale che indica la volontà politica di accelerare un processo cruciale per il futuro della moda.

Moda italiana: decreto attuativo dell’Epr è passo atteso

L’attesissimo decreto attuativo del Mase sulla responsabilità estesa del produttore dovrebbe vedere presto la luce, dopo la chiusura della consultazione pubblica lo scorso maggio. Questo decreto è stato a lungo desiderato dagli operatori del settore, che ne riconoscono il potenziale rivoluzionario. Tuttavia ci sono aspetti che potrebbero essere migliorati. Tra questi, gli obiettivi di recupero, giudicati ancora troppo poco ambiziosi, e la necessità di una vera educazione dei consumatori per promuovere pratiche di consumo più responsabili. Nonostante queste osservazioni, l’auspicio è che il decreto venga finalizzato entro il 2025.

Responsabilità estesa è opportunità per innovazione ed economia circolare

Il decreto Epr è considerato un pilastro fondamentale che potrebbe dare un notevole slancio al settore, valorizzando le materie prime seconde anche attraverso la giusta spinta all’innovazione. L’approccio costruttivo mostrato dalle istituzioni e dagli operatori al tavolo presso il Mimit è stato accolto con apprezzamento, segno della volontà di sfruttare appieno le enormi possibilità che si potrebbero aprire con l’implementazione concreta di riuso, riciclo ed ecodesign. Ora l’attenzione è tutta rivolta all’arrivo, in tempi rapidi, dell’atteso decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente. La moda italiana si prepara così a intraprendere un percorso che non solo rafforzerà la sua competitività sul mercato globale, ma la renderà anche un esempio di sostenibilità e innovazione circolare.

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